Eje 2013, foto di Sabina Murru
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Un viaggio per immagini e sensazioni negli spettacoli dell’EJE 2013, il più grande festival jazz della città.

Mercoledì 24 luglio
Inizio questo EJE con un giorno di ritardo, infatti mi perdo la fantastica Elsa Martin e i magnifici Danzatori delle Stelle i S’ARD.
Quest’anno i concerti sono meno, ed è più facile godere dell’intera offerta. La location è divisa fra il Parco della Musica e Villa Muscas, un’ottima scelta: al centro di Cagliari, accessibile da tutti in vari modi, servita sotto tutti i punti di vista.
Arrivo presto, ritiro il pass e faccio un giro di perlustrazione, non sai mai dove i fotografi si possano posizionare e ogni tanto spunta qualche limitazione alle foto, la notizia è che per Hiromi si potrà solo durante il primo brano e per i Brecker Brothers durante i primi due, invece a Villa Muscas nessuna limitazione.
Arrivo in Villa e da li a breve Luca Aquino sale sul palco insieme alla sua tromba… ed in effetti è subito magia, il tempo passa veloce e il pubblico apprezza.

Eje 2013, foto di Sabina Murru
Eje 2013, foto di Sabina Murru

 

Sono abbastanza fremente nell’aspettare il fenomeno di questi ultimissimi anni… Hiromi.
E’ una donna molto piccolina, si muove sul palco in maniera incredibilmente maniacale… brava, precisa, accorta… ma niente da fare… mi piace ma non mi arriva alla pancia, non riesco a sentire vibrazioni.
I fotografi si accalcano, smettiamo tutti diligentemente di fare foto, il primo brano è finito e non si può più, lascio il mio posto in prima fila e mi aggiro intorno al palco. Tutti stanno fotografando… e quando dico tutti intendo proprio tutti. Il pubblico è un insieme di Iphone, Ipad, reflex con flash e senza flash, telecamere e tanto altro…
Mi sento un pò scema ad aver messo via l’obbiettivo… Hiromi sul palco fa di tutto.
Hiromi finisce il suo bellissimo spettacolo e con ovazione di tutto il pubblico lascia il palco, arrivano i Brecker Brothers Reunion Band, e finalmente un po’ di emozione e di buon jazz inizio a sentirlo. Ada Rovatti è fantastica con il suo sax, e Randy Brecker fa fare alla tromba quello che vuole, grande band e grande spettacolo.
Ormai è tardi finisce il concerto e vado a dormire.

Giovedì 25 luglio
…è un grande giorno, arrivo prestissimo a Villa Muscas… c’è la mia preferita ad attendermi, lei e il suo pianoforte, fanno vibrare di emozione tutto il mio corpo, credo sia una delle pianiste più dotate e più brave che ci siano in giro… è lei, la fantastica Rita Marcotulli, con il suo progetto “Colours” insieme a Luciano Biondini alla fisarmonica, Palle Danielison al contrabbasso, Tore Brunborg al sax e Israel Varela alla batteria.
Niente da dire musicisti doc e pianista super… è questo il mio concerto.
Mi gusto tutte le prove. Appena inizia, Villa Muscas esplode dalla gente che c’è… pubblico estasiato e assorto in cotanta beltà.

Il caldo inizia a farsi sentire, la Marcotulli saluta e io mi avvio al Parco della Musica, oggi è il turno delle ACS… i riflettori sono accesi, come racconta la fanzine dell’EJE sulle Sirene del Jazz, Esperanza Spalding, Geri Allen e Terry Lyne Carrington.
Anche oggi i posti sono quasi esauriti e Esperanza con il suo contrabbasso e la sua voce incanta il pubblico in questa calda notte estiva cagliaritana.
Dopo le sirene arriva sul palco insieme alla PM JAZZ LAB, il bisonte del jazz, il grandissimo Enrico Rava che dedica il suo progetto al grandissimo Lester Bowie, devo dire un bellissimo progetto, caldo, avvolgente e molto divertente.
Sono sfatta, le ginocchia mi fanno male e la macchina fotografica pesa…me ne vado a dormire il bottino è fatto e le mie orecchie sono proprio felici.

Venerdì 26 luglio
Ci siamo, ormai siamo all’epilogo di questo EJE, dopo Stefano D’Anna a Villa Muscas… che mio malgrado non faccio in tempo a vedere, arrivo un pò prima al Parco della Musica, oggi tocca a Irene Grandi accompagnata da Rita Marcotulli, Dario Deidda, Alfredo Golino e Stefano Cantini. All’ingresso dell’EJE il cartello recita TUTTO ESAURITO.

Un pò di tafferugli vari con la sicurezza, non si capisce dove e come saremo posizionati, attendo in prima fila l’inizio del concerto, inizia la Marcotulli con una bellissima composizione al pianoforte. Ho già sentito cantare Irene Grandi e non mi dispiace l’ho anche sentita cantare jazz con Bollani e mi era piaciuta molto. Sfortunatamente sono piena di aspettative per questo concerto, aspettative che vengono assolutamente disattese. Musicisti da paura, bravissimi con una cantante molto sotto tono… molto poco jazz, insomma non mi è piaciuto proprio per niente.

Eje 2013, foto di Sabina Murru
Eje 2013, foto di Sabina Murru

Subito dopo si scaldano gli animi, nel vero senso della parola… ragazzi miei preparatevi il mitico Goran Bregovic con la sua chiassosissima Wedding & Funeral Band sta per salire sul palco, per inondarlo di gioia e di energia.
Goran arriva e il pubblico esplode. Tutti si alzano e ballano, dalle retrovie arriva la gente sotto il palco, si salta si esulta e si festeggia danzando un mattattore unico della musica…
A parte qualche problema a gestire la situazione, (troppa energia delle prime file “disturbava” la tranquilla esecuzione del concerto) Goran è stato fantastico, e ripeto: Cagliari è felice, canta, suda e balla.
E adesso attendiamo, con fiducia, l’anno prossimo.

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