Il Wip Burger & Pizza darà il benvenuto a Marisa Cuomo il 24 giugno per una serata dedicata alla Costiera Amalfitana e ai Monti Lattari
La Tavola dei 300 è ai nastri di partenza e si svolgerà nelle giornate del 14 e 15 giugno, con il momento clou nelle serate del 18 e 19 giugno con lo street food e La Tavola dei 300 a Massa Centro. L’iniziativa è nata l’anno scorso come progetto di marketing territoriale finalizzato alla promozione e riscoperta dei 18 borghi massesi.
Open Studi Aperti in Tutta Italia 2025 è una manifestazione che accomuna idealmente tutti gli studi italiani in un unico grande evento diffuso su tutto il territorio nazionale nell’ambito del quale gli studi di architettura apriranno contemporaneamente le loro porte al pubblico. Anche Nocera Inferiore aderisce all’iniziativa grazie all’architetto Rosario Fezza.
La descrizione di Niros, vino artigianale senza solfiti aggiunti, accompagnata dalle osservazioni di Nino Asta
Il Don Aliandro è un vino che nasce da uve Aglianico allevate su suoli vulcanici, raccolte attorno alla prima decade di novembre e che vedono una resa di circa 50 quintali per ettaro.
Nella scorsa serata di ieri 17 maggio, presso l’aula consiliare del Comune di Minori, si è svolto un importante convegno su Eleonora Duse, organizzato dal Progetto Scientifico Internazionale “Duse Centenario” con il patrocinio dell’amministrazione della cittadina in Costiera Amalfitana.
Mercoledì 21 maggio alle ore 18:00, si volgerà la premiazione delle giovani talentuose promesse, presso la storica sala messa a disposizione dall’Associazione Cinema Paradiso 2009, manifestazione promossa dalla testata giornalistica online www.notizieteatrali.it, diretta da Angela Matassa. È di fatto la prima edizione del Premio NT 2025, si presenta già ricca di partecipazioni importanti e avrà luogo al Cineclub Teatro Materdei di Napoli.
La graziosa cittadina di Sant’Arsenio nel ricordo di una piacevole cena al Reel Experience.
Il Paestum Wine Fest, svoltosi presso la Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, nel comune di Capaccio-Paestum, ha apportato diverse modifiche nel corso del tempo, fino a consolidarsi e diventare una fiera del vino rilevante per tutto il Mezzogiorno. Particolarmente, la masterclass “Cannonau Likeness” ha aggiunto ulteriore valore e pregio al Paestum Wine Fest grazie agli organizzatori Mariano Murru, presidente di Assoenologi Sardegna, e Davide Gangi, founder di Vinoway, con la presenza straordinaria di Charlie Arturaola, tra i massimi esperti di vino a livello internazionale, attore cinematografico ed opinion leader, che ha arricchito la disamina con forbite osservazioni di carattere organolettico e sinestetico, assieme al giovane enologo Antonio Scatigna, durante la degustazione sensoriale.
Piero Pompili, restaurant manager d’eccellenza e tra i protagonisti del fine dining italiano, ha scelto Napoli per l’anteprima nazionale di “Nato Oste”, la sua autobiografia.
Tenuta Donna Paola è una moderna azienda agricola ancorata in maniera decisiva al territorio di Alife: non a caso la sua storia è di molto anteriore all’attuale ristrutturazione e può vantare il retaggio della famiglia Capasso sin dagli anni ’20; infatti Vincenzo Capasso, capostipite della cantina alifana, riscosse agli inizi del Novecento riconoscimenti notevoli, sia in ambito nazionale che internazionale, diventando un riferimento per la Campania, grazie alla sua grande vocazione per la vitivinicoltura.
La descrizione del Gianpié Seibar, lo spumante charmat brut rosé 2024 a base di uve Primitivo, della Cantina Bello, con una piccola intro sul Primitivo e qualche abbinamento.
La terra di Agropoli, porta del Cilento, e la storia di Viticoltori Cocozza attraverso un rosato davvero particolare e intrigante.
