Anis Mansour
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Al giorno d’oggi in Egitto non ci sono molti motivi per i quali ridere…
È sufficiente un breve soggiorno anche solo nella capitale, ovviamente non tra gli agi dei grandi alberghi internazionali, per rendersi conto di come la realtà quotidiana di questo Paese mediterraneo inviti a tutt’altro che all’ilarità e alla risata.

Nel caso del Cairo, infatti, a parte la crescente povertà che ci si ritrova davanti agli occhi non soltanto nei quartieri più popolari, dove spesso non esistono neppure strade asfaltate e le condizioni igieniche sono alquanto precarie, l’aumento vertiginoso della popolazione e il conseguente sovraffollamento urbano fanno della capitale egiziana una delle città più popolose al mondo 1; a dire il vero, anche una delle più invivibili per via dei tanti problemi che derivano proprio dal fatto di essere diventata una metropoli di quelle dimensioni. L’inquinamento ambientale e quello acustico, non a caso, hanno raggiunto livelli talmente estremi che le prime parole arabe che si rischia d’imparare al Cairo possono essere at-talawwuth e ad-dawda’2!

Più in generale, non si dimentichi che l’Egitto è uno di quegli Stati arabi “moderati” che, puntualmente, non perdono occasione di riempire le pagine dei dossier annuali di Amnesty International in merito al mancato rispetto dei diritti umani… Insomma, la situazione all’ombra delle piramidi si presenta, allo stato attuale, tutt’altro che rosea con preoccupanti prospettive future. Eppure, anche in un contesto del genere, sarebbe impensabile e terribilmente grave non ritagliarsi uno spazio per ridere e per guardare con occhio ironico se stessi e il mondo. Se poi è la penna di un uomo di cultura a creare questo spazio, il risultato sarà un ridere spesso intriso di riflessione.

Il quotidiano al-Ahram resta uno dei giornali maggiormente diffusi in Egitto e, senza dubbio, uno dei più importanti nell’ambito della stampa di tutto il mondo arabo. Tra i suoi articoli più letti vi sono quelli che portano la firma di un personaggio di grande notorietà presso i lettori egiziani e non solo: Anis Mansour.

Uomo di straordinaria cultura, giornalista e scrittore fecondo, Anis Mansour scrive quotidianamente sulle colonne de al-Ahram ed ogni venerdì il suo consueto spazio intitolato Mawaqif3 è particolarmente atteso dal pubblico… Il motivo? Battute sarcastiche e pungenti, autentiche perle di saggezza che lui, dall’alto dei suoi 86 anni, condivide con i lettori ormai da lungo tempo. Si tratta di considerazioni personali sulla società, non necessariamente ed esclusivamente quella egiziana o arabo-islamica in senso lato: anche un lettore occidentale può ritrovarvi dentro il proprio mondo, con una quotidianità, fatta di sentimenti, paure e dimensioni pubbliche e private, sulla quale Anis Mansour si diverte (e diverte!) a gettare uno sguardo ironico suscitando buonumore e, al tempo stesso, dando spunti di riflessione.

Bersagli prediletti delle sue frecce acuminate sembrano essere le donne, in particolar modo quelle sposate, e il matrimonio. Sentenze del tipo “Il matrimonio è come la morte: una volta sola!” o “Il matrimonio è un anno di fuoco e dieci di cenere” la dicono lunga sull’opinione del giornalista egiziano riguardo al legame coniugale. Una vita di coppia in cui, secondo la sua visione ironica, il marito si trova in condizione di subalternità di fronte alla moglie; ciò può essere interessante perché, se lo si legge in un contesto come quello arabo-egiziano, finisce per svelare una sfera domestica molto diversa rispetto a quella che il mondo occidentale, sempre così affezionato ai luoghi comuni sui musulmani (poligami e maschilisti a tutti i costi), è abituato ad immaginarsi. Ma, come già sottolineato, queste battute possono essere applicate generalmente a qualsiasi società dal momento che, alla fin fine, la natura umana è simile ovunque.

Nella lunga lista di frasi spesso irriverenti, tra i vari argomenti, non vengono risparmiati neppure l’uomo, anzitutto nella sua veste di marito, i figli, l’essere umano in generale e i sentimenti, primo fra tutti l’amore.

Proviamo allora a vedere la vita con gli occhi e le parole di Anis Mansour, proponendo qualche esempio di battute esemplari pubblicate nel corso degli ultimi anni, comprese alcune comparse di recente:

* Il matrimonio non è né virtù né vizio… è pentimento!

* Il matrimonio è un accordo tra due persone che non vanno d’accordo su nessuna altra cosa!

* Il sesso: il cibo dei poveri!

* Il più grande servizio che puoi rendere ai tuoi figli: che non esistano!

* Il più importante dei contraccettivi è la parola “no”!

* Dietro ogni uomo di successo c’è una donna, dietro ogni uomo fallito ce ne sono due!

* La donna preferisce essere la viziata di un marito vecchio piuttosto che essere la serva di uno giovane!

* Se è brutta elogia la sua intelligenza… se è bella elogia il suo carattere… se è ricca lascia che sia lei a parlare!

* Se detesti colei che amavi sei una persona normale, se ami colei che detestavi sei un idiota!

* La donna vede il mondo attraverso le sue lacrime, tuttavia lo vede più chiaramente dell’uomo!

* Tua madre vuole che tu sia migliore di tuo padre e non vuole che tua moglie sia migliore di lei!

* L’uomo sposato: una persona ingrata per la grazia di essere celibe!

* Il buon marito è colui che ascolta le lamentele dei suoi figli ed esegue le istruzioni di sua moglie!

* La morte, le tasse e il parto… i dolori più disumani!

* Non abbiamo smesso di ridere perché siamo cresciuti, ma siamo cresciuti perché abbiamo smesso di ridere!

* Se sapessimo dove vadano a finire i nostri consigli alla gente, non consiglieremmo nessuno!

* La donna disperata è colei che mette molto trucco e pochi vestiti!

* Il triste guarda dietro di sé, il confuso si guarda intorno, il credente guarda sopra di sé e lo sposato guarda dietro, davanti, intorno e sopra di sé!

* L’avaro è l’uomo che ha deciso di vivere e morire da povero!

* La donna sceglie chi la sceglie e poi maledice quel giorno!

* Noi siamo i figli di coloro che hanno amato e si sono sposati e i padri di coloro che si sono sposati senza amore e hanno amato senza matrimonio!

* Se vorrai avere un futuro non sposare una donna che abbia un passato!

* Lo sbadiglio: l’unica occasione per aprire bocca davanti a tua moglie!

Al-Ahram, come oramai la maggior parte dei giornali, si legge anche on line all’indirizzo www.ahram.org.eg ; gli scritti di Anis Mansour si trovano all’interno della sezione “La colonna” (???????).

Ma pure lo stesso sito personale del giornalista ( www.aniss-mansour.com ) offre un’assai ampia raccolta delle sue massime, così come la sua pagina su Facebook, popolarissimo social network, rappresenta un altro canale di divulgazione della sua ironia, tra le più originali e spassose oggi presenti in un Paese come l’Egitto dove, se ci si guarda attorno, si trova sempre meno da ridere…


 

[1] Complessivamente, circa 17 milioni secondo i dati ufficiali, ma non si esclude che il numero possa essere maggiore.

[2] “Inquinamento” e “baccano”.

[3] Letteralmente “posizioni, atteggiamenti”.

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