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Il titolo di Capitale della cultura italiana 2022 lo vince Procida, la bellissima isola che si affaccia sul golfo di Napoli. Le sue proposte hanno sbaragliato la concorrenza agguerrita di città importanti che fanno del nostro paese un museo a cielo aperto. Un anno di proposte ed eventi che fanno di Procida il centro culturale più importante in Italia per il 2022.

L’isola di Procida

Città italiana della cultura, un pò di storia

Nel 2015 il Ministero dei beni culturali fa partire il progetto per l’assegnazione del titolo di Capitale italiana della cultura, prendendo spunto dall’omonimo premio internazionale di Capitale europea della cultura. Si sono susseguite dalla prima edizione: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena (insieme per il 2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Matera (2019) e dopo due anni di pandemia finalmente Procida 2022.

Procida 2022

Una delle proposte vincenti è stata quella di creare un vino che unisse tutta la Campania “Mosaico per Procida“, un progetto che ne racchiude molti altri. Un caleidoscopio di azioni culturali, che mette insieme enti pubblici e privati, aziende e associazioni di categoria, istituzioni di tutti i livelli. Il tutto coordinato dall’Associazione Culturale Identità Mediterranea, diretta dal suo presidente Gaetano Cataldo, che non ha mollato neanche per un attimo questa impresa, quasi impossibile per molti aspetti. E come per tutte le sfide importanti, ha dovuto superare ostacoli enormi, materiali ma soprattutto culturali.

Se ogni azienda lavora in continua lotta per emergere, e in naturale concorrenza con le altre, altrettanto fa ogni territorio: protegge se stesso, pensando di vincere una sfida impossibile. Il leitmotiv per il presente è fare squadra, si vince solo se uniti. Che si tratti di vino, cultura o arte. Tutto fa parte della stessa radice culturale regionale. Ma per superare i dubbi ci sono voluti l’impegno del sommelier e giornalista enogastronomico Gaetano Cataldo (responsabile delle pagine Sapori del nostro giornale) e dell’esperienza e genio del famoso winemaker e scrittore cult Roberto Cipresso. Enologo di fama internazionale, creatore di vini ormai entrati nella storia. Un uomo sempre in viaggio verso nuove conoscenze e confini da superare.

Magnum Mosaico per Procida

Cos’è Mosaico per Procida

Mosaico per Procida, lo dice l’etimo del titolo: accostamento non omogeneo di elementi di diversa natura, nazione costituita da un m. di etnie, di popoli; saggio, articolo, discorso ( enc. Treccani). Il senso del progetto è proprio questo, superare le differenze per creare una sintesi che possa rappresentare tutte le qualità dei vini bianchi campani. Non solo vini, ma culture diverse che si incontrano. Modi essere, lavorare e pensare il vino. Una sfida che potrebbe essere solo un primo passo per creare un nuovo (ma antichissimo in realtà) metodo di lavoro. Un progetto che possiede la caratteristica forte della “replicabilità” e della “scalabilità”, per usare il linguaggio della burocrazia europea. Si può trasporre nei più svariati campi e crescere all’infinito se i portatori di interesse lavorano tutti per lo stesso obiettivo.

Gaetano Cataldo e Roberto Cipresso

La presentazione del vino alla cittadinanza di Procida

E’ stata presenteta e consegnata alla cittadinanza presso l’aula consiliare del comune di Procida la bottiglia celebrativa creata da Roberto Cipresso, in collaborazione con Gaetano Cataldo di Identità Mediterranea e le 26 cantine partner di questa iniziativa totalmente spontanea. Sono interventuti durante la mattinata moderata da Gaetano Catando: il sindaco Raimondo Ambrosino e Leonardo Costagliola, assessore al turismo ed alle attività produttive, lo stesso Gaetano Cataldo che ha spiegato la genesi e il percorso del progetto e l’ideatore del vino Roberto Cipresso. Successivamente si è proceduto alla degustazione con Nicoletta Gargiulo, presidente AIS regione Campania, che ha appoggiato il progetto con il patrocinio morale, con il benestare del presidente nazionale di Antonello Maietta. A condurre gli ospiti durante l’analisi sensoriale c’erano due relatori d’eccezioni, dei veri e propri veterani della sommellerie campana: Tommaso Luongo, delegato AIS Napoli, e Tommaso Mascolo, delegato AIS isole di Ischia e Procida.

I vini di Mosaico per Procida

La bottiglia celebrativa Mosaico per Procida è formata da 26 diversi vini di altrettante aziende, delle cinque provincie campane. In una bottiglia è rappresentato l’intero territorio. Procida cone trait d’union di tutta la regione Campania. Il vino come mezzo per concretizzare l’alleanza tra province, territori, aziende ma in sisntesi un’alleanza tra persone. Raramente una regione riesce ad essere unita in un progetto comune, in un sentimento comune, se non quando la squadra di calcio di serie A vince una partita. Con Mosaico per Procida si è tracciata la strada per futuri progetti che possano valorizzare l’intero patrimonio vitivinicolo campano. Gaetano Cataldo ha raccontato nei suoi reportage tutte le provincie vinicole che hanno voluto donare i vini per creare il bland che rappresenterà lo spirito campano nell’anno della città della cultura di Procida. Le Cantine del Mosaico nella provincia di Salerno, Le cantine del Mosaico nella provincia di Napoli, Le cantine del Mosaico della Provincia di Benevento, Le cantine del Mosaico della Provincia di Caserta, Le cantine del Mosaico della Provincia di Avellino.

