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In un territorio pressoché inviolato insistono i vigneti di proprietà di Francesca Fiasco ereditati dai nonni assieme all’amore per la viticultura e le cui radici affondano in suoli mediamente calcareo argillosi e, poiché siamo nei pressi delle Gole del Calore, con le stratificazioni tipiche del Flysch del Cilento e la roccia carbonatica in alcune aree.

La sede dell’azienda agricola fondata da Francesca nel 2015 si trova nel comune di Felitto, precisamente in località Campanaro. Questo piccolo paese è una delle perle dell’entroterracilentano, conta meno di 1300 abitanti ed è la sede amministrativa dell’unione dei comuni dell’Alto Calore. Questo borgo vede come centri abitati più vicini il comune di Castel San Lorenzo e quello di Roccadaspide, è diviso da Magliano Vetere da una costa montuosa frastagliata ed è separato dal torrente Ripiti, affluente del fiume Fasanella, da Bellosguardo, perfettamente incastonato tra il Monte Chianiello, il Monte Ceglie ed il Monte Cerzito. Posto in bilico tra le alture del Cilento e del Vallo di Diano a 275 metri sul livello del mare il territorio felittese è squisitamente mediterraneo, vede la presenza dell’acero campestre, localmente detto occhiano, e dell’olmo, è immerso nella natura del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e costituisce una vera e propria oasi di tranquillità, tanto da essere diventato sede eletta di lontre, volpi, cinghiali e furetti.

La cittadina felittese è tra quelli che hanno visto una significativa diminuzione demografica già a partire dagli anni ’60, un fenomeno che anteriormente si è registrato per ragioni socio-economiche ed ambientali anche nella vicina Roscigno, definita la “Pompei del ‘900”, e che oggi si denota nel numero esiguo di abitanti; per fortuna, grazie alla posizione geografica del piccolo borgo, il versante cilentano riesce ad interconnettersi con quello del Vallo di Diano, mettendo in condizione il turista di visitare diversi luoghi d’attrazione e godere nel frattempo della bellezza rurale durante il viaggio. D’altronde la stessa Felitto, proprio per il paesaggio che attraversa il fiume Calore, per l’eccellente gastronomia locale, fusilli con ragù di castrato in primis, costituisce una tappa di tutto rispetto e che dimostra a prescindere il coraggio imprenditoriale di Francesca Fiasco.

La vendemmia manuale di Aglianico, Cabernet Sauvignon e Barbera, avviene attorno alla prima decade di ottobre, con un ulteriore passaggio di cernita selettiva in cantina. Dopo la pigia diraspatura il mosto viene trasferito in tini troncoconici di rovere francese ove inizia la fermentazione spontanea, con successivi, frequenti follature e rimontaggi nei circa 40 giorni successivi. Infine, dopo la svinatura con pressa e l’affinamento in tonneau, sia di primo che di secondo passaggio, per 18 mesi il vino viene filtrato per poi sostare in vitro per circa un anno.

Il Difesa Igt Paestum del 2016 di Francesca Fiasco visivamente è un drappo di velluto dal leggiadro color rubino tendente al granato con media consistenza. Al naso i profumi sono voluttuosi ed ammalianti che spaziano dal pot-pourri di viola alla ciliegia fresca fino al lampone in confettura con una evidente nota boisé e di vaniglia. A dispetto delle note olfattive dolci il sorso svela sapidità e freschezza con un tannino già ben levigato, torna la frutta rossa percepita dapprima ma anche quelle del melograno e tabacco, qui più evidente che alla via diretta, con una chiusura agrumata e succosa. Che sian fusilli felittesi ma con sugo al peposo dell’Impruneta su vellutata di ceci di Cicerale.

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