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Dal 3 luglio 2014 al 16 febbraio 2015, le sale del Refettorio quattrocentesco di Palazzo Venezia, ospiteranno la Mostra “Le leggendarie tombe di Mawangdui. Arte e vita nella Cina del II secolo a. C.”.

L’evento è curato dalla Professoressa Zhen Shubin, patrocinato dal Ministero della Repubblica Popolare Cinese, dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, State Administration of Cultural Heritage  della Repubblica Popolare Cinese (SACH).

La mostra è finalizzata alla promozione dello scambio culturale tra la Cina e l’Italia, affinché si instauri una profonda comprensione tra i due popoli.

Le tombe di epoca Han rinvenute a Mawangdui nella città di Changsha (Cina meridionale), rappresentano una tappa fondamentale delle ricerche archeologiche; già tra il 1972 ed il 1974 gli archeologici cinesi riportarono alla luce le sepolture della famiglia di Li Cang Marchese di Dai e primo Ministro dello Stato di Changsha.

Circa 76 reperti comprendenti lacche, manufatti tessili, manoscritti, dipinti su tela, con l’obiettivo di illuminare le vicende legate alle tombe Mawangdui.

Gli oggetti esposti, sono stati suddivisi in tre sezioni: “Antiche leggende su Mawangdui”, “Segreti millenari disvelati da antiche tombe”, “Gli splendidi reperti archeologici rinvenuti all’interno delle tombe”; tra mito e storia, a partire dalle antiche leggende legate al “Tumulo del Re Ma” o Tomba delle Due Donne.

Mawangdui è il luogo di sepoltura del Marchese di Dai, sua moglie Xin Zhui e di uno dei loro figli; all’interno della sepoltura erano conservate sete, tessuto di mussola variopinta con motivi fitomorfi, fondamentali per lo studio della manifattura tessile, ricordata anche da Plinio il Vecchio “tessuti di provenienza celeste”.

Tra i tessuti esposti, uno stendardo in seta, diviso in tre zone raffiguranti i piani di esistenza celeste, terrena, infera; all’interno della mostra, sono esposti alcuni manoscritti realizzati in listelli di bambù, su di essi è riportata l’interpretazione dei fenomeni astrologici ed atmosferici; sono inoltre riportati gli studi sulla forma delle comete e  delle prescrizioni mediche.

Costituiscono le testimonianze, del progresso delle civiltà di epoca Han che, consente anche di apprezzare i contributi dell’archeologia del secolo XX.

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