Share

Occhi d’artista che ritraggono le meraviglie della flora e della fauna italiana, la natura con gli occhi del cuore, gli occhi di una naturalista precocemente scomparsa che aveva dedicato la sua vita alla Natura sono oggi gli occhi di 40 artisti che si sono ritrovati al Parco dei Castelli Romani.

Alcuni disegni di Maria Vittoria Croce

Hanno condiviso l’arte, la bellezza e la magia del dipinto nella terza edizione del premio nazionale di disegno naturalistico Maria Vittoria Croce.
Il concorso è stato fortemente voluto dai colleghi di Maria Vittoria che lavorava come operaia  nel Parco dei Castelli Romani. Una persona sensibile e delicata che aveva ritratto nei suoi dipinti la Natura del parco. Assunta nell’ambito del Cantiere Scuola – lavoro ha avuto la capacità di manifestare le sue naturali qualità artistiche attraverso il disegno naturalistico. Suoi sono i disegni di alcune pubblicazioni del Parco come la Guida agli Alberi e Arbusti e la Guida agli Uccelli del Parco. Ha collaborato direttamente alla pubblicazione di molti altri opuscoli.

Natura e Archeologia

Il Parco è un’area protetta naturale della Regione Lazio situato nei Colli Albani e comprende 15 comuni dei quali viene tutelata l’integrità della cultura. I boschi a castagno, tipici del luogo, sono l’habitat di una ricchissima biodiversità animale e vegetale tutelata con la legge regionale 2/1984 e propria della Natura Italiana. Ha un‘estensione di circa 15.000 ettari e ospita rare specie di rapaci come il falco pellegrino e il biancone che qui trova dimora e costituisce uno dei soli 400 siti di nidificazione della specie nel mondo.

Per la terza volta il Parco ha indetto il concorso di disegno naturalistico dedicato alla memoria della naturalista scomparsa. Il concorso denominato La natura con gli occhi del cuore ha visto una prima selezione dei partecipanti svolgersi nei mesi invernali tramite la scelta delle immagini digitali delle opere. Alla fase finale, che prevedeva l’invio degli elaborati in originale, sono stati ammessi 40 artisti di cui nove minorenni per un totale di 59 opere su 82, per metà della provincia di Roma e per metà da tutte le altre province italiane. Fissare su tela o su carta le emozioni che suscita l’osservazione di specie animali e vegetali dal vivo è un processo impegnativo, unico e irripetibile. Un processo diverso dalla fotografia che immortala l’attimo senza lasciare nulla alla magia dell’immaginazione, dell’interpretazione e che solo il “fatto a mano” può raccontare a chi lo osserva.

Premiazione e inaugurazione della mostra

Le 59 opere sono state protagoniste di un’esposizione al Museo Mastroianni nel comune di Marino dove archeologia e natura si sono unite in un insolito connubio tra il 10 e il 18 giugno.
“Il Tempio gotico o Chiesone, oggi Museo Civico ospita reperti archeologici provenienti dalle campagne marinesi. Ospita abitualmente iniziative culturali che fanno capo al Parco. Un parco voluto dai cittadini e nato nel 1984 per volontà popolare attraverso un referendum. Valorizzare la relazione tra uomo e ambiente e una mission del Parco e il concorso aiuta in questo senso” ha affermato Sandro Caracci presidente del Parco dei Castelli Romani ricordando la storia del Museo e la nascita del Parco.

“Le date della mostra e della premiazione coincidono con i festeggiamenti del patrono S. Barnaba per un coinvolgimento ancora maggiore della popolazione e dei visitatori” ha detto il vicesindaco di Marino, Paola Tiberi.

Alcune opere in concorso

La giuria è stata presenziata per la terza volta da Federico Gemma, firma prestigiosa di acquerelli naturalistici fra i più noti in campo internazionale. “Un concorso a livelli altissimi e almeno 10 autori potevano essere vincitori, ma bisognava fare una scelta” afferma Federico Gemma soddisfatto non solo dei numeri di quello che è un concorso ormai in crescita, ma anche dalla qualità dei lavori presentati.

Tre le opere premiate: Vecchio muro di Susanna Bottiglieri, Rondini di Marco Preziosi e Leggere foglie, leggiadre piume di Giorgio Merlonghi. Una civetta mimetizzata fa capolino con sguardo nervoso da un vecchio muro in un’abile alternanza di chiaroscuri eseguiti a china. Due rondini in un ritratto quasi iperrealista non possono non attirare l’attenzione sull’abilità tecnica dell’opera che rende i due uccelli quasi tridimensionali e invitano l’osservatore a toccare le piume. Il terzo dipinto riporta alla memoria antichi papiri egizi, originale nella rappresentazione anche se le specie ritratte non sono tutte propriamente autoctone, un salice piangente la cui specie è stata introdotta dalla Cina in Europa nei secoli passati infatti fa da soggetto centrale della rappresentazione dove ad un’attenta osservazione appaiono aironi e martin pescatori in quello che potrebbe essere un giardino rinascimentale o barocco.

Alcune opere in concorso

Un buon riscontro di pubblico anche in quest’edizione vede il concorso diventare sempre più popolare. Un punto di riferimento per gli illustratori italiani che hanno avuto modo di confrontarsi non solo sulle tecniche, ma anche sui più attuali temi di conservazione della biodiversità italiana. L’appuntamento è per il prossimo anno con l’auspicio di un sempre maggiore numero di partecipanti e con il coinvolgimento crescente dei bambini e dei ragazzi, gli occhi del futuro sulla natura da conservare, illustrare e raccontare.

Dopo il concorso di disegno proseguono tutto l’anno le iniziative del Parco con Enjoy Castelli Romani 2017, centinaia di appuntamenti in programma fino a ottobre 2017 in tanti bellissimi luoghi dei Castelli Romani, pensati per i cittadini dei Castelli, di Roma, di tutto Lazio e per i turisti italiani e stranieri, e proposti da centinaia di soggetti pubblici e privati. All’interno di Enjoy anche Cose Mai Viste 2017, il programma di visite guidate, corsi e iniziative speciali promosso dal Parco dei Castelli Romani, con la preziosa collaborazione delle associazioni del territorio che hanno inserito le proprie attività nel calendario di promozione dei Castelli Romani per la gioia degli occhi di chi ha a cuore la Natura d’Italia.

 

Nell’immagine di apertura le tre opere premiate

 

 

Leave a comment.