Puntodivista Film Festival
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Dal 19 ottobre al 5 dicembre ritorna il Puntodivista Film Festival tra cinema, musica, teatro, fumetto. Otto le serate con tanti ospiti illustri del cinema, del teatro e del jazz internazionale e la proiezione dei cortometraggi finalisti.

In arrivo a Cagliari Philippe Leroy, Carlo Delle Piane, Enrico Beruschi, Maria Rosaria Omaggio, Marco Baliani, Bepi Vigna, Ettore Imparato, Italo Moscati, Pippo Ciliberto, Dimitri Makris, Mario Zanot, Cesare Furesi, Manuela Loddo, Stefania Miano,Silvana Porcu, Gianni Coscia, Max De Aloe, Daniele Di Bonaventura, Marcello Peghin, Salvatore Spano, Marcella Carboni

Ha catturato il grande pubblico italiano negli anni ’70 vestendo (perfettamente) i panni del mitico e saggio Yanez de Gomera, l’avventuriero affascinante amico della Tigre di Mompracem, nello sceneggiato televisivo “Sandokan“, tra i più celebri nella storia della televisione (fu trasmesso nel ’76 in sei episodi dalla RAI) per la regia di Sergio Sollima. Ma la sua bravura, la sua straordinaria interpretazione e il suo volto scolpito diedero vita anche al grande genio del Rinascimento nell’indimenticabile sceneggiato “La vita di Leonardo” per la RAI, ruolo che gli fu affidato dal regista Renato Castellani, quello che ancora oggi ritiene il suo maestro. E poi ancora tanti, tantissimi film (oltre duecento) in oltre cinquant’anni di cinema al fianco dei più grandi attori del Novecento (Totò, Lea Massari, Dirk Bogarde, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Ugo Pagliai, Marcello Mastroianni, Virna Lisi) e con alcuni dei più grandi registi (Jacques Becker, Vittorio Caprioli, Mauro Bolognini, Sergio Corbucci, Liliana Cavani, Alberto Lattuada, Luigi Comencini, Luc Besson, Jean-Luc Godard, per citarne alcuni). Il grande attore francese Philippe Leroy (ma anche scultore e paracadutista, la sua grande passione), 86 anni appena compiuti tre giorni fa, cittadino del mondo, avventuriero galante e curioso più che mai innamorato della vita e della libertà, sarà tra gli ospiti d’eccezione del Puntodivista Film Festival, il Concorso Internazionale di Cinematografia, tra film, musica e teatro, promosso e organizzato da Art’In e diretto dal regista Romano Usai, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Ben Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.

La nona edizione che si terrà dal 19 ottobre al 5 dicembre, vedrà come sempre il Teatro Adriano come punto di incontro di idee e nuovi talenti, in arrivo a Cagliari per proporre “piccole storie” dal mondo in un dialogo aperto con gli esperti intorno ai tanti punti di vista del cinema di respiro internazionale, tra nuovi linguaggi e nuove “visioni”.

Gli ospiti
Otto serate (con degustazione) distribuite tra ottobre e dicembre con una frequenza settimanale, dedicate non solo alla proiezione dei sedici cortometraggi finalisti in gara (oltre un centinaio le opere pervenute, e tuttora in arrivo), ma anche al jazz dal vivo (e su pellicola digitale) di alcuni tra i più stimati musicisti e agli incontri, condotti dal giornalista Andrea Frailis, con tanti nomi prestigiosi del cinema e del teatro italiano. Tra questi il grande attore Carlo Delle Piane (Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra d”Arte Cinematografica di Venezia); il cabarettista e attore Enrico Beruschi; l’eclettica e celebre attrice di cinema e teatro Maria Rosaria Omaggio; l’attrice, musicista e cantante Manuela Loddo; il regista e attore Marco Baliani; il regista, sceneggiatore e giornalista, documentarista e esperto di visual effects supervisor per il cinema Mario Zanot (suo è il documentario con l’ultima intervista a Tiziano Terzani “Anam il senzanome”); il regista algherese Cesare Furesi; il fumettista, scrittore, sceneggiatore, regista Bepi Vigna; il regista, scrittore, autore cinematografico e teatrale Ettore Imparato. Tra i professionisti del grande schermo con i loro interessanti progetti tra film, musica e teatro ci saranno anche Italo Moscati, scrittore, regista, docente, autore e sceneggiatore per la Rai, e la giornalista sassarese esperta di jazz Silvana Porcu, in questa occasione nella veste speciale di regista.

