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Nella giornata del 9 maggio presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica, presso il Palazzo Giustiniani a Roma, la Commissione del Gran Premio Internazionale di Venezia ha officiato una cerimonia dall’altissimo valore civico, morale e sociale per il Paese e per tutti coloro che sono stati invitati a presenziare: infatti i vari vertici costituenti la Commissione del Leone d’Oro hanno assegnato il “Riconoscimento al Merito per le Eccellenze Italiane per la Pace e lo Sviluppo Economico”.

Leone d’Oro: un po’ di storia

Per comprendere la portata e la rinomanza di un tale riconoscimento, al di là del prestigio della sede istituzionale, basti pensare quanto segue:

L’origine del Leone d’Oro risale al 1932 e venne istituito nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il più antico festival cinematografico del mondo. Inizialmente, il premio principale era la Coppa Mussolini, assegnata al miglior film italiano e al miglior film straniero fino al 1942; nel dopoguerra invece, precisamente nel 1947, il massimo riconoscimento prese il nome di Gran Premio Internazionale di Venezia, poi ancora Leone di San Marco nel 1949, fino ad assumere definitivamente la sua attuale denominazione di Leone d’Oro a partire dal 1954: il premio richiama infatti il leone alato di San Marco, simbolo millenario della Serenissima Repubblica di Venezia.

Attraverso la sua lunga e illustre storia, il Leone d’Oro continua pertanto a celebrare il talento, l’innovazione e l’eccellenza in ogni ambito, rafforzando il suo ruolo come uno dei riconoscimenti più ambiti e rispettati a livello internazionale.

Leone d’Oro: lo svolgimento della cerimonia al Senato

L’evento, promosso dal Gran Premio Internazionale di Venezia, si è celebrato nella prestigiosa sede del Senato della Repubblica Italiana e, oltre alla Commissione, a presiedere l’evento sono stati il dott. Sileno Candelaresi, presidente del Leone d’Oro, e la vice presidente dott.ssa Luz Adriana Sarcinelli che, grazie all’organizzazione dispiegata dalla dott.ssa Concetta Bianco, hanno accolto relatori e premiato personalità di rilievo, durante una giornata dedicata all’eccellenza italiana in ambito culturale, imprenditoriale, medico e sociale.

Tra i relatori, sono intervenuti, i seguenti membri del Gran Premio Internazionale di Venezia: l’avv. Maurilio Prioreschi, presidente del Gran Premio Internazionale di Venezia, l’avv. Gennaro Famiglietti, Presidente del Leone d’Oro per la Diplomazia e la Cultura, il dott. Pierpaolo Zagnoni, vice presidente del Gran Premio Internazionale di Venezia, il prof. Nazaro Pagano, presidente del Leone d’Oro per l’Imprenditoria, il prof. Marco Gargari, presidente del Leone d’Oro per la Medicina, e il cav. Alberto Bauzulli, presidente di Star Business Golden Lion.

Leone d’Oro: tutte le personalità premiate

A ricevere per primo il prestigioso leone alato di San Marco, dopo il suo discorso di apertura, è stato il senatore Sergio Rastrelli, mentre a seguire è stata consegnata la statuetta ai cavalieri Pasquale Esposito e Vittorio Storano, al dott. Michele Di Bari, prefetto di Napoli, e all’associazione “La Lampada dei Desideri” nella persona di Paola Fanzini. A ricevere il Leone d’Argento la giornalista Graziella Marchi.

Inoltre è stata conferita alla St. Francis International School, polo di eccellenza nella formazione internazionale, la Targa Istituzionale di Venezia – Leone di San Marco così come la nomination al Leone d’Oro al dott. Giuseppe Pecoraro, già Prefetto di Roma, e la nomina onorifica di Cavaliere del Leone d’Oro al dott. Mauro Conti.

