Teresa Bruno, con la sua elezione, conferma l’incontestabilità di scelte democratiche precise che sono andate via via consolidandosi all’interno del Consorzio per assolvere ad esigenze mai soddisfatte, scelte frutto di consensi su una nuova linea di pensiero e di azione che al momento del voto si sono trasformati in preferenze.
Doppio appuntamento a Procida presso l’aula consiliare il giorno 29 marzo: alle 12:00 la consegna di Mosaico per Procida aperta al pubblico ed alle 15:00 la prima degustazione ufficiale a cura dell’AIS Campania per un ristretto numero di partners ed addetti ai lavori.
Peppe Guida, chef radicato al territorio esprime con maestria una delle cose più difficili da trasmettere attraverso un piatto: la semplicità. Questa è la sua ricetta pensata per Procida.
Dopo aver raccontato le Cantine del Mosaico in Irpinia, poi a Benevento, dunque a Caserta, è arrivato il momento di presentare ai lettori di Mediterranea Online, le tessere del Mosaico per Procida scelte da Gaetano Cataldo in provincia di Napoli.
La cucina cilentane è caratteristica, tradizionale ed è la base della Dieta Mediterranea, offre spunti gastronomici strepitosi ma ci sono pochi chef che sanno essere tradizionali ed innovativi allo stesso tempo, creando contrasti senza stridii, rispettando la materia prima e lo spirito del Cilento. Uno di questi è Alessandro Feo ed ha sposato Mosaico per Procida.
Accarezzati dal lungo e turbolento soffio dell’Oceano Atlantico i vitigni utilizzati in questa annata, i quali si trovano su suoli di argilla e scisto, sono stati l’Alicante Bouschet, la Periquita, la Trincadeira e l’Aragonez, poi vinificati separatamente in acciaio inox con macerazione e fermentazione variabile in durata dai 7 ai 15 giorni, per poi affinare in barrique di rovere francese per un anno.
È previsto alle 12:30 di sabato 26 febbraio un incontro tra l’amministrazione procidana e i protagonisti di Mosaico per Procida presso il palazzo comunale.
Dopo aver svelato ai lettori di Mediterranea Online le tessere irpine e le tessere sannite è arrivato il momento delle Cantine del Mosaico nell’areale casertano.
Vi state chiedendo come mai soltanto quattro? Lasciate perdere chi non ci ha creduto o si è defilato all’ultimo minuto. Invece queste fierissime aziende sannite sanno cosa sia il fair play, hanno la capacità di sognare e da sole reggerebbero l’Arco di Traiano, simbolo della città capoluogo.
Il territorio felittese è piacevole ed un vero e proprio contenitore di gusto e cultura, ma la scelta coraggiosa di Francesca Fiasco rende questa terra ancora più luminosa. Questa è la descrizione del suo Difesa Igt Paestum del 2016.
Il 28 ed il 29 gennaio si è tenuta una manifestazione diffusa sul territorio aversano alla scoperta della storia e delle tradizioni legate all’Asprinio. Tra gli attori principali di Aversa Wine il giovane Nicola Numeroso, da sempre impegnato nella lotta per la preservazione di questo vitigno e di tutta la comunità che vi ruota attorno.
La provincia di Avellino è un grandissimo cuore verde, ricchissimo di cantine che hanno fatto la storia del vino campano, ma è solo nelle Cantine del Mosaico che il cuore è battuto più forte, tanto da spingerle generosamente ad unirsi alle aziende vinicole delle altre aree per attestare il loro amore per il territorio, ribadendo con questo gesto forte che la cultura non isola
Il Mosaico per Procida da mosaico di vino diventa sempre di più mosaico di persone che si stringono attorno a Procida e Nicola Scagliola è uno di questi, La sua enoteca, tra le storicissime di Napoli, è la prima ad aderire e sarà la prima ad avere in dono la bottiglia celebrativa, grazie alla libera donazione per aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati da Identità Mediterranea.
Il progetto Mosaico per Procida si arricchisce di un nuovo partner, tra i protagonisti più iconici della gastronomia campana: Peppe Guida, cuoco artigiano dell’Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense.
Un Analitico Umanista è proprio quello che meglio descrive la forma mentis di Anton F. Börner ed il suo approccio alla vita ed al lavoro. Una carriera da uomo eccezionale, affiancando personalità altrettanto eccezionali, capi di stato ed esponenti del mondo dell’economia tedesca ed internazionale, qui lo conosciamo nei panni di deus ex machina e fondatore di Ômina Romana, la splendida cantina da lui fondata a Velletri.