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Il comune di Bevagna ricade nella provincia di Perugia, ha ottenuto il riconoscimento della bandiera arancione, conferito dal Touring Club Italiano, per l’alta qualità turistica ed ambientale ed è inserito tra i Borghi più belli d’Italia, conferito dall’omonima associazione che promuove i piccoli centri dallo spiccato interesse storico ed artistico. Il borgo vede una popolazione che non arriva ai 5000 abitanti, distribuiti nel centro e nelle frazioni di Cantalupo, Castelbuono, Gaglioli, Limigiano e Torre del Colle, confina con diversi comuni tra cui Foligno, Montefalco e Spello e si trova a 210 metri dal livello del mare. Bevagna è stata abitata dalle antiche popolazioni umbre sin dall’Età del Ferro, è stata teatro della famosa battaglia del Sentino, avvenuta nel 295 a.C., che l’ha vista capitolare in mano ai Romani, ed è divenuta municipio romano due secoli più tardi col nome di Mevania, diventando un importante centro agricolo oltre che strategico, grazie alla sua favorevole posizione al centro della grande viabilità impostata dai romani con la via Flaminia e per mezzo del suo porto fluviale sul Topino, allora navigabile. Tra i luoghi di interesse spiccano il Palazzo dei Consoli, risalente al 1270, e che ospita un teatro ottocentesco, la Piazza Silvestri, tra le più importanti piazze medioevali della regione, la Chiesa di San Michele, costruita verso la fine del XII secolo dai maestri Binello e Rodolfo, con la sua monumentale facciata in stile romanico e Il campanile a forma di cuspide è stato realizzato in seguito, oltre alla Chiesa di San Silvestro, alla Chiesa di San Francesco, al Monastero di Santa Margherita e al Museo Civico, inaugurato nel 1996 e ospitante opere d’arte risalenti al XVI ed al XVIII secolo e riportanti firme importantissime come quella di Andrea Camassei, Ascensidonio Spacca, Dono Doni e Corrado Giaquinto.

L’Azienda Agricola Adanti viene fondata negli anni ‘60 grazie al lungimirante intuito di Domenico Adanti, il quale decise di acquistare la villa di Arquata, iniziando il restauro del vecchio convento dei Frati Celestini, con l’obiettivo di produrre vino di qualità che ben rispecchiassero il territorio. Attualmente la proprietà aziendale è nelle buone mani delle sorelle Daniela e Donatella Adanti, che oggi perseguono tuttavia una produzione selezionata di vini ed anche olio extra vergine di oliva di qualità, concentrandosi sulla massima cura di ogni referenza, continuando l’attività familiare nel pieno rispetto del territorio e delle sue antiche tradizioni, esattamente come ha voluto loro padre dapprincipio, reimpiantando nuovi vigneti tra i quali Grechetto, Sangiovese e Sagrantino.

La vendemmia manuale è avvenuta nella prima metà di ottobre nei tre vigneti e per il solo vitigno occorrente: le uve Sagrantino infatti provengono dal comune di Bevagna, in località Arquata e Colcimino le prime due parcelle, mentre nel comune di Montefalco, precisamente in località Campoletame è ubicata la terza. Rispettivamente abbiamo esposizione a Nord Ovest e terreni prevalentemente argilloso-calcarei, ad Ovest su terreni ricchi di argilla, calcare e sabbie ed infine a Sud Est con suoli argilloso-calcareo- sabbioso, per un’altitudine variabile che parte dai 250 metri e non supera i 360. Dopo essere state diraspate, le uve subiscono il processo di macerazione, e quindi di fermentazione, in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per non oltre 24 giorni a 28° centigradi, con rimontaggi e separazione del mosto dalla parte liquida per favorire una migliore estrazione dei colori quotidianamente.

È una danza di consistenza quella che vede ondeggiare il manto rosso rubino con orli granata dell’Arquata Sagrantino di Montefalco Docg 2022. Una viola essiccata ed evanescente lascia subito spazio a note di ciliegia e marasca, poi lampone in confettura, pepe nero e cannella, quindi tabacco ed una sottile percezione di canfora e balsamico da eucalipto. Tannino fine e sottile, non troppo suadente ma piacevole, accompagnato da una freschezza molto caratterizzante, tratto sapido e una durevole persistenza aromatica intensa. Pernici rosse al tartufo nero pregiato di Spoleto.

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