Il Leone d’Oro e la Cucina Italiana nel Mondo

Dal 10 settembre 2022, la Commissione del Gran Premio Internazionale di Venezia ha esteso la sua attenzione al mondo dell’enogastronomia, delle eccellenze agroalimentari e della cucina in generale, con il premio Star Chef Golden Lion, ispirandosi anzitutto alla tradizione culinaria veneziana del XVII secolo dallo chef Bartolomeo Stefani; tale riconoscimento onora pertanto i migliori chef, gastronomi e ristoratori a livello internazionale, celebrando creatività, innovazione e rispetto per la tradizione gastronomica.

A ricevere il titolo di Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo presso il Senato della Repubblica, durante la stessa giornata, sono stati Giuseppe Scicchitano, patron dell’omonimo ristorante in via Foria a Napoli, Ida e Salvatore Giugliano, alla guida del celebre ristorante Mimì alla Ferrovia di Napoli, Ciro Scognamillo, mastro dolciario della Pasticceria Poppella a Napoli, Pietro Giovanni Tangari, chef del ristorante Pedro’s a Cariati in provincia di Cosenza, allo chef Vincenzo Fiore e ad Attilio Cosentini.

Particolarmente fieri di essere stati anche loro insigniti del titolo di Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo i ragazzi del Wip Burger & Pizza di Nocera Inferiore in provincia di Salerno:  infatti Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, della ormai pluripremiata pizzeria, hanno ricevuto l’ambito premio e il riconoscimento al merito per l’impegno profuso in ambito gastronomico, per aver apportato innovazione nel mondo della pizza e aver reso, nell’arco di un decennio, il loro locale un punto di riferimento per artigiani del gusto, produttori di eccellenze agroalimentari e intenditori.

A dimostrazione della rinomanza di tale investitura e riconoscimento è il caso di rammentare che ne sono stati insigniti personaggi, in tempi recenti, come il maestro pizzaiolo Franco Pepe, il maestro pasticciere Iginio Massari e persino il dott. Matteo Lorito, magnifico rettore dell’Università di Napoli “Federico II”.

Il Leone d’Oro e i Riconoscimenti al Merito

Al termine delle consegne dei Leoni d’Oro e d’Argento e l’investitura al cavalierato della Cucina Italiana nel Mondo sono state conferite delle speciali pergamene di riconoscimento al merito. Le hanno ricevute la giornalista Dora Chiariello, raggiunta altresì da una targa speciale, la dott.ssa Barbara Tarquini, il designer Gerardo Deiana, il geometra Simone Erriu, il ragionier Fabrizio Maccione, Jacopo e Fiamma Barberini della Trattoria Due Ponti a Roma, Giovanni Sciarrillo e Giovanna Verdese, i maestri Alessandro Esseno e Tiziana Deodato, gli avvocati Alessandro De Federicis e Veronica Paturzo, Diego Lucio Vadalà ed Emiliano Biraku, i dottori Marco Zuppetta, Mario Vela e Roberto Naijar, dunque Fabrizio Coscione, Fra’ Gerardo D’Auria, dell’organizzazione Fate Bene Fratelli, e l’architetto Daniela Pastore, oltre che Nicola Odoardo Falconi: già comandante dei Lagunari, in servizio in qualità di ufficiale logistico nell’Esercito con il Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Falconi è stato promosso per meriti al grado di maggiore commissario ed ha avviato importanti iniziative per la salvaguardia della sicurezza della vita umana in mare e il salvamento marittimo nella regione Veneto.

Il Leone d’Oro e il Riconoscimento al Merito per un giornalista di Mediterranea Online

Con grande sorpresa anche il nostro inviato per tale evento è stato nominato: infatti, In maniera del tutto inaspettata è stato menzionato dal presidente Candelaresi anche Gaetano Cataldo, nostro caporedattore enogastronomico, il quale è stato insignito del riconoscimento al merito.

È la prima volta nella storia del Gran Premio Internazionale di Venezia un sommelier riceve una pergamena per riconosciuti meriti sul campo. In quanto a giornalista enogastronomico, fondatore di Identità Mediterranea, associazione culturale impegnata nella valorizzazione del territorio, a Gaetano Cataldo è stato attribuito il riconoscimento al merito per il suo impegno di comunicatore, esperto assaggiatore in vari ambiti e matrici sensoriali, oltre che innovatore, grazie alla creazione della prima bottiglia celebrativa di una capitale della cultura, e per la sua ventennale carriera di sommelier indipendentista, come d’altronde riconosciutagli con la nomina a Miglior Sommelier dell’anno al Merano Wine Festival.