E ancora, le colonne sonore del grande cinema, tema centrale del Puntodivista Film Festival così come l’approfondimento del rapporto tra musica dal vivo e film dove a tessere le note nello spartito sono i musicisti di grande prestigio internazionale: un’occasione unica per ascoltare la bellezza delle soundtracks e dei pezzi originali, e per comprendere quanto la musica abbia un ruolo di primaria importanza nella narrazione attraverso il grande schermo.

Nuove imperdibili opportunità per ascoltare immersi in una emozionante atmosfera retrò i brani che hanno reso indimenticabili le grandi opere cinematografiche, rivisitate, interpretate e suonate da grandi musicisti della scena jazz nazionale e internazionale, come il fisarmonicista e compositore Gianni Coscia, conosciuto in tutto il mondo come “the jazz accordionist”; Max De Aloe, miglior musicista jazz dell’anno al “Jazz It Awards 2014” (armonica cromatica, piano, fisarmonica, live electronics); il compositore, arrangiatore, pianista e bandoneonista Daniele Di Bonaventura; Marcello Peghin, chitarrista e compositore tra i più conosciuti nell’ambito della musica colta e improvvisata; il pianista e compositore Salvatore Spano, e infine la straordinaria Marcella Carboni, quarto posto nel Top Jazz 2011, unica arpista ad apparire nelle classifiche redatte dalla rivista Musica jazz.

triple-time-3Il programma

Mercoledì 19 ottobre alle ore 21.00 (alle 10.30 il matinèe per gli studenti delle scuole superiori) l’inaugurazione del Puntodivista Film Festival è con l’evento-omaggio dedicato alla fotografia dal titolo “TRIPLE TIME”, una piccola e imperdibile suite tra parole, musica e immagini dedicata a William Eugene Smith (1918-1978), uno dei più grandi fotoreporter di tutti i tempi (Life, Magnum) il cui lavoro e passione (in mostra al Centro Culturale di Milano fino a dicembre) portati avanti in quattro continenti sono sempre stati indissolubilmente legati al racconto (come pochi) di forti temi sociali e di denuncia, delle guerre civili, della sofferenza umana e della disillusione, degli inquinamenti ambientali e dei suoi disastri, ma anche della musica, protagonista il jazz da lui tanto amato (celebre il suo “jazz loft” a New York in cui passarono e furono ripresi dal suo obiettivo i più grandi jazzisti tra gli anni ’50 e ’60 tra i quali Thelonius Monk, Bill Evans, Sonny Clark, nelle loro interminabili jam session fino all’alba). Un coinvolgente viaggio, visivo, testuale e sonoro nel cuore dei “saggi fotografici” del mago della camera oscura statunitense: scatti dalla forza espressiva travolgente e indelebili nella memoria collettiva tra i quali i ritratti intimi (e dolorosi) dell’esistenza come il celebre “Pietà del Ventesimo secolo” o onirici come “A Walk to the Paradise Garden”. In scena i testi recitati dall’attrice Manuela Loddo scandiscono i tempi delle immagini e dell’armonica cromatica, piano, fisarmonica, live electronics di Max De Aloe e la voce guida di Stefania Miano. Testo, drammaturgia e regia di Romano Usai.
“A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?” [William Eugene Smith]

