Manifestazione antivivisezione
Share

Cagliari (ITALIA)

Il voto dello scorso otto settembre al Parlamento Europeo, dove è stata approvata l’orrenda direttiva pro-vivisettori, non può non far indignare le coscienze. Il pezzo racconta la protesta di centinaia di animalisti sardi, tutti uniti contro l’ingiusta legge europea, votata da moltissimi deputati italiani e sardi. La partecipazione delle circa 500 persone a Cagliari ha testimoniato una critica dura per la Direttiva europea. Cagliari si è mobilitata, (sabato 25 settembre 2010) insieme ad altre città in Europa, per difendere i diritti di chi non può difendersi.

Il corteo di Cagliari è stato organizzato da Martina Setzu, una volontaria animalista che si prende cura di gatti in colonie feline e di cani nei canili. Ha esposto con forza e determinazione il suo totale dissenso sulle pratiche di vivisezione, insieme ad altri volontari ed associazioni animaliste sarde. La città di Cagliari ha risposto con forza all’adunata, evidentemente la vivisezione è diventata una pratica abominevole che fa rabbrividire tutti, ed è assolutamente da abolire.

“Siamo molto soddisfatti soprattutto per aver ottenuto l’attenzione dei passanti e per aver urlato a gran voce il nostro “NO!!!”, dice l’organizzatrice a cui abbiamo fatto alcune domande. Ci spiega il perché di questa manifestazione e perché la vivisezione non dovrebbe addirittura esistere. Non è un problema di misura, ma di esistenza di questa pratica “scientifica”.

Dato che, con la recente Direttiva europea, si potranno usare cani e gatti randagi, le industrie farmaceutiche e i vari laboratori preferiranno questo tipo di animali, per risparmiare? I randagi sono di sicuro poco costosi, anzi, alcuni canili-lager strapieni saranno ben felici di liberarsene?

La nuova normativa europea vieta l’utilizzo di cani e gatti randagi, pratica già vietata in Italia dal 1991, salvo in due casi particolari:
1. La necessità di uno studio sul randagio in caso di gravi minacce ambientali,umane od animali, come un virus pericolosissimo;
2. Se la finalità dell’esperimento si può raggiungere solo con l’uso di un animale randagio.

A mio avviso la vivisezione sui randagi dovrebbe essere abolita completamente, senza eccezioni. L’animale randagio non è diverso da quello allevato e soprattutto questa normativa lascia troppa carta bianca ai vivisettori. Ogni scusa sarà buona se si potrà intascare qualche soldo in più…tanto chi ci rimette sono gli animali!

La “sperimentazione animale” e’ una frode mascherata da scienza, che esiste soltanto perché muove milioni e milioni di dollari ogni anno e che tortura inutilmente milioni di esseri viventi in grado di provare dolore. Ci sono dei laboratori nel territorio sardo (dalle università ai centri privati… alle cliniche veterinarie private ecc… se ci sono); non si capisce se esistano o se siano nascoste o camuffate, cosa ne pensi?

E’ assolutamente vero che, purtroppo, la vivisezione passa per ricerca medica quando, in realtà, ciò che muove la ricerca scientifica è il denaro. La vivisezione è una pratica inutile e disumana. Esistono in Sardegna alcuni laboratori di vivisezione, tra cui l’Istituto Zooprofilattico Sardegna di Sassari, l’Università degli Studi Stabulario di Cagliari, la Facoltà di Medicina di Cagliari, dipartimento Scienze Biomediche sez. fisiologia umana di Sassari, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari e tante altre. Le pareti dei laboratori di vivisezione, dovrebbero essere fatte di vetro… credo che così molta più gente potrebbe comprendere cosa accade realmente in quei laboratori.

I politici locali sardi aderiscono o no alla normativa che è stata promossa?

I politici del Parlamento Europeo che hanno votato si alla normativa, sono 53 tra cui anche qualche sardo. Ma noi animalisti non vogliamo normative che regolino la vivisezione, vogliamo che la vivisezione venga abolita! E fino ad allora continueremo instancabilmente a lottare, perché giustizia venga fatta e perché finalmente gli uomini di tutto il mondo, comprendano che la vita è sacra in tutte le sue forme. Gli animali meritano rispetto, lo stesso rispetto che si da ad un essere umano. L’uomo ha un compito importantissimo sulla Terra: proteggere gli animali e farli camminare al proprio fianco. Non sfruttarli per cibo, pelli o esperimenti macabri! Gli animali non sono a servizio dell’uomo, hanno diritto di vivere in maniera dignitosa.

Ai lettori si chiede un parere sull’argomento

Cosa ne pensate di questa manifestazione?

Della Direttiva europea e del comportamento dei votanti?

Conoscete qualche caso di esperimenti su animali?

 

Leave a comment.