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Dal 2 al 4 ottobre a Cagliari l’ottavo Karel Music Expo.
Tra i nomi di spicco The Orb Sound System, Mouse on Mars, Duke Garwood e Bud Spencer Blues Explosion. Tre serate cariche di musica, con venti nomi in cartellone, tra gruppi e solisti nazionali e internazionali di generi e stili differenti, dal blues moderno all’indie-folk, dalla canzone d’autore all’ambient, dall’indie-rock all’elettronica. Musica ma anche arti visive e performance nel cartellone del Karel Music Expo edizione numero otto, il “festival delle culture resistenti” ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma a Cagliari nel primo weekend di ottobre, da giovedì 2 a sabato 4.

Un’edizione che, proseguendo il percorso a tema cromatico delle più recenti (dedicate al “Nero” e al “Bianco”), si riconosce sotto il titolo “Rosso”, colore che, declinato in varie sfumature simboliche, evoca l’essenza umana, la vita, l’avventura, la guerra, e un’infinità di suggestioni che saranno esplorate attraverso la musica e altre forme d’espressione artistica.

Come di consueto, il festival fa base nello storico quartiere di Castello, con epicentro al Teatro Civico in via De Candia, sede abituale dei concerti del KME, ma con appuntamenti anche al centro culturale Il Ghetto, alla Torre dell’Elefante e allo Spazio Santa Croce.

Al centro dei riflettori un folto cast di artisti: tra i nomi di spicco gli inglesi The Orb Sound System e Duke Garwood, i tedeschi Mouse on Mars, e dall’Australia, gli Oh Me My e Damen Samuel; dal Portogallo arriva la cantautrice Rita Redshoes, mentre hanno base a Londra, ma origini in Sardegna, le Lilies on Mars. A rappresentare l’Italia i Bud Spencer Blues Explosion, i Fluon guidati da Andy (Bluvertigo), e altri nomi di rilievo del panorama rock alternativo, come Maria Antonietta, Bologna Violenta, Giovanni Truppi, Jack Jaselli, Jules Not Jude e The Traveller, mentre giocano in casa i sardi Saffronkeira, Stefano Cherchi, Fabio Canu, Perry Frank e Trees of Mint.

Ma non c’è solo musica al KME: spazio anche per le arti visive, con l’installazione dell’artista Matteo Ambu al Centro Culturale Il Ghetto, la danza verticale sulla Torre dell’Elefante della Compagnia Il Posto con musiche di Marco Castelli e coreografie di Wanda Moretti, le performance live e video del duo Con.Tatto.

Al via giovedì 2 ottobre
Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Assessorato del Turismo) e con il sostegno di partners pubblici e privati, l’ottava edizione del Karel Music Expo prende dunque il via giovedì 2 ottobre, con una giornata di eventi in programma dal pomeriggio fino a notte fonda.

Saranno le arti visive a offrire le prime anticipazioni del festival: alle 19, negli spazi del centro comunale d’arte Il Ghetto si inaugura l’installazione “Rubens” di Matteo Ambu, artista isolano che crea le sue opere con oggetti di recupero.

Il compito di dare il via agli appuntamenti in programma al Teatro Civico in Castello spetta (alle 20,30) alle Lilies on Mars, ovvero Lisa Masia e Marina Cristofalo, con il loro pop sognante e psichedelico. Lo scorso anno le due musiciste sarde con base a Londra hanno registrato il loro terzo album, “Dot to Dot”, che in un brano, “Oceanic Landscape”, primo singolo estratto dal disco, vanta la prestigiosa partecipazione di Franco Battiato.

Spazio quindi alle sonorità surreali e aggressive di Bologna Violenta, progetto del polistrumentista trevigiano Nicola Manzan, che unisce progressive, grind-core, death metal e elettronica, creando atmosfere ispirate ai film polizieschi degli anni Settanta e a fatti di cronaca. Con quattro album alle spalle, l’ultimo dei quali, “Uno bianca”, uscito lo scorso febbraio (Woodworm – Wallace Records – Dischi Bervisti), Bologna Violenta si esibisce dal vivo dal 2006 su scala europea e nazionale, contando numerose collaborazioni con musicisti del panorama Death metal, tra cui Mitch Harris (Napalm Death, Meathook Seed) e Russ Russell (Dimmu Borgir, Amorphis, Evile).