Giovedì 27 ottobre si riparte alle ore 20.00 con la visione del primo gruppo delle opere finaliste in concorso. Subito dopo alle 21.15 “Incontri con ….” Italo Moscati, grande esperto di cinema, scrittore, sceneggiatore, regista, docente di Storia delle Comunicazioni di massa e Arti visive della contemporaneità all’Università di Teramo, ex vice-direttore di RaiEducational, ex capo dei Servizi sperimentali della Rai, regista per RadioRai3 di ottanta sceneggiati di “La storia in giallo”, e per Rai Radio2 della riproposizione radiofonica dell’indimenticabile sceneggiato “Il ritorno di Belfagor”, e poi autore di tantissimi altri programmi, sceneggiati e opere scritte e dirette da lui, dal 1967 a oggi. Moscati al Puntodivista Film Festival riapre il file (mai chiuso) di una vita, di una carriera, di uno dei più grandi registi italiani: Federico Fellini. Nel suo breve filmato biografico dal titolo “Vorrei togliere la parola fine …” racconta, senza commenti, ma solo con la voce del grande regista romano, la sua vita, la storia, i pensieri. Una dedica a uno degli autori più grandi della storia del cinema che ha captato molte cose profonde del suo e del nostro tempo. Al grande regista tra i più celebrati di tutti i tempi Moscati ha dedicato anche il libro “Fellini & Fellini – da Rimini a Roma, inquilino a Cinecittà”.

Seguirà la proiezione del filmato “1200 km di bellezza”, un film sempre di Moscati realizzato attraverso le bellissime e preziose immagini delle Teche Rai – Produzione Istituto Luce – Cinecittà. 1200 km è la lunghezza dell’Italia, dalle montagne del Nord al mare del Sud. Un grand tour straordinario nel Belpaese, realizzato con i documenti dell’Istituto Luce in cui compare un’Italia inedita dagli anni ’20 a un periodo più vicino a noi. La storia del nostro territorio, dei paesaggi, della quotidianità, del lavoro. Lo spettacolo della natura si intreccia con lo spettacolo della vita e della creatività italiana, tra vecchie immagini in bianco e nero a confronto con nuovi punti di vista a colori. Interazioni musicali a cura di Salvatore Spano.

Giovedì 3 novembre l’appuntamento è alle 20.00 per la proiezione del secondo gruppo dei cortometraggi in gara. Segue quindi la proiezione del film della giornalista sassarese Silvana Porcu, esperta di musica e jazz, dal titolo “The Vespers – Have A Little Faith In Jazz”.
Alle 21.15 “Incontri con ….” la musica dal vivo di Gianni Coscia, Max De Aloe e Daniele Di Bonaventura in “Commenti di … colonne sonore”. Citazioni di colonne sonore in libera interpretazione tra cartelloni e immagini, ovvero insolite divagazioni di celebri soundtracks (e non solo), riviste dalle note appassionanti dell’armonica di Max De Aloe, dal bandoneon di Daniele Di Bonaventura. Due eccellenze del jazz guidate dalle note straordinarie di Gianni Coscia, con i suoi sconfinamenti musicali e la sua irresistibile ironia, in una sorta di viaggio storico, ma anche attuale e fantastico, nella memoria sonora cinematografica.

