Per viaggiare online non serve il passaporto
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Aeroporti bloccati, stazioni dei treni deserte e frontiere chiuse. Durante la pandemia, i nostri passaporti hanno preso polvere, mentre le incertezze nate dal Covid-19 cambiavano i giochi in tavola. Nel 2020, viaggiare è stato difficile, se non impossibile. Nemmeno con mascherine e vaccini è stato possibile uscire di casa. I confini nazionali si sono aperti prima di quelli internazionali, ma l’incertezza continua.

Chi amava il viaggio ha dovuto rinunciare a fare la valigia, che è rimasta chiusa in soffitta. Viaggiare è diventata un’attività online, come molte altre. Infatti, molte agenzie e professionisti hanno dovuto adattarsi alla nuova realtà. Spostarsi online è diventato indispensabile per sopravvivere durante la pandemia, anche per musei e luoghi d’arte.

Senza dubbio, uno dei pionieri di questo movimento è stato il sito di alloggio AirBnb. Questo servizio è stato lanciato nel 2016 per proporre esperienze 100% locali ai turisti. Ad esempio, chi andava a Madrid poteva fare un giro della città con guida e su monopattino. Ma, nel 2020, sono iniziate le esperienze virtuali. I viaggiatori non potevano più andare in Spagna, ma gli spagnoli potevano portare la Spagna al mondo.

Nel 2020, questo servizio della compagnia ha perso il 30% in profitti. Ma si tratta solo delle esperienze in persona. Come riporta AirBnb, questo è il settore in crescita della compagnia. Infatti, oltre la metà dei viaggiatori che hanno scelto un’esperienza online ha detto che continuerà a scegliere il mondo virtuale, anche dopo la riapertura delle frontiere. L’82% degli ospiti pensa che le esperienze online siano davvero uniche, fatte su misura. Infine, l’80% ha rivelato di aver scelto un’esperienza al di fuori della propria nazione.

Viaggiare nel mondo, davvero. Sicuramente, altrettanto importanti in questo trend di viaggi online sono state le applicazioni per smartphone. Veloci da aprire e sempre a portata di mano, molti profili su Instagram (e non solo) hanno iniziato ad offrire tour virtuali. Chi ama la Città Eterna amerà i Rome Virtual Tours di Federica. Un altro esempio di successo sui social media è stato quello del profilo Visit Faroe Islands, che nell’estate del 2020 ha proposto ai propri follower tour virtuali di queste selvagge isole a largo della Danimarca.

Troppo freddo nelle Faroe anche da con il termosifone acceso? Molti musei hanno iniziato a proporre visite online, sia guidate che non. Come il Castello Sforzesco di Milano che, grazie alla collaborazione con Google Arts&Culture, offre tour alle sale, ai giardini e alle mostre in corso. I visitatori possono scegliere tra oltre 12 tour virtuali e esistono anche opzioni per i più piccoli. Sia piccoli che grandi hanno amato le visite online del Museo Egizio di Torino, un luogo imperdibile.

Altrettanto imperdibile è l’esperienza del casinò online. Se non si può andare a Montecarlo, certo si possono portare il blackjack o le slot machine a casa. È anche possibile giocare allo roulette dal vivo online, per un’esperienza piena di adrenalina e fortuna.

Con Google Street View non vi mancherà certo Montecarlo. Infatti, è possibile andare anche a Pompei per godersi questo sito archeologico unico, tra scavi e stanze imperdibili. Ma questo non è l’unico sito archeologico che si è spostato online. Anche la piramide Maya di Tikal in Guatemala offre tour virtuali ai viaggiatori di tutto il mondo. È un sito UNESCO che altrimenti sarebbe lontano. Online, è raggiungibile. Vicino al Guatemala c’è il Messico e la capitale offre tour online gratuiti.

Ovviamente, non esiste viaggio senza provare il cibo locale. Per fortuna, online non mancano le classi di cucina, per cucinare tacos con una chef messicana, sfornare macarons con un parigino oppure imparare a fare il sushi con un master giapponese. Ogni tanto, serve un’alternativa alla nostra carbonara.

Questo mercato di viaggi è in espansione, anche se le frontiere stanno riaprendo. Un biglietto per l’Australia può essere costoso, ma esistono tour virtuali gratuiti. Ed è questo il bello del mondo online: l’accessibilità. Insomma, nel mondo moderno si può vedere il mondo intero. Senza mai uscire di casa.

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