La musica si sposta poi nell’acoustic stage, alle 21.30, con il country-rock del cantautore isolano Fabio Canu, giunto al successo nel 2009 con l’album “Miles miles away”, numero uno in classifica vendite della Mondadori, che lo ha portato a suonare nelle migliori televisioni e radio spagnole, italiane e del Sud America. Ha all’attivo centinaia le esibizioni dal vivo in tutta Europa e numerosi premi internazionali, dove ha sempre ricevuto grande consenso di critica e pubblico. Nel 2013 registra un nuovo disco con produttori di fama mondiale, e nel maggio 2014 esce l’ Ep ”Free Soul”, il cui singolo “Freedom” ha avuto ottimi riscontri nelle classifiche radiofoniche statunitensi e spagnole.

Alle 21.50, sul palco centrale del Civico, riflettori puntati su Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, cantautrice pesarese che nelle sue canzoni crea un sapiente incontro tra le sonorità del punk dell’indie rock e il cantautorato italiano, in cui segue le impronte di Nada, Carmen Consoli e Cristina Donà. Tre gli album che a partire dal 2009 hanno segnato il suo percorso, portandola a diventare una delle rivelazioni del rock indipendente italiano: l’ultimo disco, “Sassi”, è uscito lo scorso marzo, segnando il suo ingresso nell’etichetta “La Tempesta Dischi”. Sul palco del Kme, Maria Antonietta (chitarra e voce) sarà affiancata da Giovanni Imparato (chitarre, tastiere, voce), Marco Carta (basso e voce) e Matteo Sideri (batteria).

Sarà il cantautore inglese Duke Garwood il protagonista, alle 22.30, del secondo acoustic stage, con il suo blues originale e magnetico, che mette insieme un suono legato alla tradizione con melodie che si avvicinano alla musica d’autore di Nick Drake. Con quattro album all’attivo (“Holy Week”, “Emerald Palace”, “The Sand That Falls” e “Dreamboatsafari”), Garwood ha collaborato con The Orb, Archie Bronson Outfit e con Mark Lanegan, suonando la chitarra sull’album Blues Funeral e scrivendo con lui l’album Black Pudding, del 2013.

Alle 23.00 sul palco centrale gli attesissimi Bud Spencer Blues Explosion, duo romano che vede Adriano Viterbini alla chitarra e voce, e Cesare Petulicchio alla batteria e voce; la musica degli anni ’70 e l’elettronica si fondono abilmente nello stile energico della band, attiva dal 2007, che lo scorso giugno ha pubblicato il suo quarto album dal titolo BSBE3 (42Records), frutto delle esperienze fatte nel lungo tour italiano ed europeo del 2011, e di un mini tour che le ha permesso di arrangiare I nuovi brani, ancora inediti, grazie all’interazione con il pubblico.

Venerdì 3 ottobre
Si apre sulle pareti della Torre dell’Elefante la seconda serata del KME (alle 18.30), con la performance acrobatica “Little Nemo”, messa in scena dalla Compagnia Il Posto Danza Verticale, con musiche per sax e live electronics di Marco Castelli, ideazione e coreografia di Wanda Moretti. La compagnia, prima in Italia ad essersi specializzata nelle performance site specific su piani verticali, è attiva dal 1994 e fonde nei suoi spettacoli danza, architettura e musica. “Little Nemo” si ispira ai paesaggi urbani dell’americano Windsor McCay e all’uso drammatico della prospettiva e della luce del pittore veneziano Tintoretto.

Alle 19.30, al Ghetto, va invece in scena il duo Con.Tatto di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, attivo nell’ambito della video performance e performance live. Wo(Man), il lavoro proposto al Karel Music Expo, rispecchia la produzione artistica del sodalizio portata avanti nell’ultimo anno: un mix di video e performance impregnata di simbolismo, visibile nella scelta dei gesti e dei colori, il bianco (nascita e morte) e il rosso (passione, sofferenza), tema di questa edizione del KME ma anche colore ricorrente nelle opere di Con.Tatto.

Doppio appuntamento musicale al Teatro Santa Croce. Apre alle 20 Giovanni Truppi, cantautore napoletano (classe 1981) provocatorio e poetico, profondamente radicato in questi anni tumultuosi, assieme classico e senza tempo. Poi (intorno alle 20,30) spazio a Oh Me My, affiatatissimo duo indie-folk degli australiani Luke Golding e Stacey Abbott.

I riflettori sul palco centrale del Teatro Civico si accendono alle 21, con Saffronkeira, alias Eugenio Caria, dj e musicista sardo che nel 2012 ha conquistato critica e pubblico con il doppio album di ambient-glich ed elettronica sperimentale “A New Life”, pubblicato per l’etichetta tedesca Denovali, seguito da un secondo album, “Tourette”. Dall’incontro con Mario Massa, trombettista cagliaritano votato alla sperimentazione sonora, è nato nel 2013 “Cause and effect”, un disco di ambient e improvvisazione jazz, in cui si condensa un intenso dialogo fra i due artisti, in un vortice inquietante e suggestivo.