Frutto esclusivo del vitigno Monica, con una densità di 4000 piante per ettaro e una resa di 40 quintali, il Murru Monica di Sardegna Doc 2020 dei Garagisti di Sorgono nasce dalla fermentazione delle uve in solo acciaio e una sosta, sempre in inox, per dodici mesi.
Venerdì 21 marzo alle 18:00 presso l’Istituto Pontano a Napoli sarà presentato “Elisir. Il Principe di Sansevero e la Setta dei Cariati”, l’ultimo libro di Carlo Animato.
Cronaca di una crisi annunciata da decenni: lo sfruttamento e il precariato della categoria dei Marittimi d’Italia a causa della negligenza istituzionale e dei vari interessi di parte.
La semplice narrazione di un vino attraverso chi lo produce: Pietro Vezzoso e il suo 1949 Primitivo Igt Campania.
Durante il convegno sul linguaggio del vino a Napoli ospiti di eccezione hanno condiviso la loro prospettiva sulle strategie di comunicazione.
Eredi di una tradizione secolare e sotto l’impulso del raggiungimento della doc nel 1993 per l’Asprinio, i cugini Corrado Benfidi e Leonardo Vanacore portano avanti un’attività vitivinicola pressoché ininterrotta fino ad oggi, con una cantina diffusa che abbraccia vigneti in diverse aree, tra cui una vigna storica ad alberata aversana, da cui provengono i loro cru, la corte familiare e le grotte di tufo, di superba bellezza, scavate a mano e che raggiungono una profondità di 15 metri.
l’Aglianicone è un vitigno che contiene in sé un patrimonio ampelografico importante, non soltanto per le sue variazioni clonali, ma anche per la capacità di mutare resa e quadro aromatico a seconda di dove venga coltivato. Il Quercus di Tenuta Macellaro è un valido esempio della sua elegante austerità.
La descrizione del Macchia Bianco della cantina Il Quarto Miglio, attraverso il territorio e una breve descrizione della storica cantina flegrea.
Con Walter Mastroberardino scompare l’ultimo dei grandi patriarchi del vino irpino, antesignano del wine marketing management. Aveva una profondissima conoscenza di tutto il panorama enologico nazionale ed internazionale.
Luoghi davvero incantevoli, come Pozzolengo costituiscono una terrazza esposta sul lago e una tra le zone vitivinicole più ampie e vocate del Lugana ed è qui che Emilio Bulgarini, precisamente nel 1930, inizia a vinificare le uve dei vigneti familiari per condividerlo tra parenti e amici, per poi effettuare il passaggio del testimone in favore del figlio Bruno, fautore dell’ampiamento produttivo e dell’impronta commerciale. Oggi al timone aziendale vi è Fausto Bulgarini, coadiuvato da sua moglie Virginia, al quale compete il merito di aver innovato e sostenuto la tradizione, aumentato le tipologie di vino e proiettato la cantina in un ambito internazionale, promuovendo inoltre esperienze di degustazione di grande prestigio.
Prodotta in 10 mila bottiglie il Frenesia Spumante Brut Falanghina del Sannio Doc 2023 di Rossovermiglio presenta le seguenti caratteristiche: veste giallo paglierino e riflessi verdolini, con bollicine numerose, persistenti e abbastanza puntiformi. Le note si schiudono con note floreali di camomilla e fieno, per spaziare ai riconoscimenti fruttati della mela champagne, dell’albicocca e della pera con un tocco finale mielato e che ricorda la radice di zenzero fresca.
Report, trasmissione di giornalismo di inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci, si è occupata in tre puntate di vino. Il pezzo propone una panoramica generale dal giornalismo investigativo a quello di inchiesta, cercando di comprendere l’origine del dissapore e del dissenso verso la trasmissione quando si occupa di enologia e viticoltura.
Nel cuore della Toscana, a Barberino Val D’Elsa, si trova Oka Cucina, Vini e Caffè: Okada e Alessandro vi maritano cucine, ingredienti e culture. Saperi e Sapori felicemente coniugati nell’incontro tra Mediterraneo e Giappone.
