
Costruito negli anni ’70 del XIX secolo, proprio durante il decennio in cui ebbe inizio la colmata della litoranea di Chiaia, su commissione degli Arlotta, una ricca famiglia di banchieri, commercianti e politici originari di Scilla, Palazzo Arlotta rappresenta un superbo esempio di architettura storica napoletana.

Dalle forme austere tipico di certi edifici di impronta neorinascimentale, Palazzo Arlotta consta di un piano terra, un piano ammezzato e tre piani superiori, con basamento in bugnato liscio, cornicione ornamentale aggettante sopra l’ultimo piano e portale d’accesso su via Chiatamone a Napoli, vicinissima alla vecchia sede del noto giornale Il Mattino. Il breve androne, con a destra lo scalone di rappresentanza ornato da una balaustra marmorea finemente lavorata, introduce a un insolito cortile semicircolare.

Nella giornata di ieri, 9 giugno 2025, presso il piano nobile di Palazzo Arlotta, ospitante l‘Istituto di Cultura Meridionale, abbellito in alcune sale da decorazioni pittoriche di gusto eclettico del pittore bolognese Rinaldo Casanova, si è svolta un’importante cerimonia, organizzata dalla Commissione del Gran Premio Internazionale di Venezia.
Dopo il suo personale riconoscimento dalla stessa commissione, presso il Senato della Repubblica a Roma, Gaetano Cataldo, nella sua veste di founder di Identità Mediterranea, ha avuto l’onore di porre all’attenzione del team Star Golden Lion, emanazione del Gran Premio Internazionale di Venezia, alcune tra le più distinte aziende del territorio campano, veicolando un forte messaggio: in Italia c’è ancora chi, come gli organizzatori del Leone d’Oro, osserva con attenzione, sapendo riconoscere e premiare la meritocrazia.

Nella storica location partenopea, alla presenza di illustri ospiti, le premiazioni sono state conferite a diversi livelli alla presenza di Maurilio Prioreschi, presidente del Gran Premio del Leone d’Oro, e dalla vice presidente Luz Adriana Sarcinelli, unitamente all’avv. Gennaro Famiglietti, presidente del Leone d’Oro per la Diplomazia e la Cultura, e la vicepresidente Concetta Bianco, ideatrice dello Star Golden Lion per l’Enogastronomia.

Identità Mediterranea, associazione culturale di Castel San Giorgio avvicinatasi al mondo del Leone di Venezia e all’Istituto di Cultura Meridionale, grazie alla persona di Concetta Bianco, ha potuto essere testimone, con Gaetano Cataldo, della virtù, del talento e della professionalità di tanti artigiani e produttori che da sempre si adoperano per l’elevazione di materie prime eccellenti e preparazioni culinarie di pregio. Infatti, hanno ricevuto un riconoscimento speciale al merito Francesco Pepe, produttore del Fusillo Sangiliano e ideatore della prima fusilleria in Italia, precisamente a Sant’Egidio del Monte Albino, e Salvatore Calabrese, norcino di salumi di nicchia e patron della Macelleria del Centro Storico di San Marzano Sul Sarno, artigiano ormai celebre tra gli intenditori e presente sui taglieri di tantissimi ristoranti rinomati.



Insignite al merito per la loro impronta vitivinicola di qualità e per il loro radicamento territoriale le seguenti cantine nelle persone della proprietà: Ciro Verde per Il Quarto Miglio, storica cantina flegrea, Tony Fink, proprietario di Tenuta Donna Elvira a Montemiletto, Angelo Storti, al timone di Cantina Paterno a Paternopoli, Ciro Bello, proprietario della Cantina Bello ad Albanella, ed infine Genny La Bella per Tenute del Fasanella, cantina di Sant’Angelo a Fasanella.





Già reduci dell’investitura a Cavaliere della Cucina Italiana nel Mondo, avvenuta a Roma, Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, del Wip Burger & Pizza di Nocera Inferiore, hanno ricevuto il prestigioso Sigillo del Leone d’Oro, mentre un nuovo riconoscimento al merito ha raggiunto Dora Chiariello, giornalista e gastronoma compassata.

Al termine della serata, Gaetano Cataldo, a nome della sua associazione e delle cantine aderenti, ha omaggiato l’avv. Gennaro Famiglietti, fondatore dell’Istituto Meridionale di Cultura e Console Onorario della Bulgaria, di una bottiglia in formato magnum del celebre Mosaico per Procida, per l’abnegazione alla divulgazione culturale dimostrata negli anni con spontaneità e sincero amore per il territorio.