Lo stesso Cataldo, oltre alla pergamena, ha ricevuto una targa di riconoscimento speciale al merito del Gran Premio Internazionale di Venezia con il patrocinio della Regione Veneto e della Città di Venezia.

Gaetano Cataldo ha poi espresso alcune considerazioni…

Era dai tempi del Battaglione San Marco, durante il servizio militare in Marina Militare, che non avevo più avuto a che fare direttamente con il Leone di Venezia, se non contiamo tutte le bandiere con le Repubbliche Marinare che ho visto mangiare dal vento durante le traversate oceaniche quando ancora navigavo. È stato per me un onore e un privilegio ricevere questo riconoscimento, l’ho dedicato al mio territorio, a Castel San Giorgio e a tutto l’Agro Sarnese Nocerino.

Sono andato decisamente molto fiero del fatto che la Campania dell’Enogastronomia, e non solo, si sia particolarmente distinta tra le tante eccellenze, fatte da persone e imprese provenienti da tutt’Italia e lo sono stato molto di più nell’accompagnare Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, testimoniando una tappa fondamentale del loro percorso nella costellazione di attività culinarie di livello superiore. Credo che ci sia una forte volontà da parte di tutti noi di evidenziare l’identità millenaria dell’Ager Sarnensis, fatta di cultura, storia, tradizioni, sapori e persone operose, come accade in tantissime altre aree del Mezzogiorno e dell’Italia.

Essere stato poi il primo sommelier in assoluto a ricevere una nomination costituisce senza alcun dubbio un motivo di profonda gioia, ma allo stesso tempo un nuovo punto di partenza su cui ragionare fermandosi, guardando in dietro ciò che si è fatto e cercare di fare ancora meglio in futuro. I nostri territori tutti hanno bisogno di storie da raccontare come questa, perché è anche così che non si inaridiscono, pure perché chi apprende di certe cose, leggendole, saprà di certo che ce la potrà fare anche a lui e nella sua elevazione migliorare tutto ciò che lo circonda.

Di tutto ciò vorrei ringraziare la dott.ssa Concetta Bianco, tra le fautrici indiscusse della componente premiante il Made in Italy dell’Enogastronomia da parte del Gran Premio Internazionale di Venezia e che ha contribuito a renderlo itinerante, come accaduto mesi orsono a Lettere in Penisola Sorrentina”.

Verso il termine delle attività, Cataldo ha donato una bottiglia magnum celebrativa di Mosaico per Procida al presidente Candelaresi, incontrando l’interesse per il noto progetto anche da parte dell’avv. Gennaro Famiglietti, console generale della Repubblica di Bulgaria per il Centro-Sud Italia.

Il Leone d’Oro e il suo messaggio valoriale

Indiscutibilmente il Leone d’Oro resta il premio più ambito, ma anche l’ingresso nel cavalierato della Cucina Italiana conferisce un valore aggiunto alla carriera di chi ne entra a far parte, un riconoscimento che si lega in particolar modo alla volontà del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare di ottenere la Cucina Italiana diventi patrimonio immateriale Unesco, anche grazie al contributo di attività come quelle del Gran Premio Internazionale di Venezia e di altri enti istituzionali.

Con tali prestigiose iniziative, il Gran Premio Internazionale di Venezia, attraverso il suo direttivo, vuole affermare a gran voce che esiste un’Italia che lavora, si impegna con coraggio e dedizione, creatività e amore territoriale, un’Italia fatta di persone che amano il proprio mestiere e che attraverso di esso trasmettono un messaggio di speranza e pace, tale da persuadere le future generazioni a restare e investire nel loro Paese, oltre alla divulgazione della cultura italiana nel mondo.

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