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Di Laura Grimaldi

Gerusalemme (già pubblicata in Terre d’Âmes, Editions L’Harmattan)
Gerusalemme, città dei sogni non realizzati, città desiderata, innalzata a vessillo torturata, calpestata, eppure amata. Ma così male amata male, straziata dalle passioni degli uomini.
Gerusalemme appartiene a noi tutti, figli e figlie, nipoti di Abramo. Gerusalemme non appartiene a nessuno, non sarà mai il gioiello di nessuno che voglia possederla. Appartiene a coloro che riconoscono nell’altro il proprio fratello, la propria sorella.
Piange Anna Frank e tutte le Leila del triste filo spinato. Viene da tutti gli orizzonti e di tutti i tempi, brandisce l’ulivo con amore, le colombe sono i suoi messaggeri.

Prigioni

Molto tempo fa, ma è poi così lontano? Gli indiani furono rinchiusi nelle riserve. Molto tanto tempo fa, ma è poi così lontano? Gli ebrei furono rinchiusi nei campi. Molto tempo fa, ma è poi così lontano? I palestinesi furono rinchiusi fuori dalla propria terra.

Non guerra

Quando si aprirà l’era della non guerra? Quando non sentiremo più il suono funesto delle bombe? Quando non sentiremo più l’odore della carne che muore? Quando riconosceremo negli altri l’essere umano che siamo? Quando saremo in grado di guardare l’altro senza vergogna? Quando potremo raccogliere i frutti abbondanti di questa terra? Senza umiliarla in mille modi? Quando?

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