Giovedì 10 novembre il via sempre alle ore 20.00 con la visione del terzo gruppo delle opere selezionate in finale dalla commissione artistica. Subito dopo alle 21.15 “Incontri con …. L’Opera Prima” di Cesare Furesi, regista algherese al suo primo ciak con il film “Chi salverà le rose”, frutto di una produzione indipendente e tutta algherese. A raccontarsi e a confrontarsi con il regista sardo alla sua prima esperienza in questo appuntamento imperdibile e tra i più attesi del Puntodivista Film Festival, due grandi attori della storia del cinema italiano e francese: Carlo Delle Piane e Philippe Leroy. Il film è uno spin-off girato nella capitale della Riviera del Corallo del celebre “Regalo di Natale” di Pupi Avati del 1986. Tra gli interpreti principali di “una storia dell’Amore con contorni di carte” che vede un cast di prim’ordine (Caterina Murino, Lando Buzzanca, Philippe Leroy) ritorna, in forma e sotto una nuova luce, sempre nei panni dell’avvocato Santelia il grande attore Carlo Delle Piane (classe 1936), che vinse proprio in quel film nel 1986 la Coppa Volpi alla 43° Mostra Internazionale d’arte cinematografica e la cui lunghissima carriera vanta collaborazioni eccezionali come quella con Totò, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Vittorio Gassman, Mario Monicelli, Aldo Fabrizi e un lungo sodalizio artistico con il regista Pupi Avati. Un film completamente “made in Sardegna” in cui lo stesso Delle Piane ci ha creduto sin dall’inizio, come dichiara nel sito ufficiale del film: <<… non avrei mai immaginato di subire uno straordinario fascino, leggendo una storia che tratta l’amore fra due anziani dello stesso sesso. Un tema importante, quello contenuto nelle centosette pagine della sceneggiatura, affrontato con tatto e delicatezza …. e scritto benissimo. Questo film lo voglio fare>>.
Parole e immagini senza tempo avvolte dalla colonna sonora originale del film di Furesi eseguita dal vivo dall’autore Marcello Peghin, chitarrista tra i più apprezzati nell’ambito jazz e world music internazionale.

Mercoledì 16 novembre sempre a partire dalle ore 20.00 la proiezione del quarto gruppo dei corti finalisti in concorso. A seguire alle 21.15 “Incontri con … I Cattivi – da Eduardo a Oriana Fallaci”. Un appuntamento speciale in cui al centro del grande schermo vi sono due grandi personaggi del teatro e del giornalismo italiano, accomunati dall’essere stati entrambi troppo amati o troppo odiati, etichettati spesso come “cattivi”, semplicemente (forse) perché molto esigenti e troppo puntigliosi: Eduardo De Filippo e Oriana Fallaci. A dialogare su queste due grandi personalità straordinarie e complesse, Italo Moscati, autore del libro “Eduardo De Filppo – scavalcamontagne, cattivo, genio consapevole” (Ediesse), e Maria Rosaria Omaggio, interprete nel film “Walesa, Man of Hope” diretto da Andrzej Waida, nel ruolo di Oriana Fallaci, in cui viene ricostruita anche la celebre intervista della grande giornalista fiorentina conosciuta in tutto il mondo, al leader di Solidarnosc, Lech Walesa. Ruolo che le ha procurato il Premio Oriana Fallaci nel 2014 con la motivazione: “Per essere stata la prima Donna ad aver maturato una conoscenza di Oriana talmente profonda da impersonarne l’essere così complesso, tormentato e difficile, in modo stupefacente per verità e intensità, nel cinema, nel teatro, nella radio”. Ritratti, racconti, vita e retroscena, simpatia e contrasti, dei due protagonisti, tra i più grandi (in ambiti differenti) dei nostri tempi. Il grande Eduardo, generoso, ma anche imprevedibilmente geniale, curioso, difficile e selettivo, e Oriana Fallaci, tra le più grandi giornaliste italiane conosciute in tutto il mondo, dal carattere indipendente e mai accomodante. Accompagnerà il dialogo anche la proiezione del film inedito “Eduardo De Filippo … e un tram che si chiama desiderio” di Moscati. <<Una Napoli sempre in viaggio in un tram colmo di tragedie e di desideri, tra le immagini toccanti di film con e di Eduardo come “Napoletani a Milano”, “Filumena Marturano” o “L’oro di Napoli”>>.

