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Un libro è un mezzo comunicativo che ha fatto la differenza tra noi e le altre specie, un libro è storia dell’uomo. Un libro è emozione, fantasia, libertà, è un viaggio che ci porta alla scoperta di conoscenze nuove. Questi solo alcuni delle migliaia e migliaia di pensieri lasciati sui post it di #ioleggoperchè, la manifestazione che si è svolta in tutt’Italia per celebrare la Giornata Mondiale del Libro.

il logo del progetto
il logo del progetto

Il 23 aprile di ogni anno è dichiarata dall’Unesco Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Un messaggio rivolto a tutti, in particolare ai giovani per riscoprire la lettura come occasione di crescita sociale e culturale dell’umanità. La ricorrenza è stata celebrata in tutt’Italia, nelle piazze, nelle librerie, nelle biblioteche di numerose città a tra queste Cagliari per la prima volta.

Una data legata in maniera forte al mondo letterario: il 23 aprile nasceva William Shakespeare, e il 23 aprile 1616 morivano Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega secondo il calendario gregoriano e lo stesso William Shakespeare secondo quello giuliano. Una data importante che l’Unesco ha scelto ricollegandosi anche all’usanza medioevale che vedeva ogni uomo regalare una rosa alla sua donna il giorno della festa di San Giorgio, patrono di Barcellona e della Catalogna. Il 23 aprile i librai della Catalogna regalano una rosa per ogni libro venduto.

Nel nostro paese #ioleggoperchè è uno fra i progetti nazionali di maggior successo che promuove il libro e la lettura rivolgendosi in particolare a chi non legge o legge poco e curato dall’Associazione Italiana Editori. Il progetto chiama a raccolta lettori e librerie come messaggeri per coinvolgere nella lettura quel 55/60% della popolazione che secondo i dati Istat e Censis non legge neanche un libro all’anno. 240 mila libri in edizione dedicata, 24 titoli di qualità sono consegnati dai messaggeri ai lettori saltuari e ai non lettori. Assieme ai libri vengono consegnati anche i kit composti da segnalibro e post it: tutti i lettori sono invitati a scrivere un pensiero o una frase sulla lettura e lasciarlo sui totem dedicati come un appunto, un segno di presenza, un omaggio all’ultimo libro letto.

Cinque città, Milano, Roma, Cosenza, Sassari e Vicenza, si sono trasformate il 23 aprile in palcoscenici all’aperto con tante iniziative per ogni fascia d’età proposte nelle piazze. In particolare il collegamento in diretta su Rai 3 da piazza Gae Aulenti di Milano è stato una lunga maratona con scrittori, musicisti e cantanti tra storie e racconti condotta da Pierfranco Favino.

Giancarlo Murru e Massimo Dadea
Giancarlo Murru e Massimo Dadea

Quest’anno anche a Cagliari, per la prima volta nelle librerie del centro città, e in contemporanea con centinaia di librerie sparse sul territorio nazionale, si è celebrata la Giornata del Libro. E’ stata una serata ricca di incontri quella organizzata dalla storica libreria Murru che ha visto coinvolti scrittori, docenti universitari, giornalisti, editori e lettori. Ad accogliere il numeroso pubblico il titolare Giancarlo Murru e Davide Grosso attore teatrale nelle vesti di presentatore e animatore. Quattro lettori, Elisa Orrù, Donatella Floris, Marco Floris e Lalla De Angelis, si sono alternati nella lettura di brani scelti dalle ultime opere di numerosi autori sardi, fra i quali Giorgio Sirigu, Claudia Musiu, Fabrizio Fenu, Paolo Montaldo, Salvatore Capra, Roberto Alba, Emanuele Cioglia, Massimo Dadea. Tanti gli argomenti trattati, dalle disabilità, all’ambiente, alla meditazione zen, alle fiabe, alla politica, all’editoria, alle carceri, al ricordo dei manicomi criminali. Hanno fatto da sfondo i brani musicali interpretati da Gerardo Ferrara e Davide Alberton per il caloroso pubblico che è stato protagonista nell’esporre al microfono le proprie ragioni del “io leggo perché”.

Davide Grosso e Lalla De Angelis
Davide Grosso e Lalla De Angelis

La libreria non è nuova a questo tipo di eventi, spesso è stata centro cittadino di attività intellettuale, culturale e punto di ritrovo di informazione bibliografica. Un’attività che va avanti dal 1958 quando il padre di Giancarlo, Gesuino, portava i libri nelle case dei contadini, dei pastori, degli operai, degli impiegati mettendo in pratica gli insegnamenti di Gramsci che invitava a leggere per conoscere, per poter contrastare, per far valere le proprie ragioni, per i propri diritti. Fra i frequentatori assidui sono passati personaggi illustri come Giovanni Lilliu, Giuseppe Petronio, Mario Ciusa Romagna, Palmiro Togliatti e tanti altri. Negli anni ’70 ha portato a Cagliari il mondo del fumetto, dedicando un ampio settore ai disegnatori di tutto il mondo.

“Oggi le piccole librerie subiscono comunque la crisi” afferma Giancarlo che ci spiega come sia difficile conquistare un pubblico sempre più ristretto di lettori. Questo sia perché troppo spesso la tecnologia digitale affascina e rapisce i potenziali lettori in erba, sia per la concorrenza spietata della grande distribuzione. I giovani in libreria hanno un atteggiamento distratto, in genere danno un’occhiata veloce, non prendono i libri in mano, non li sfogliano. Il target del lettore tipo va dai 45/50 anni in su e spesso genitori, nonni e zii regalano libri ai ragazzi nella speranza che un giorno li leggano.

pubblicoE così, mentre a Roma, San Giovanni Morgeto, Arcore, Catania, e Rende si sono svolte numerose manifestazioni promosse dall’Unesco, Cagliari ha celebrato la sua prima Giornata Mondiale del Libro, un successo da condividere, da ricordare, perché tutti i giorni siano giornata del libro, questo oggetto troppo spesso dimenticato che fa di ogni essere umano l’artefice della nostra storia, della nostra coscienza, del nostro essere uomini.

 

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