ARCHIVIO - Effetti infezione lungo corso XF pauca
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In mezzo alle nuove intercettazioni delle sottospecie di Xylella e i nervi tesi della politica europea e nazionale in vista delle prossime elezioni, le evoluzioni normative spalmate a più livelli richiedono il massimo impegno di scienziati, tecnici e legislatori.

Mentre il livello mediatico resta alto, cominciano ad emergere le prime riflessioni sull’attuazione delle misure di contenimento per il contrasto di una fitopatia dall’ampia gamma di piante ospiti.

Sotto il profilo economico, invece, stando ai recenti aggiornamenti in tema emersi dall’ultimo Consiglio europeo Agrifish riunito, il 26 marzo 2024 in materia di nuova PAC, tra le misure approvate nell’ambito della revisione della Politica agricola unionale, rientrano la revisione che esenta le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla PAC.

Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della PAC ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, ridurrà significativamente l’onere amministrativo relativo ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.

La commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile 2024.

Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera.

Considerato il tempo estremamente breve che intercorre tra l’adozione della proposta da parte della Commissione (15 marzo 2024) e la sua prevista entrata in vigore, ciò dimostra l’ impegno delle tre istituzioni ad affrontare rapidamente l’attuale situazione degli agricoltori europei.

E’ di questi giorni la notizia pubblicata dalle reti RAI sul ritrovamento di Xylella “fastidiosa-fastidiosa” in esemplari di Vite.

L’ultimo bollettino EPPO di marzo ne certifica il rilievo.

Come riportato a febbraio del 2024, si legge,“Xylella fastidiosa subsp. fastidiosa (Elenco EPPO A2, come X. fastidiosa) è stata rinvenuta per la prima volta in Italia nel comune di Triggiano (provincia di Bari, regione Puglia). In questa località, X. fastidiosa subsp. fastidiosa è stata rilevata in 6 mandorli (Prunus dulcis) e sono state adottate misure di eradicazione (EPPO RS 2024/038). Ulteriori indagini approfondite sono state condotte nella zona delimitata (a Triggiano) e al 22 marzo 2024 sono stati raccolti circa 6000 campioni da piante potenziali ospiti. In totale, 25 piante sono risultate infette da X. fastidiosa subsp. fastidiosa: 22 Prunus dulcis (comprese le 6 piante della prima rilevazione), 2 Vitis vinifera (vite) e 1 Prunus avium (ciliegio). Si segnala che i 6 mandorli risultati infetti nel febbraio 2024 sono già stati distrutti e le misure di eradicazione continuano. Questa è la prima volta che X. fastidiosa subsp. fastidiosa è rilevata sulla vite in Italia.
Lo stato nocivo di Xylella fastidiosa subsp. fastidiosa in Italia è ufficialmente dichiarata: Presente, in fase di eradicazione
.”

L’INTERVISTA

Piero Sumerano è un tecnico e Consulente fitosanitario di lungo corso che ha seguito da vicino l’evoluzione dell’epidemia che ha devastato milioni di ulivi in Puglia.

Il ritrovamento di Xylella fastidiosa subsp. Fastidiosa in agro di Triggiano ha richiesto un allargamento delle zone agricole soggette agli obblighi di lavorazione dei terreni. Un nuova circolare dell’Osservatorio fitosanitario di Regione Puglia destinata agli addetti ai lavori impone obblighi ben precisi. In qualità di tecnico che tipo di risposta viene richiesta ?

La risposta, dichiara Piero Sumerano, sta nel fare “tesoro delle esperienze pregresse vissute nei territori in cui Xylella fastidiosa sub specie pauca ST 53 ha fatto sfaceli. In aggiunta, andrebbe data  maggiore attenzione alle misure di contenimento delle forme giovanili degli agenti vettori con particolare attenzione ai territori interessati. Per quanto riguarda , invece, Xylella fastidiosa sub specie fastidiosa, mi sembra sicuramente la base su cui costruire una efficace ed efficiente progettazione di contenimento del batterio. Preso atto che non esistono forme efficaci e sostenibili di difesa da questo batterio ritengo che, un coinvolgimento capillare nella problematica di tutti gli attori a vario titolo interessati come agricoltori, conduttori, proprietari, enti e amministrazioni, debba rappresentare la prima fase da mettere in atto. A condizione però che, alle disposizioni e alle prescrizioni contenute nel ‘Piano di Contenimento’ della Xylella redatto dal Servizio Fitosanitario della Regione Puglia (SFR)e dalle circolari esplicative, segua una rigorosissima procedura di controllo da parte degli organi di vigilanza. Oggi, la tecnologia dei telerilevamenti e aerofotogrammetrie ci consente di monitorare con precisione tutto il territorio”.

