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A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro arrivano, dopo quello di Città del Vino, i patrocini morali del Museo dell’Arte, del Vino e della Vite e quello dell’Associazione Nazionale Donne del Vino, attestazioni di stima verso Identità Mediterranea, la piccola associazione impegnata nella divulgazione della cultura del Mare Nostrum, mediante la quale è stato lanciato il progetto “Mosaico per Procida”, nato da un’idea di Roberto Cipresso.

Il progetto, proteso a dare in dono a Procida, capitale italiana della cultura 2022, una bottiglia celebrativa frutto di un virtuosismo enologico totalmente inedito che assemblerà ben 25 vini bianchi, viene investito della fiducia di altre due importantissime istituzioni del mondo del vino, una fiducia che dona una ulteriore rinomanza e prestigio e vede interesse e curiosità sempre crescenti da parte del pubblico, desideroso di scoprire finalmente i nomi di tutte le cantine campane aderenti a questa iniziativa, selezionate secondo territorialità, sostenibilità agronomica ed enologia etica.

L’iniziativa è volta sì a dare a Procida una bottiglia di pregio che veicoli il messaggio di valore e cultura di cui l’isola oggi è ambasciatrice per tutta l’Italia, portandola in dono ad autorità politiche e religiose, ad esponenti del mondo della cultura e lo spettacolo, ma intende ribadire lo spirito solidale del popolo campano, la sua intelligenza imprenditoriale e la capacità di fare teamwork. Inoltre questo manifesto culturale in forma liquida intende essere un vero e proprio abbraccio collettivo della Campania vitivinicola verso Procida e darle la possibilità di iscriversi nelle liste delle città del vino e quindi di aiutarla a diventare una meta dell’enoturismo anche dopo che le luci della festa si saranno spente.

Comunque è stato proprio grazie all’intercessione di Roberto Cipresso che Identità Mediterranea ha potuto ottenere il patrocinio morale da parte delle Donne del Vino, avviando sin da subito un dialogo sinergico con la dott.ssa Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione senza scopo di lucro nata nel 1988 su iniziativa di Elisabetta Tognana e volta a diffondere la cultura del vino ed il ruolo delle donne operanti in tutto il comparto. Fondamentale anche il supporto della dott.ssa Paola Bosani che ha saputo raccogliere le informazioni necessarie e creare un ponte tra le due Associazioni.

Di assoluto rilievo il patrocinio morale concesso dal MAVV, frutto di una relazione che ci si auspica diventi sempre più stringente tra codesto ente di spicco ed Identità Mediterranea. Il Wine Art Museum nasce dal lavoro di gruppo di professionisti, da sempre appassionati del vino ed esperti di sviluppo territoriale, che hanno unito le proprie competenze per costituire una nuova impresa che ha l’ambizione di diventare punto di riferimento dell’idea di bellezza, arte e cultura che il nettare dionisiaco ispira da sempre; esso è incastonato nella prestigiosa Reggia di Portici, edificio voluto da Carlo di Borbone poiché, invitato dal principe di Elboeuf Emmanuele Maurizio di Lorena a trascorrere una giornata nel suo palazzo di Portici, si innamorò del luogo e decise quindi di costruirvi una residenza estiva, i cui lavori terminarono nel 1742. Nel corso degli anni la Reggia subì varie modifiche: originariamente ideata su una pianta quadrata venne ampliata nel periodo francese con una intera nuova ala verso il mare ed un’altra orientata verso il Vesuvio.

Dettaglio inedito ma non trascurabile, sarà grazie alla cooperazione tra Identità Mediterranea ed in MAVV che verrà realizzata l’etichetta di Mosaico per Procida: essa nascerà dalla selezione di artiste emergenti, le quali sottoporranno le loro opere alla giuria composta principalmente dai produttori e posta sotto la guida del dott. Eugenio Gervasio, founder del museo. Dunque Mosaico per Procida oltre a messaggio della solarità e della cultura dell’isola partenopea, nonché promotore del comparto vitivinicolo campano, si accinge ad essere un contenitore di arte e bellezza.

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