Mibact: campagna di comunicazione Mibact per covid-19
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Biblioteche, librerie e promozione della lettura al tempo del Virus

Quel nove marzo scorso rimarrà impresso nella vita di chiunque di noi perché ha cambiato completamente la modalità di approcciare al mondo.

Improvvisamente ecco il distanziamento. La reclusione (non la definisco quarantena, perchè il “momento” è durato ben più di 40 giorni), il tanto anglicizzato lockdown, parola che non amo ma che nel suo suono breve e definitivo ben illustra il lungo momento, durato tre mesi e oltre, che ha stravolto le nostre abitudini quotidiane e non.

Improvvisamente abbiamo dovuto rivedere lo scandire del nostro tempo. Improvvisamente, dopo un primo momento di vero sconforto, le nostre modalità di vivere si sono lentamente adeguate alla nuova situazione.

La nuova situazione ha presentato una vera e propria dicotomia in cui, dal lato negativo abbiamo percepito una forte limitazione della nostra libertà soffrendone molto, mentre sul fronte positivo abbiamo avuto la possibilità di ritrovarci, di ritrovare le nostre passioni, i nostri tempi spesso massacrati dalla velocità di una società liquida e ipercinetica.

Tra queste attività, abbiamo ritrovato il tempo per i libri e la lettura. Qualcuno ha ripescato dalla propria biblioteca quel libro mai finito, ha riletto le opere predilette, ha materialmente riordinato la propria libreria.

Ma nel frattempo, come per magia, si è verificato un fenomeno interessante per il quale i luoghi deputati alla cultura, in particolare, biblioteche e librerie, sono divenuti non – luoghi ed hanno vissuto inaspettatamente di vita nuova grazie al digitale.

Cagliari, Biblioteca della Città Metropolitana: Sezione Narrativa italiana Autore: Piredda Gian Battista
Cagliari, Biblioteca della Città Metropolitana: Sezione Narrativa italiana Autore: Piredda Gian Battista

Molte biblioteche di ogni tipo: comunali, universitarie, private, hanno potenziato i servizi di prestito online e chi non l’aveva ancora attivato ha provveduto subito, adeguandosi alla repentina rivoluzione digitale per la quale forse non erano pronte ma alla quale si sono intelligentemente adeguate, comprendendo che era l’unico modo per non stare indietro e non soccombere all’improvviso tsunami Covid-19. Sono nate, quindi, come funghi le pagine social (specialmente Facebook, YouTube e Instagram) create e gestite dalle biblioteche, dalle librerie, dagli operatori di promozione della lettura. Si è così sviluppata una molteplicità di offerte, tante, forse anche troppe, per gli amanti della cultura e in particolare della lettura.

I siti web delle tante librerie e dei festival di promozione della lettura si sono arricchiti e hanno migliorato la loro fruibilità. Sono state create le presentazioni delle novità editoriali online sui vari social media, in diretta streaming, con la possibilità di poter vedere i propri autori preferiti e interloquire con loro tramite le dirette, di seguire in podcast ciò che si era perduto: possibilità impensabili prima. Si è spalancato un mondo e un modo nuovo di avvicinarsi alla cultura in generale e alla lettura in particolare.

Un’altra conseguenza della reclusione è rappresentata dall’incremento esponenziale degli acquisti di e-book, dato dal fatto che per lungo tempo non si è potuti uscire di casa se non per motivazioni importanti, ma specialmente, dal fatto che sia le librerie che le biblioteche erano contrette ad osservare la chiusura. Perciò i bibliofili, coloro che non riescono a non entrare in possesso delle ultime novità letterarie, si sono spesso convertiti agli acquisti online. Immaginabile la sofferenza di coloro – e sono tanti – che i libri, oltre a leggerli, vogliono “toccarli” e possederli come oggetto cult.

I Festival letterari meritano una citazione a parte perchè per loro le difficoltà sono state quasi insormontabili. Vi è stato chi ha fatto la scelta di by – passare il 2020 e organizzare direttamente nel 2021, perchè il festival era talmente legato ai territori che era impossibile da organizzare rimanendo fedeli alla linea sempre tenuta, come il caso di Isola delle Storie di Gavoi, per cui il luogo in cui si svolge è imprescindibile dal Festival. Vi sono stati Festival letterari che hanno cavalcato il digitale ed hanno presentato anteprime online in attesa di sapere se il festival potesse partire in loco, vedi LiberEvento.

la cultura non si ferma
Campagna di comunicazione Mibact per covid-19

Altri Festival che sfidando le difficoltà hanno proposto una edizione 2020 ridotta o rimandata di qualche tempo come Cabudanne de sos Poetas di Seneghe ed altri ancora come Liquida, il festival della letteratura giornalistica che con gran fatica si svolgerà regolarmente a fine luglio nella splendida cornice della Basilica di Saccargia. Poi tantissime altre rassegne letterarie che ancora sono nella fase della scelta e che – ne sono sicura – non molleranno la presa e cercheranno di accontentare il loro affezionato pubblico.

Oramai, pur entrati nella fase due inoltrata e recuperate in parte le nostre libertà, le nuove modalità non solo non si sono affievolite, ma anzi si sono rafforzate e sono diventate parte integrante della nostra quotidianità. Alle presentazioni online si sono mano a mano riproposte le presentazioni in loco che, ovviamente, si sono adeguate alle nuove situazioni e dotate di tutte quelle precauzioni e dispositivi per adattarsi dal punto di vista della sanificazione alle nuove norme, regole e abitudini ben specificate da parte . I vari operatori del settore, infatti, hanno ripreso le loro attività e stanno riprendendo, finalmente, l’organizzazione di eventi a cui le persone possono partecipare, seppure contingentate, e questo rappresenta un segnale molto positivo che segna la ripresa della “normalita”.

L’unico virus contagioso che ci auguriamo deve essere, a questo punto, quello dell’intelligenza e dello spirito critico che non può prescindere dallo studio, dalla lettura, dalla cultura in generale.

Perciò, come detto prima, nel periodo della reclusione vi è stato un fiorire di iniziative e una eccezionale disponibilità da parte degli operatori del settore librario e di promozione della lettura. Come se le difficoltà estreme abbiano scatenato una nuova creatività, così come capita spesso nei periodi di crisi.

A proposito di crisi e delle sue manifestazioni, lasciatemi citare Albert Einstein, che così si esprimeva sulle potenzialità dei periodi critici nel suo “Il mondo come lo vedo io” del 1931: “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.

E, come cantava De Andrè in Via del Campo, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior

Buona lettura, non smettete mai, qualunque sia il modo in cui scegliete di leggere.

(n.d.r: la foto in copertina è tratta dalla campagna di comunicazione istituzionale del MIBACT per il Covid-19 #iorestoacasa)