Stefano Obino
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Cagliari (ITALIA)

Il mondo del fumetto in Sardegna è pressoché sconosciuto per coloro che al fumetto non si sono mai accostati se non leggendo da bambini Topolino, eppure per gli appassionati del settore (e non sono pochi) è certo che si tratta di un mondo complesso e sfaccettato, ricco di sfumature e strade diverse. Ad illustrarci il mondo dei fumetti nell’isola è il fumettista sardo Stefano Obino che dalla passione per il fumetto giapponese (manga) e la cultura del Paese del Sol Levante, ha preso ispirazione, riuscendo a dare natura e forma al proprio mondo del fumetto cambiandolo a seconda del luogo d’origine, della tradizione, e della storia, con uno stile, certamente in continua evoluzione, ma sempre legato per qualche aspetto al manga giapponese quindi capace di ricreare la stessa magia che solo i fumettisti giapponesi riescono a trasmettere nei propri fumetti.

Ci puoi fare una breve panoramica del fumetto in Italia?
Il fumetto in Italia vive un’apparente contraddizione tra un pubblico di lettori, giovani e meno giovani, numeroso e affamato di nuovi prodotti e un mercato che non investe in modo sostanziale in nuove pubblicazioni che a questo pubblico si avvicinino.
Se poi citiamo la poca considerazione che si ha del fumetto come arte, possiamo ben capire che in Italia non vi sia molto spazio per lettori e mercato e quindi possiamo spiegarci il perché nel vocabolario di lingua italiana Zanichelli la parola “Fumetto” venga parafrasata come “Banalità, cosa banale”.

L’arte del fumetto, quali spazi trova in Sardegna?
La Sardegna purtroppo è sempre 5 passi indietro rispetto al resto del continente, che a sua volta è 5 passi indietro rispetto al resto d’Europa dove invece il Fumetto è un’attività che produce un indotto abbastanza congruo. La nostra Isola, terra di moltissimi disegnatori e sceneggiatori tra i più rinomati, perde un po’ di vista questa grande risorsa umana, costringendo sovente gli artisti a lasciarla per tentare la fortuna fuori; non esiste infatti una casa editrice “importante” autoctona, che potrebbe avere una produzione assai importante, senza dover cercare professionisti negli altri paesi e potendo vantare, al contrario di molti, una cultura talmente variegata da poter produrre storie a fumetti dagli argomenti più disparati: da Atlantide, ai Ciclopi, da Garibaldi agli ufo.

Quando è cominciata la tua avventura in questo mondo? Il progetto “Obinocomix” nasce dalla volontà di promuovere e diffondere il lavoro dei fumettisti, con l’obiettivo di farli conoscere al grande pubblico e agli esperti del settore e per permettere loro di entrare a far parte del mercato internazionale.

L’avventura Obinocomix (questo è il nome che ho dato alla mia attività) nasce nel 2003 con l’intento di portare avanti la passione del fumetto e farla diventare un’attività a tempo pieno e così è stato; prima con lavori saltuari, piccole pubblicazioni e molte collaborazioni, poi mutando pian piano il concetto di semplice fumetto e produzione di albi, lasciando lo spazio ad un discorso più ampio: vendere i fumetti alle aziende sotto le forme più disparate (come grafiche per l’abbigliamento, come gadget, nei siti web, nella pubblicità cartacea etc…), senza ovviamente disdegnare le classiche pubblicazioni editoriali. Inoltre sempre con Obinocomix tengo corsi di fumetto per grandi e bambini dove oltre ad insegnare come si realizzano storie e disegni, cerco di improntare anche un discorso lavorativo, preparandoli ad un’eventuale lavoro sotto commissione. Infine per far si che la mia attività e i miei prodotti (Nevermate e Nickeyaya etc.) vengano fruiti dal maggior numero di persone, faccio promozione nelle principali città italiane e nelle maggiori fiere di settore promuovendo la mia attività personalmente così da avere un contatto diretto con i lettori e col pubblico.

Le iniziative previste dal progetto hanno inoltre lo scopo di sensibilizzare il pubblico alle tematiche dell’intercultura attraverso il fumetto Junior, uno strumento di immediato impatto comunicativo a servizio delle istituzioni locali. Come nasce l’iniziativa?

L’iniziativa del fumetto Junior è nata dalla collaborazione con l’ideatrice del progetto Veronica Matta con la quale ho collaborato con l’intento di avvicinare i bambini ai temi sociali come l’igiene, il riciclaggio etc attraverso lo strumento comunicativo dell’immagine a fumetti che risulta immediata e di facile comprensione. Ecco quindi la divulgazione dei primi numeri alle scuole elementari di Cagliari che ha avuto un buon successo e che ci ha permesso di poter confermare che la linea seguita nello sviluppo del progetto potesse essere giusta: rendere partecipi i bambini nell’affrontare tematiche che potrebbero risultare complesse con un linguaggio visivo vicino alla loro percezione, il fumetto.

Cagliari ed Oristano si sono ultimamente dimostrate particolarmente attente alla tua figura e in generale al mondo del fumetto. A cosa si deve tanta sensibilità e attenzione?

In queste due città ho trovato dopo molti anni dei validi interlocutori che mi hanno permesso di poter portare avanti i miei progetti: la mia personale mostra di Fumetto che ho chiamato “Racconti di carta” e i primi workshop e corsi per bambini e grandi; inoltre ho organizzato ad Oristano il primo Comics Day, giornata nazionale del fumetto che mi ha permesso di poter coinvolgere un grande numero di appassionati di fumetto e di professionisti del settore in un’unica giornata. Le ultime iniziative della mia attività mi vedono coinvolto a Cagliari (al Lazzaretto) e Oristano (presso la fumetteria Onepiece) con i corsi di fumetto che iniziano rispettivamente il 23 settembre e il 16 ottobre; a Carloforte dove esporrò un Art gallery e farò una performance di disegno al Belalugosi e il 24-25-26 settembre sarò a Treviso per presentare il mio ultimo fumetto al Treviso Comic Book Festival 2010.

obinocomix.com

 

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