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Venerdì 24 Luglio, presso la Torre Sabauda a Calasetta, avrà inizio la IV Edizione del Festival LiberEvento con la consueta anteprima: Aspettando Liber Evento.  

Alle ore 22 aprirà Lorenza Garbarino con Occhi sul Mondo , modera Marzia Varaldo. A seguire, alle ore 23, ci sarà Giuseppe Elia Monni che presenterà Il Corpo della Città, moderatrice Maria Nonne.

Lorenza Garbarino, Occhi sul Mondo
”Una serie di quadretti di viaggio fuori dal convenzionalismo, dove l’autore ha saputo far trapelare in modo sintetico e vivace le sue emozioni, adottando uno stile forse più adatto a un blog che a un libro tradizionale, ma non per questo privo di interesse e piacere per la lettura.” (Primo premio al Gran premio “Città di Londra” ottobre 2012)
Lorenza Garbarino è nata Carloforte (CI) dove vive e lavora.Laureata in Materie Letterarie presso l’Università di Cagliari con una tesi su Eugenio Montale, ha pubblicato il racconto “Su strada ferrata” (Editoriale Le Stelle, 2000), la raccolta di poesie “I colori di ieri” (Edizioni Helicon, 2001) e il saggio “La Liguria di Montale” (Ibiskos Editrice Risolo, 2005).Ha curato inoltre i testi (tradotti in diverse lingue) per i libri fotografici di Tiziana Savinelli “L’isola più ad ovest – Immagini d’amore per Carloforte” (2003) e
“Cuore di tonno” (2005) entrambi per Syncrhomy.È presente nella Storia della Letteratura italiana del XX secolo, Giovanni Nocentini (a cura di), con saggi introduttivi di Silvio Ramat, Neuro Bonifazi e Giorgio Luti.Nel 2002 entra a far parte del Dizionario degli autori italiani del secondo Novecento, con prefazione di Ferruccio Ulivi, e nel 2003 nella “Storia della Letteratura Italiana Contemporanea” a cura di Neuro Bonifazi.

Giuseppe Elia Monni, Il Corpo della Città

Estate 1760. Una delle periodiche siccità affligge Cagliari, l’antica capitale del Regno di Sardegna, e arricchisce le famiglie patrizie che controllano i pozzi; nei quartieri popolari allignano tumulti e tra le mura scalcinate del Castello si moltiplicano i morti. Un uomo lancia una sfida alla Città, scommettendo che riuscirà a portare acqua per tutti, e per sempre, in un solo anno. Non rivela come e non chiede nulla in cambio: si attende la riconoscenza della sua gente, la memoria della Storia. Quell’uomo si chiama Gemiliano Deidda, è uno dei primi chirurghi e archeologi moderni, economista ed ingegnere autodidatta che ha già realizzato per il Re grandi imprese, ma questa scommessa sembra un volo pindarico. E scatena ironia, insofferenza, timori. Egli ha scoperto qualcosa che l’ignoranza e l’avidità avevano sepolto per secoli, e che tuttora è misconosciuto. Oggi questo romanzo tenta di disseppellire il ricordo di quell’uomo eccezionale che voleva aprire alle idee illuministe una terra ottusa ed accecante. È la storia di una illusione. Ma è anche una storia di padri e di figli, di una famiglia fragile e ferita che senza questo piccolo atto d’amore postumo non sarebbe mai esistita.

Giuseppe Elia Monni è nato nel 1973 a Cagliari, dove si è laureato in Giurisprudenza. Ha trascorso la giovinezza viaggiando e svolgendo svariate attività, dal giornalismo all’insegnamento, dalla politica alla pianificazione urbanistica, compiendo anche una romanzesca opera di recupero di antichi possedimenti nel cuore profondo dell’Isola. Alcuni anni fa gli è stata diagnosticata una grave malattia degenerativa che lo sta portando alla cecità. Oggi vive nelle campagne a sud di Cagliari e lavora come legale presso un’importante azienda di telecomunicazioni. Ha scritto opere di ogni tipo, saggi, manuali pratici e semiseri, resoconti di viaggio e romanzi, tutti sinora inediti.

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