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Un passato con cui le istituzioni e la popolazione italiana non hanno fatto i conti fino in fondo: il colonialismo italiano, con le atrocità compiute in suo nome, è un argomento poco discusso e, in linea di massima, scarsamente conosciuto. Nasce da questa consapevolezza il lavoro di Valeria Deplano e Alessandro Pes – professori associati di Storia contemporanea dell’Università di Cagliari –, che hanno ricostruito in maniera sistematica e facilmente comprensibile anche ai non addetti ai lavori le scelte politiche e le vicende che hanno contrassegnato un periodo non certo onorevole della nostra storia.  

Per il festival Liquida, gli autori presenteranno a Cagliari il libro “Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni”, appena pubblicato da Carocci, mercoledì 3 aprile alle 18 nella sede della Fondazione di Sardegna. Al loro fianco ci sarà Gigliola Sulis.

L’evento è un’anteprima del festival Liquida ed è realizzato in collaborazione con la libreria Miele Amaro di Cagliari.

Valeria Deplano è professoressa associata di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Cagliari. Tra i suoi interessi di ricerca vi sono la storia del colonialismo italiano, con particolare attenzione alle sue ricadute culturali nel periodo fascista e repubblicano, e la storia della decolonizzazione e delle migrazioni postcoloniali. Si è occupata anche di storia della Sardegna contemporanea. Ha pubblicato, tra gli altri, L’Africa in casa. Propaganda e cultura coloniale nell’Italia fascista (Le Monnier, 2015), La Madrepatria è una terra straniera. Libici, eritrei e somali nell’Italia del dopoguerra (Le Monnier, 2017), Per una nazione coloniale. Il progetto imperiale fascista nei periodici coloniali (Morlacchi, 2018). Con Alessandro Pes e Giuliana Laschi ha curato Europa in movimento. Mobilità e migrazioni tra integrazione europea e decolonizzazione, 1945-1992 (Il Mulino, 2018).

Alessandro Pes è professore associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Cagliari. Si occupa della storia del colonialismo e della decolonizzazione e della storia del fascismo in Italia. È particolarmente coinvolto nella ricostruzione storica e nell’analisi dell’eredità coloniale nell’Italia contemporanea.Ha pubblicato, tra gli altri, La costruzione dell’impero fascista. Politiche di regime per una società coloniale (Aracne, 2010). Con Valeria Deplano ha curato Quel che resta dell’Impero (Mimesis, 2014)

Il libro. Il colonialismo si è intrecciato con la storia d’Italia dall’Ottocento alla Seconda guerra mondiale e ha proiettato la sua ombra anche nel periodo repubblicano, fino ai giorni nostri. Muovendo dal più recente dibattito storiografico, il volume ricostruisce per la prima volta in maniera sistematica e sintetica la storia dell’espansionismo italiano in Africa in età liberale e durante il ventennio fascista e ripercorre le vicende delle sue eredità e implicazioni nell’Italia del secondo Novecento e del XXI secolo. Si raccontano non solo i progetti politici, le relazioni diplomatiche, le operazioni militari, le violenze dell’occupazione, le leggi razziste, ma anche i movimenti di persone da e per l’Africa e il modo con cui la scuola, i libri, i film, la scienza e i monumenti hanno reso possibile l’espansione, contribuendo a costruire immaginari che influenzano ancora oggi le vite di milioni di donne e di uomini.

Il festival Liquida è realizzato dal  Comune di Codrongianos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con Lìberos.

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