Bellésa
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Prorogato al 23 agosto 2020 il termine di presentazione delle proposte per partecipare a Bellésa, il concorso fotografico dedicato ai beni culturali della Sardegna indetto dal Segretariato Regionale Mibact Sardegna.

In palio 500 euro per raccontare la bellezza dell’Isola attraverso gli scatti dei beni architettonici, archeologici, paesaggistici, storico artistici, così come del patrimonio etnoantropologico, ovverosia degli eventi della tradizione quali i carnevali, la settimana santa e le feste locali.

Questa nuova scadenza vuole offrire ai visitatori e agli appassionati delle bellezze della Sardegna la possibilità di inviare i propri scatti in questo periodo di vacanza, di dare un’occasione a chi non abbia ancora trovato il tempo di partecipare e di inviare ulteriori proposte a chi abbia già aderito.

Si coglie l’occasione per precisare che si possono inviare più proposte (una per email), per un massimo di cinque fotografie per ogni bene, anche di repertorio, unitamente alla scheda di partecipazione, secondo le indicazioni del bando. L’invio dovrà essere fatto all’indirizzo sr-sar.comunicazione@beniculturali.it, entro il 23 agosto 2020.

I lavori saranno giudicati da una commissione di cinque membri, di cui due interni al Mibact e tre esterni, accreditati nell’ambito culturale e delle arti visive.

La foto vincitrice del concorso Bellésa, riceverà un premio in denaro di 500 euro, mentre i primi cinque scatti selezionati verranno pubblicati nell’home page della guida interattiva al paesaggio culturale della Sardegna, in fase di realizzazione. Le foto pervenute, a discrezione del Segretariato, verranno pubblicate sul sito web e sui canali social con l’hashtag #bellésa2020.

Il bando e gli allegati possono essere scaricati dal sito del Segretariato Regionale Mibact Sardegna oppure direttamente dal link https://bit.ly/ConcorsoFotograficoBellésa.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di promozione turistica portato avanti dal Segretariato Regionale Mibact Sardegna: un sito web, pensato come un geoportale in grado di guidare il visitatore alla scoperta del patrimonio culturale dell’Isola, realizzato anche grazie al contributo della Fondazione di Sardegna.

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