"Legatura di valore" di Rita Sannia
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Cagliari (ITALIA)

Da sempre la musica è legata ai luoghi. Ci leghiamo ai luoghi della memoria, dell’infanzia o del cuore, in modo assoluto, eterno a volte.
I luoghi hanno un posto speciale nella formazione della nostra giovinezza, anche in età adulta i luoghi hanno un valore emozionale per chi sa ancora rilassarsi e sognare.

Il disco di Rita Sannia è un racconto che, attraverso il filo della memoria, crea “Legature di valore”, il titolo del suo primo, eccellente lavoro da solista.
Dieci canzoni per dieci storie. Insieme al disco, Rita Sannia scrive un libretto prezioso, ricco di spunti per capire meglio il suo lavoro da cantante e autrice. Una serie di racconti che portano il lettore nel paese di Sindia, dal latino sine die (letteralmente senza giorno), metaforicamente un luogo che mai sarà, mai si realizzerà. Un viaggio lungo dieci brani e dieci racconti, tutti da gustare con molta attenzione.

Ma la stessa cantautrice ci racconta i suoi viaggi e le sue ispirazioni

Mia madrina era originaria di Sindia, ho trascorso lì la prima fase della mia adolescenza. Al momento dell’esigenza di trovare degli imprinting, ho scoperto molte indicazioni storiche di mia nonna, con l’aiuto di operatori comunali del posto. Ho visitato oggi il paese (l’abbazia, la fontana, la casa cantoniera) con altri occhi. La Pietra, nel libro, mi aiuta a mischiare notizie storiche vere con elementi della fantasia…qualcosa che si raccontava quando ero bambina, qualcosa che immaginavo io vedendo quei luoghi, qualcosa di vero documentato.

Lo stile letterario è quello poetico: una continua analisi estatica dell’essere, un racconto umano che diventa musica.

Le canzoni sono un insieme di capolavori senza confini di genere e nazionalità. Si passa ai classici della tradizione brasiliana come “Escravo de alegria” e “Alem do amor”, e del pop americano come “Morning has broken” di Cat Stevens o “You’ve got a friend” di Carole King. Ma le canzoni più piacevoli a mio parere, sono proprio quelle composizioni originali: “Anninnia de giagia” di Peo Alfonsi (bravissimo compositore e musicista sardo conosciuto e apprezzato ormai a livello internazionale), o “Gioga rosa” di Salvatore Maiore.

Il cd è stato interamente prodotto da Rita Sannia, distribuito da Koinè Dodicilune. E’ importante citare tutti i protagonisti di questo lavoro perfetto dal punto di vista tecnico e musicale, un suono sempre pulito e intenso. Registrazione e arrangiamenti ai massimi livelli, con musicisti come Carlo Cantini: violino e percussioni; Peo Alfonsi chitarra e pianoforte; Salvatore Maiore: contrabbasso e violoncello; Fausto Beccalossi: fisarmonica; Viktor Csanyi: violino; Carlo Mariani launeddas, Roberto Dani: batteria e Percussioni; Alfred Kramer: batteria; Kyle Gregory: tromba e flicorno; Mauro Ottolini: susaphone. E poi l’orchestra composta da: Luca Cacciatori (viola), Serena Chien (violino), Paolo Cimino (violino), Piotr Cwojdzinski (violoncello), Valentina Migliozzi (violoncello) Camillo Papitto (violino), Alberto Pinton (clarinetto e flauti), Lavinia Tassinari (violino), Maria Vicentini (viola).

Ma la protagonista è lei, la cantautrice, insegnante di canto, scrittrice, Rita Sannia. La sua storia musicale inizia in tenera età, quando decide di voler suonare la chitarra e cantare.

L’autrice racconta, “il mio desiderio di suonare la chitarra e di cantare mi ha accompagnata da sempre, e non so perché e per come. La prova che la musica si muove per “valori” intrensechi alla musica, qualcosa che viene prima della musica e non necessariamente con la musica”.

La sua carriera riceve una battuta d’arresto nell’età dove si prendono le decisioni per il futuro, nell’adolescenza si doveva scegliere per un buon lavoro e studi consoni. Così fu, fino a quando l’esigenza di fare musica è tornata prepotente, come una passione impossibile da fermare. Ricomincia a cantare collaborando con bravissimi musicisti, i migliori in Sardegna. Da Peo Alfonsi ai musicisti jazz con cui gira per le piazze dell’isola e della penisola come Paolo Carrus, Corrado Salis, e Roberto Sechi, Billy per gli amici. Billy Sechi, eccezionale batterista scomparso prematuramente, rimasto nella memoria di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e sentirlo suonare, l’intero disco è dedicata a Billy.

Lavora come insegnante elementare per molti anni, combattuta tra le due passioni. Si licenzia dal ruolo di maestra elementare, pur molto amato, per dare spazio solo alla musica. Riuscirà poi a coniugare perfettamente la sua professione di cantante con il nuovo lavoro di insegnamento di canto in varie scuole come l’Accademia della Musica Fanny di Assemini (CA).

Ma la biografia formale e quella musicale potete trovarla completa sul suo sito internet www.ritasannia.it

Di Rita Sannia si può senza dubbio affermare che è un’artista speciale, con la personalità e volontà di donne forti, delle donne della sua infanzia potremmo dire. Lei porta con se la volontà e la forza di espressione potente di molte donne, molte sensibilità in una sola storia. Rita Sannia, artista al suo primo lavoro, perfetto, da solista. Comprate e ascoltate, è solo l’inizio di una lunga serie di dischi di valore!

 

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