Il Pithecusa Rosso celebra l’antico nome di Ischia, la gastronomia a base dei sapori di terra e la peculiarità di due vitigni storici campani a bacca rossa, il Piedirosso e l’Aglianico, mostrandone un volto inedito per le speciali condizioni pedoclimatiche e la marittimità.
La Locanda Nonna Rosa a Somma Vesuviana è un must per tutti gli amanti del baccalà e lo chef Vincenzo Nocerino è considerato tra i maggiori interpreti di questa eccellenza ittica.
Un po’ della storia di Prignano Cilento, raccontando Viticoltori De Conciliis e il Perella, uno tra i Fiano più espressivi del Cilento.
Il rasoio di Occam è un metodo attribuito a Guglielmo di Occam, filosofo e teologo inglese, vissuto nel XIV secolo, il quale richiedeva di “non moltiplicare gli enti oltre il necessario”.
In altre parole il principio di base vorrebbe che, tra ipotesi e spiegazioni in competizione tra loro per operare la scelta più attendibile ed efficace, venga presa in considerazione la più elementare, quella cioè in cui la ricerca delle prove per avvalorarla e renderla inconfutabile è meno dispendiosa. Pertanto minore è il numero di assunzioni per corroborare una tesi e più semplice sarà l’ipotesi, quindi la scelta preferibile tra le tante.
Un territorio, quello di Montemarano, una cantina, quella di Giovanni Molettieri, e un vino, il San Giovanni Taurasi, che omaggia questo borgo irpino e il suo patrono.
Il Fiano di Agricola Bellaria dopo 10 anni: territorio, caratteristiche e abbinamento.
Il Donna Lucrezia Campania Bianco Igt 2021 di Agribeeo ondeggia al calice nell’intensità di un colore dal giallo paglierino, vivo ed ammaliante, con archi abbastanza fitti e lacrime a lenta discesa, raccontando al sorso molto della mano che lo ha prodotto. Dalle origini del Catalanesca alla storia singolare di Vito Graniglia, uomo di mare e titolare di Agribeeo, azienda agricola biologica in quel di Somma Vesuviana.
Il Fiano del Cilento prodotto da Tenuta Massanova, le sue caratteristiche e l’abbinamento, tra storia dei luoghi e paesaggio.
La zona di Morrone della Monica, è l’area di origine delle uve di Pallagrello Bianco deputate alla produzione del Morrone di Vini Alois, situata ai piedi del Monte Friento: qui le vigne, impiantate nel 2005, allevate a Guyot e poste a 360 metri di altitudine, godono di un’esposizione Est-Ovest e di declivi dalle buone pendenze, oltre che di suoli dalla matrice prevalentemente argilloso-calcarea, per un totale di poco più di due ettari.
I vini prodotti da Nino Asta provengono anche dalle uve allevate nei tenimenti aziendali di Bosco Falconeria, una contrada di Partinico in provincia di Palermo: così Astavini si fa interprete di due aree in perfetta linea di continuità, grazie al clima mediterraneo dispensato da due golfi e alla geomorfologia dell’entroterra, realizzando così vini di grande sostenibilità e carattere, espressi in poche bottiglie ma dall’alto valore qualitativo. Qui le note di assaggio del Matri Igt Terre Siciliane del 2023.
Pietro, Gianni e Francesco Daniele sono tre fratelli che, oltre a gestire la cantina Tredaniele, rappresentano dei veri e propri riferimenti per il territorio e degli ambasciatori della cultura cilentana, attraverso percorsi esperienziali e gastronomia: infatti dispongono anche di un atelier dei sapori tradizionali, incastonato in una villa settecentesca, dove i visitatori possono assaggiare pietanze tipiche in abbinamento ai vini. Qui l’assaggio di Corsole, un loro Fiano, con abbinamento
Antonella Amodio presenta Calici & Spicchi al Napò Sushi & Pizza a Teggiano il 7 agosto