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Quando si portano avanti idee e progetti a beneficio di un territorio, soprattutto che non prevedano logiche commerciali, ci si imbatte in molte faccende che attengono alla natura umana e che ti portano a pregare che le iniziative sane, non immuni a tranelli ed ostacoli, possano incontrare la benedizione dell’aiuto di persone virtuose e di buona volontà, che amano sinceramente dare il loro contributo effettivo ed affettivo perché quelle idee e quei progetti si concretizzino, dimostrando di avere davvero a cuore ciò che sostengono di avere a cuore.

Mosaico per Procida è il progetto che vuole dare a Procida Capitale della Cultura 2022 un simbolo, un dono, una dimostrazione di coesione, quella del Popolo Campano, in un momento che diventa per tutti un comune banco di prova, dove siam tutti sotto una metaforica lente di ingrandimento in cui l’isola partenopea e la Campania sono sotto osservazione da parte del pubblico italiano ed internazionale. La posta in gioco è alta, non tutti lo hanno capito, e quello che verrà fuori da un test di partecipazione, gioco di squadra, amore per il territorio ed intelligenza imprenditoriale, sarà il biglietto da visita non di Procida soltanto, ma della cultura regionale campana ed italiana assieme dinanzi all’Europa e al mondo.

Quando la causa è buona le difficoltà aumentano ma se si crede nei miracoli poi i miracoli cominciano ad accadere davvero.

Per il progetto che sto seguendo con Identità Mediterranea grazie all’idea di Roberto Cipresso e al contributo fondamentale delle Aziende Vinicole della Campania che vi hanno creduto fin da subito, non potevo che auspicarmi una cosa e cioè che la prima persona ad offrire una libera donazione fosse originaria di Procida.

Ed infatti Pasquale Persico, classe del ’62 e procidano di origine controllata e garantita, ha risposto da subito all’appello, anzi si è proprio innamorato di Mosaico per Procida, dalla mostra delle artiste che stiamo allestendo grazie al MAVV-Wine Art Museum alla raccolta fondi, sia per iscrivere il comune di Procida nell’elenco delle Città del Vino che per contribuire alla rielaborazione dell’abito della Graziella, nonché entusiasta del fatto che questa bottiglia di vino bianco celebrativo verrà data in dono ad autorità politiche e religiose, oltre che esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, quale testimone della cultura procidana.

Pasquale, a dimostrazione che il cuore dei marittimi è grande, è un comandante di lungo corso a riposo, da sempre operante su navi petroliere e con in attivo 20 di navigazione effettiva lungo i mari di tutto il globo: con la sua famiglia, radicata nella cultura e nell’ospitalità isolana, ha deciso di dare fiducia a Mosaico per Procida.

Il Riccio Apartaments è la piccola realtà creata nel 2017 da Francesca, primogenita del comandante, che svolge il ruolo di receptionist in lingua madre ed in impeccabile inglese e spagnolo; laureata in Scienze della Comunicazione, viene supportata da tutta la famiglia ed è sempre ben disposta verso gli ospiti con grande senso dell’accolgienza e pronta a dare consigli su come gioire appieno del soggiorno. Il Riccio consta di due graziosi appartamenti, il primo in prossimità della splendida spiaggia della Chiaia, ubicato sulla panoramicissima via De Gasperi, ed il secondo invece nei pressi del porticciolo di approdo, vicinissimo al centro storico di Procida. Ma l’ospitalità non potrebbe essere più completa senza il contributo di Pasquale che porta in giro “aperitivando” i turisti, facendo da vero e proprio cicerone: l’indole del navigante lo porta a condurre il suo gozzoBella ‘MBriana” compiendo il periplo dell’isola, per portare i visitatori verso lo stupore suscitato dalla vista delle calette e degli anfratti più nascosti di Procida, gettando sovente l’ancora ed immergendosi, viste le sue capacità di subacqueo, per issare a bordo pesce freschissimo e frutti di mare che serviranno ad arricchire gli aperitivi in barca, accompagnati dai vini bianchi dei Campi Flegrei ed a quelli della Terra Irpina dell’Azienda Agricola Bellaria. Le sorprese però non finiscono qui: la signora Lina, moglie di Pasquale, da brava cuoca sa valorizzare alla perfezione il pescato portato al rientro dal tour: nella home restaurant capita spesso che gli ospiti si intrattengano a cena con la famiglia Persico infatti. Certo le pietanze dipendono molto dalla stagionalità e da quanto Pasquale riesce a pescare giornalmente, ma se c’è un piatto che la signora Lina ama cucinare è lo spaghetto al riccio, giusto per restare in tema con il Riccio Apartaments, e naturalmente non potranno mancare le ricette tradizionali della gastronomia procidana come il pacchero coi totani e peperoncini verdi, lo spaghetto alle alici, pomodorini e pecorino, oppure la palamita alle erbe mediterranee. Cosa farà Pasquale con le bottiglie di Mosaico per Procida una volta pronte? Lui ha le idee chiarissime: brinderà a Procida con la famiglia e gli amici e le offrirà agli ospiti, magari sulla barca nell’azzurro del Golfo di Napoli.

Credo proprio che, al di là dell’indiscusso impegno dell’Amministrazione Comunale e del Comitato, il successo di Procida Capitale della Cultura 2022 dipenderà molto anche da famiglie come quella di Pasquale Persico, fatta da persone semplici e sinceramente legate alla loro isola, ambasciatori virtuosi della mediterraneità e del senso dello stare assieme.

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