Come Consulente fitosanitario impegnato da anni in prima persona nell’attività di informazione tecnico scientifica, quali perplessità ha intercettato tra i portatori di interesse pubblico/privato rispetto all’attuazione delle misure di contenimento della batteriosi?

“L’ incurabilità delle batteriosi, soprattutto quelle interne (xilematiche), malgrado ciò, è un aspetto molto poco compreso dall’opinione pubblica in generale.

Le misure di profilassi, benché siano le uniche azioni di contrasto al batterio praticabili, spesse volte sono erroneamente considerate inutili. Se tutti agissimo con spirito mutualistico nell’attuare quello che la Scienza ‘accreditata’ suggerisce, ritengo che la situazione attuale sarebbe molto diversa sopratutto se ciò lo avessimo fatto sin dall’inizio.

I controlli sulla regolarità delle prescrizioni e l’entità delle multe comminate, sono minimali rispetto alla portata del problema e per il contesto territoriale in cui si sta diffondendo.

Poi vi è un’ulteriore aspetto, spesso sottaciuto e non doverosamente evidenziato. Ovvero gli abbattimenti delle piante infette.

Per esempio, se viene ritrovato un focolaio si procede all’abbattimento di tutte le piante appartenenti alle ‘specie specificate’ e che, ai test di laboratorio, sono risultate positive e ricadenti nel raggio prescritto. Accade spessissime volte, invece, che in un sito infetto molte altre piante con evidenti sintomi ascrivibili al batterio risultino negative alle analisi di laboratorio e vengono lasciate al loro posto. Dopo qualche mese i sintomi si aggravano portandole a morte.

Appare chiaro, quindi, che il sistema prelievo campioni/ analisi richiede un momento di maggiore riflessione percorrendo due possibili soluzioni:

1 – abbattimento anche delle piante con evidenti sintomi ascrivibili a Xylella, ma negative alle analisi, ricorrendo al principio della ‘precauzione’.

2 – analizzare nuovamente le piante sintomatiche con uno, o più campioni successivi, per escludere o confermare l’infezione batterica. Solo così si potrà ritenere bonificato un sito infetto.

Con questo ‘vacatio’ la Xylella, a qualunque sub specie essa appartenga, troverà sempre una via di sfuggita per conquistare altri spazi e altri territori.

La circolare va in deroga agli obblighi di inerbimento previsti dall’Eco Schema 2 della PAC. In particolare, cosa significa in termini applicativi?

[Rif: https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2024/03/26/support-for-farmers-council-endorses-targeted-review-of-the-common-agricultural-policy/ ; https://video.consilium.europa.eu/event/en/27401

“Nella gerarchia delle ‘Fonti’, la normativa fitosanitaria, che tra l’altro fa riferimento ad un regolamento comunitario, deroga le prescrizioni relative all’Eco Sistema 2 , ossia alla pratica dell’inerbimento dal 15-9-23 al 15-5-24. Quindi, in forza della circolare del Servizio Fitosanitario della Regione Puglia n.1 del 21-3-24 le aziende ricadenti nei comuni con quota altimetria entro i 200 metri sul livello del mare ed elencati nella circolare in questione e che a loro volta avevano aderito a questo regime sono obbligate, invece, ad effettuare le lavorazioni del terreno entro il 10 aprile 2024 senza perdere, per questo, il contributo Pac richiesto.

Sicuramente, a breve, saranno emanate altre circolari con specifiche prescrizioni anche per i comuni con quota altimetrica superiore a 200 m.

Un’ultima considerazione mi sia concessa: le prescrizioni di cui alla circolare in questione dovrebbero riguardare anche altri comuni che ricadono in zona infetta, quantomeno quelli limitrofi agli stessi indicati nella circolare”.

Info –Per saperne di più, si citano alcune pagine e siti di interesse tecnico – scientifico – istituzionale: Regione Puglia (BURP , Albo, Press), emergenzaxylella.it, Infoxylella, EFSA, EPPO Global Database, ARIF, SFN e SFR

Background Consiglio europeo Agrifish: https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2024/03/26/support-for-farmers-council-endorses-targeted-review-of-the-common-agricultural-policy/ ; https://video.consilium.europa.eu/event/en/27401

Da alcune cronache locali regionali, “Affaritaliani Puglia” ne ha parlato qui: https://www.affaritaliani.it/puglia/xylella-si-riaccende-allarme-casi-a-triggiano-isola-di-maiorca-902873.html ; e qui: https://www.affaritaliani.it/puglia/xyllella-dall-emergenza-alla-convivenza-909096.html

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