Ne abbiamo parlato molto durante questi ultimi mesi, perché ci interessa seguire le azioni culturali: tutto ciò che le idee possono fare concretamente la realtà, cambiare il contesto in cui siamo immersi ogni giorno. Oppure offrire un punto di vista nuovo a quello che ci circonda, riuscire a valorizzare la bellezza che esiste, va solo resa fruibile.

Chi sta con Mosaico per Procida

Non potevano mancare le alleanze entusiastiche con il mondo della enogastronomia. Ristoratori come Alessandro Feo e Peppe Guida, enoteche come il Gran Caffè Scagliola di Napoli. Il progetto ha ottenuto tantissimi riconoscimenti, riprendo qui l’elenco che fornisce Gaetano Cataldo in questo pezzo, e tra i più importanti quello del Patrocinio morale della Regione Campania.

Di attestazioni di stima, pegni di estrema fiducia ed altri patrocini morali ne sono arrivati ancora: quello di Città del Vino e Donne del Vino da parte della presidenza nazionale, quella del MAVV-Wine Art Museum e la partnership fondamentale del presidente Eugenio Gervasio per la riuscitissima mostra che ha sortito l’etichetta della bottiglia celebrativa, successivamente quella della Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra e, last but not least, il preziosissimo patrocinio morale dell’Associazione Italiana Sommelier ad arricchire di ulteriore appeal Mosaico per Procida.

Si è innescato un meccanismo virtuoso che ha coinvolto importanti imprenditori del wine packaging: la DS Glass della famiglia Gimmelli, la Belbo Sugheri con il fondamentale contributo di Pasquale Pirozzi, Re legno e la famiglia Romano col supporto di Agostino Pagnozzi e la grandissima competenza della Label Global Service di Michele Melzini con il sempre presente Ciriaco Palmariello a fare da link. Grandissimo il contributo della Blazon SJC e della Ubuntu Network che, oltre a fornire gli speciali qr code laminati, hanno reso possibile Mosaico per Procida diventasse la prima bottiglia celebrativa ad essere certificata in blockchain al mondo. Inoltre, a dimostrazione che questa bottiglia celebrativa ha finito per diventare una sorta di vascello capace di far convergere verso Procida Capitale 2022, si sono uniti gli asset gastronomici della regione Campania: Nobile per il pomodoro con la famiglia Di Leo, Ella di Bufala con il fondamentale contributo del vulcanico cheese master Peppe Iaconelli, la grande vicinanza e l’affetto verso il progetto di Antonio Lucisano, lo stilista delle carni Sabatino Cillo, il Pastificio Di Martino ed il prezioso olio extravergine di oliva del Frantoio Torretta di Maria Provenza. Sono a bordo tra le più grandi firme, i più talentuosi e giovani ristoratori e le più belle location, pure esse diversissime tra loro, dove degustare la Cucina Campana e la Dieta Mediterranea in ogni declinazione: Nino Di Costanzo del Danì Maison, Peppe Guida dell’Antica Osteria Nonna Rosa, Antonio Monti del Ristorante Montecorvo, il Zì Teresa , la Locanda del Gesù Vecchio, La Cantina del Mare di Pierpaolo Iovinelli, Giuseppe Molaro con il suo Contaminazioni Restaurant, il Roji, Dal Pescatore di Giuseppe Zaccaria, il ristorante Alessandro Feo, il Maria Luisa, il Zì Filomena, il Pappa e Poppa Hostaria dei fratelli Cosentino, il Sensi Restaurant, la Locanda del Postino, e meno male visto che parliamo di Procida, addirittura il Naples 15 di Salvatore Di Scala ed il Ristorante Notaro di Mario Notaroberto, rispettivamente a Madison nel Wisconsin e nel Lussemburgo, e persino una delle più antiche enoteche napoletane, quella di Nicola Scagliola.

Tra tanti imprenditori anche qualche cittadino, anzi il solo: Pasquale Persico, un navigante proprio come il nostro Gaetano Cataldo, e per fortuna procidano. Bellissimi gli scorci forniti da Stefania Tardino con suo punto di vista ed il suo modo di raccontare l’enoturismo e gli scorci mediterranei. Insomma Mosaico per Procida è diventata quell’irrinunciabile ed articolata opportunità di riunire realtà vitivinicole diversissime tra loro, come mai nessuno aveva fatto, di celebrare la capitale della cultura italiana del 2022, di riunire le più importanti associazioni italiane del vino, di svelare la creatività, il talento ed il senso di organizzazione, ove pochissimi hanno dimostrato di saper fare più di molti, senza grosse organizzazioni alle spalle, senza neanche finanziamenti o contributi, raccontando con sentimento e passione l’enogastronomia campana e le persone straordinarie che abitano questa terra meravigliosa.

Tutte queste premesse per annunciare un importantissimo riconoscimento a Mosaico per Procida, a Identità Mediterranea e a Gaetano Cataldo: il patrocinio morale della Regione Campania.

Un progetto che accompagna Procida nel suo importantissimo appuntamento come Città della cultura italiana 2022 e per le molte e appassionanti avventure che aspettano Gaetano Cataldo e Roberto Cipresso, i protagonsti di questa meravigliosa esperienza.

Il progetto Mosaico per Procida sarà presente alla 54° EDIZIONE del SALONE INTERNAZIONALE DEI VINI E DISTILLATI, VINITALY 2022 a Verona.

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