Giovedì 24 novembre alle 20.00 la proiezione del quinto gruppo delle opere cinematografiche in concorso. Segue alle 21.15 “Incontri con… Dal testo al film”, un appuntamento dedicato allo script nel cinema con l’attore (e grande appassionato di lirica), tra i più grandi miti del cabaret italiano, il grande comico e attore Enrico Beruschi. Ragioniere in carriera alla Galbusera, Beruschi si avvicina alla carriera artistica esibendosi al famoso “Derby Club”, lo storico locale milanese che ospitò i grandi nomi del jazz e i primi grandi nomi del cabaret italiano (Jannacci, Teo Teocoli, Giorgio Gaber, Paolo Villaggio, Cochi e Renato, Giorgio Faletti, Diego Abatantuono). Il suo nome appare in tv nel programma della Rai “Non Stop” con i Gatti di Vicolo Miracoli, La Smorfia e tanti altri. Ma la sua fama si consolida con la partecipazione negli anni ’80 al programma comico “Drive In” sulle reti Mediaset dove i suoi mille personaggi buffi e un po’ “sfigati” danno vita a gags memorabili e di grande successo. Seguirà quindi una lunga carriera in teatro, al cinema (tra le pellicole importanti “Un borghese piccolo piccolo” di Monicelli) e in alcune fiction per la tv come attore. A dialogare con lui di sceneggiature di cinema, cabaret, teatro e tanto altro, lo sceneggiatore, regista, scrittore e autore cinematografico e teatrale Ettore Imparato. Interventi musicali di Marcella Carboni.

Mercoledì 30 novembre sempre alle 20.00 la penultima serata prende il via con la proiezione del sesto gruppo di corti finalisti selezionati. Alle 21.15 l’appuntamento “Incontri con … Tra Cinema e Fumetto”, che vede insieme due grandi creativi italiani: Bepi Vigna, scrittore, sceneggiatore, fumettista, regista e autore da trent’anni per la Sergio Bonelli Editore (ha scritto testi per Martin Mystère, Dylan Dog, ed è il creatore, tra le tante, delle serie di fantascienza Nathan Never e Legs Weaver), e il regista, sceneggiatore e giornalista, docente alla scuola del cinema di Milano, visual effects supervisor per il cinema Mario Zanot. Pioniere del digitale il regista è tra i primi ad aver portato in Italia il sistema di computer animation in 3D. Tra i suoi documentari: “Dal cucchiaio; alla città, storia del design italiano” realizzato con Bruno Munari; “Anam il senzanome”, l’ultima intervista al grande giornalista Tiziano Terzani; “Il macellaio di Phnom Penh”, intervista dal carcere a uno dei leader dei Khmer Rossi, e tanti altri ancora. Due grandi artisti del mondo del fumetto e del mondo visuale digitale in un confronto esclusivo al Puntodivista Film Festival. Interventi sonori di Salvatore Spano.

Lunedì 5 dicembre l’ultima serata con la proiezione delle opere finaliste e a seguire la premiazione delle opere vincitrici. Alle 21.15 l’attore Marco Baliani, figura eclettica e complessa del teatro italiano il cui percorso di ricerca ha dato vita al teatro di narrazione, porta sul palco del Teatro Adriano il racconto della sua vita d’attore, tra cinema e teatro, sulle musiche dal vivo di Max De Aloe. Tra i suoi lavori più recenti, la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo “Decamerone”, e il progetto “Human”, dal tema delle migrazioni e <<dalla volontà di raccontarne l'”odissea ribaltata”>>.

Tutte le serate sono con degustazione. Ingresso: intero € 15,00 – ridotto € 8,00. Visto il numero di posti limitati si consiglia la prenotazione tramite gli indirizzi e-mail: artinscena@gmail.com – info@artinproduzioni.it

Il Puntodivista Film Festival Itinerante sarà il 26 e il 27 novembre a Belvì (NU) e il 3 e il 4 dicembre a Donori (CA) con la proiezione delle opere selezionate alla cui votazione finale potrà partecipare anche il pubblico attraverso “il puntodivista dello spettatore”.

Web puntodivistafilmfestival

Contatti
PAOLA CIREDDU – Ufficio Stampa per Puntodivista Film Festival/Art’In
e-mail: paolacireddu@gmail.com — mobile: +39 339 6503714

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