Share

Il Festival Barocco Napoletano nasce per la passione del dott. Massimiliano Cerrito e grazie alla formidabile Scuola Musicale Napoletana nata nei quattro conservatori presenti in città nel ‘600 e nel ‘700, quale progetto di diffusione culturale, in concomitanza al blog di divulgazione e critica musicale.

Pertanto, tutto prende vita in Campania dove l’industria più importante, a partire dal ‘500 in poi, è quella culturale: Carlo Gesualdo, quattro conservatori di musica ed oltre trecento maestri compositori che svilupperanno nel ‘700 la più importante Scuola Musicale del Mondo, diventando il propellente del Festival voluto e creato da Massimiliano Cerrito. Al momento di massimo splendore costituito dal periodo Barocco a seguire, Mozart, Haydn, Beethoven e tantissimi altri, prenderanno lezioni ed attingeranno ispirazione proprio da questi maestri: Paisiello, Jommelli, Pergolesi, Cimarosa, Scarlatti padre e figlio, Leo, Durante, Luchesi ed Anfossi per citarne solo alcuni, influenzando e dominando il gusto delle corti europee e dei musicisti del futuro, saranno i protagonisti della scena partenopea.

Il prodotto culturale del Festival Barocco Napoletano nel divulgare e diffondere i valori del complesso mondo Barocco ed il gusto musicale sviluppatosi durante il Regno di Carlo III di Borbone, allora centro della cultura nel mondo, pone la musica come punto di riferimento per le generazioni attuali e future, motore di crescita culturale di respiro europeo. Per usare le parole di Domenico Scarlatti il festival nasce “per dare forma coerente al disegno di valorizzazione artistica e di ricerca interdisciplinare, dedicato al patrimonio musicale e teatrale napoletano dei secoli XVI-XVIII e ai suoi riflessi nella contemporanea produzione musicale europea”, oltre che di azione di diffusione e divulgazione della Scuola Musicale Napoletana e la riscoperta esecutiva del barocco napoletano e per includere generi in continuum con gli stilemi di scuola musicale napoletana, contaminare la musica contemporanea con i riflessi musicali generati negli antichi conservatori e generare occasioni per nuove produzioni di attività artistiche per giovani talenti scoperti dall’organizzazione.

Il Festival, presieduto dal dott. Massimiliano Cerrito dal 2008, che ne è il responsabile organizzativo e fondatore, attraverso il Progetto culturale, si avvale di due comitati: uno artistico e l’altro scientifico per la programmazione musicale e didattica e l’attività di ricerca ed editoriale. Del primo fanno parte: il maestro Fabio Menditto, presidente dell’Ensamble Scuola Musicale Barocca, ed il maestro Giovanni Rea, mentre il secondo è presieduto dal Giovanni Picciafoco, scrittore e musicologo, docente di musica ed esperto di organi antichi, il maestro e direttore d’orchestra Keith Goodman, il maestro Roberto Pugliese, artista e musicista, la cantante d’opera barocca Emanuela De Rosa, la quale segue anche lo sviluppo del settore giovanile e le ricerche d’archivio, infine il talentuoso maestro mandolinista Federico Maddaluno, avvalendosi della consulenza del musicologo e giornalista Robert Quitta, del prof. Massimo Lo Iacono e del dott. Carlo Farina.

Il Festival Barocco Napoletano è anche impegnato nello sviluppo del progetto di riconoscimento come patrimonio universale immateriale dell’umanità per l’UNESCO della Scuola Musicale Napoletana. Produzione, esecuzione, diffusione musicale, ricerca, editoria ed alta formazione sono gli ambiti nei quali il Progetto, ha impegnato le migliori energie e risorse, anche a scopo benefico, realizzando concerti nei principali Musei e luoghi di interesse storico artistico Italiani come il Museo Archeologico di Napoli, La Reggia di Caserta e stranieri come il Centro interculturale della Carinzia in Austria e, presso le principali chiese evangeliche, progetti per i giovani allievi e artisti, nel tentativo di avviarli alla musica, al canto, alla recitazione o agevolandone la partecipazione ai concerti in cartellone con accesso gratuito, idealmente richiamandosi alla tradizione degli antichi 4 Conservatori napoletani.

