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49 osterie in guida di cui 3 novità e 5 chiocciole: questi i numeri della Sardegna nella nuova edizione di Osterie d’Italia.

Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore, la trentatreesima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.

La nuova edizione raccoglie 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto, e introduce tre nuovi simboli per raccontare in modo più ampio e dettagliato l’offerta dei locali recensiti: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità; il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio; il riconoscimento del Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità.

Il premio speciale

Tra i riconoscimenti ottenuti dalle osterie della regione spicca il Premio Selezione Bere Bene, assegnato ad Ada – San Sperate (SU) con la seguente motivazione: “Ben prima che di birra artigianale si parlasse in modo diffuso in tutta Italia, l’osteria di Ada Pinna ha scelto di raccontarne i migliori interpreti regionali accanto a una curata carta dei vini, per un racconto del territorio che si conferma unico, ampio e coinvolgente”.

Sardegna: la panoramica 2023

C’è stato un tempo in cui questa isola, nelle pagine di Osterie d’Italia, era rappresentata perlopiù da ristoranti che includevano spesso e volentieri la pizza nella loro offerta, o ancora che cucinavano quasi esclusivamente piatti di terra ispirati a una filologica tradizione. Poi sono arrivati gli agriturismi, tipologia che oggi in regione spopola, con realtà di grande valore che elaborano con sapienza ortaggi autoprodotti e animali allevati in proprio, ma anche altre che (soprattutto nelle aree più turistiche) somigliano più a un franchising risto-agricolo. Il terzo movimento di questa storia racconta però di una crescita qualitativa che ha ridato slancio tanto ai piccoli centri dell’entroterra quanto ai luoghi costieri che propongono preparazioni di pesce cucinate con semplicità, accostate agli straordinari prodotti messi a disposizione dall’agricoltura di questa ricchissima terra. E questo, grazie a un numero sempre più crescente di giovani cuochi e cuoche che decidono di affiancare le vecchie generazioni della propria famiglia e , mettendo da parte la stanca riproposizione delle antiche ricette, si dedicano a ricercare e valorizzare erbe spontanee, ortaggi, carni di razze locali, formaggi, cereali in proposte fresche e innovative.

Le chiocciole della Sardegna

La Locanda dei Buoni e Cattivi – Cagliari
Su Recreu – Ittiri (SS)
Il Rifugio – Nuoro
Letizia – Nuxis (SU)
La Rosa dei Venti – Sennariolo (OR)

I numeri della guida
1730 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati più di 240 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano 139 novità270 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food 126 locali premiati con il Bere Bene, un nuovo riconoscimento per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati 450 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini

Osterie d’Italia 2023
a cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni
Pagine: 940
Collana: Guide Slow
Prezzo al pubblico: 24,00 euro
In libreria dal 26 ottobre 2022

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