La sede, inizialmente nella prestigiosa dimora di Palazzo Mastelloni dove è presente anche la storica azienda Napolitano Pianoforti, sponsor tecnico del Festival fin dalla nascita, oggi è insediata e sviluppa le sue azioni operative anche dalla Carinzia in Austria, paese che ha ricevuto le maggiori influenze dagli artisti della Scuola Napoletana del ‘700 verso i propri splendidi artisti, come anzidetto. Dunque il Festival Barocco Napoletano è riuscito a diffondere, sul campo nazionale e internazionale, il proprio messaggio artistico e culturale, senza trascurare l’immediato e problematico contesto territoriale nel quale nasce, contribuendone alla crescita socio-culturale e alla positiva immagine nel mondo, accrescendone costantemente la meritata reputazione.

Le attività del Progetto Festival Barocco Napoletano si orientano in molteplici direzioni: dalla produzione e diffusione di spettacoli musicali dal vivo, in forma scenica o concertistica, alla formazione altamente qualificata di giovani musicisti e cantanti, attraverso masterclass specifiche, corsi e laboratori didattici, fino alla ricerca scientifica all’editoria, ai concorsi internazionali ed ai progetti per i bambini, creando altresì itinerari attraverso la musica per i luoghi storici come Il MANN, La Reggia/Museo di Capodimonte, Il Teatro San Carlo, il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Caserta, la Reggia di Carditello ed altri Siti Reali, assieme ad atre associazioni, creando un continuum di occasioni uniche per far emergere i valori culturali fondanti della Regione Campania: la vera rinascita umana, sociale e culturale oggi può originarsi anche dalla riscoperta e dalla corretta riproposizione dei capolavori della Scuola Musicale Napoletana, così come accadde per le grandi scoperte archeologiche che portarono alla luce la classicità e i canoni di bellezza eterni della nostra antichità che nel ‘700 riposizionarono Napoli e la Campania al centro del mondo.

La missione portata avanti in questi anni è stata quella di “riscoprire e ripresentare al grande pubblico le produzioni dei più di 300 Maestri grandi artigiani partenopei del fare musica dei secoli XVII/XVIII/XIX”, inseguendo, attraverso un percorso coerente e sapiente, una moltitudine di artisti cui si è ridata centralità storica e soprattutto il ruolo che meritavano, nella importante geografia musicale europea sei-settecentesca, attraverso progetti musicali e discografici insieme all’Ensamble, realizzati in collaborazione con musicisti di prestigio internazionale ed anche con tanti giovani talenti emergenti; di certo l’aspetto più originale e caratterizzante del Progetto è stato proprio quello di coniugare esecuzione e mise en scène con ricerca e approfondimento scientifico: infatti il maestro Giovanni Picciafoco è stato curatore di pubblicazioni scientifiche sui maggiori artisti del ‘700 e delle loro opere dando vita un dialogo che nel tempo è divenuto sempre più vivo e fecondo. Grazie a tutto questo le produzioni del Festival sono divenute puntuali occasioni per altrettanti approfondimenti scientifici.

Dal 2016 l’Associazione che organizza il Festival del Barocco Napoletano si trasforma in progetto internazionale con sede in Italia e in Austria nella Regione della Carinzia, proponendosi sempre più come polo di aggregazione, di produttivo scambio tra paesi, musicisti, ensemble, studiosi e ricercatori. Nella sue ambizioni future il Festival vuole sviluppare sperimentazioni nell’ambito della musica contemporanea, tradizionale, finanche nel pop, nel jazz e nella musica elettronica, con alcune produzioni e prime esecuzioni assolute di autori più affermati o emergenti, e la volontà di realizzare convegni di studi internazionali, giornate di divulgazione europea e il conseguente avvio di collane editoriali, come quelle di Mondo Barocco Edizioni, master class nazionali ed internazionali, istituire premi per talenti emergenti e la realizzazione di Festival musicali Internazionali, oltre che disporre infine di una sede permanente per lo svolgimento di tutte le attività in corso e in sviluppo. Non ultimo dagli inizi del 2022 cura il programma di scambio culturale e attività concertistiche tra il Festival Barocco Napoletano, Università Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio San Pietro a Majella a Napoli e l’Associazione siti Reali. Le attività infine di ricerca nei Fondi Musicali e dello sviluppo giovanile sono le ultime attività in continua crescita.

La prossima tappa del Festival del Barocco Napoletano è prevista per il giorno 12 dicembre alle 18:00 presso il MANN di Napoli, precisamente nella superba Sala del Toro Farnese. Titolo dell’evento “Un ponte tra la Scuola di Musica Napoletana e l’Europa” con un concerto di “Orchestra Le Pizziche”, diretto dal maestro Fabio Giudice.

Riferimenti: Massimiliano Cerrito, founder e presidente Festival Barocco Napoletano

mail: mcerrito@libero.it / mobile: +39 3357190508

Leave a comment.