Alle 21.30 il primo atto sull’acoustic stage ha per protagonista Jack Jaselli, trentaquattrenne cantante, chitarrista e autore milanese salito alla ribalta quattro anni fa col suo disco d’esordio, It’s gonna be rude, funky, hard, registrato e promosso senza l’appoggio di alcuna casa discografica, management o agenzia. Un bel biglietto da visita per un talento che ha saputo confermarsi con l’album successivo, I need the sea because it teaches me, dell’anno scorso.

Si ritorna sul palco centrale alle 21.50 con l’elettronica dei Fluon, band nata nel 2011 sotto la guida del sassofonista e cantante Andy (Bluvertigo), con Faber alla programmazione, synth, Fabio Mittino alla chitarra e Luca Urbani (ex Soerba) alla voce e synth. La formazione, che incarna l’estetica, il suono e lo spirito dell’omonimo laboratorio d’arte, fabbrica di idee, dipinti e musica, pubblica nel 2012 “Naked”, primo brano con cui ha ufficialmente inizio l’avventura musicale, a cui seguono “Polvere” e “L’assassino è il maggiordomo”. Nell’estate del 2012, i Fluon portano in tour la loro musica inedita, testando direttamente dal palco l’accoglienza da parte del pubblico. Grazie al sostegno dei fan e alla piattaforma di crowdfunding Musicraiser, hanno prodotto il loro primo album, “Futura resistenza”.

Il secondo set sul palco acustico propone Perry Frank, il progetto di musica ambient, psychedelic rock e chillout del polistrumentista sardo Francesco Perra, battezzato nel 2006 e ora in procinto di uscire, a ottobre, con il nuovo disco, Soundscape Box I.

Alle 23, sul palco centrale, chiusura di serata all’insegna dell’elettronica, con The Orb in versione sound system, guidato dal fondatore Alex Paterson, accompagnato dal collega di lunga data Fil Le Gonidec. The Orb, ovvero Alex Paterson e Jimmy Cauty, nascono a Londra nel 1988, come dj dub e ambient e in seguito come produttori ambient-house. Il successo arriva nei primi anni ’90, con due album innovativi (anche dal punto di viso tecnico-produttivo) come “The Orb’s Adventures Beyond The Ultrawold” e “U.F.Orb”. Negli anni i componenti del gruppo sono cambiati diverse volte, mantenendo come unica figura permanente quella di Paterson, affiancato principalmente, dal ‘95, dal produttore elettronico Thomas Fehlmann.

Sabato 4 ottobre
L’ultima serata si apre, come la precedente, con la performance del duo Con.Tatto al Ghetto (ore 19,30). Poi, ancora un doppio set musicale al Teatro Santa Croce. Protagonista del primo (ore 20) Stefano Cherchi, voce e fondatore del gruppo Nielsa: peculiarità vocali, sperimentazione e originalità compositive sono le frecce nell’arco di questo cantautore che vive nell’isola di San Pietro, dove trova ispirazione per le proprie canzoni.

Prende invece spunto dal rock e dal folk di matrice d’oltremanica The Traveller, nome d’arte di Massimiliano Forleo, al centro del secondo set. Dopo i primi due album, diventati un must per gli amanti del genere, il cantautore ha pubblicato la prima parte della sua trilogia musicale Uncensored Kingdom: un progetto ambizioso, basato sulla tetralogia minore di Shakespeare, e sviluppato in tre EP di cinque brani ciascuno.

Alle 21 si accendono i riflettori del Teatro Civico di Castello su Trees of Mint, progetto audio/video che il chitarrista e compositore cagliaritano Francesco Serra porta avanti da una decina d’anni. Autore delle musiche originali del film “Il Treno va a Mosca”, in concorso nella sezione ufficiale del Torino Film Festival del 2013 e pubblicate su Lp lo scorso maggio, incentra la sua ricerca sulle potenzialità sonore della chitarra elettrica e sulle relazioni tra suono e immagine.

Sul palco acustico è quindi di scena la cantante portoghese Rita Redshoes, voce intensa e raffinata alle prese con testi in inglese e atmosfere melodiche già consegnate alle tracce di tre album: “Golden Age” (2008), “Light & Darks” (2010) e il recente “Life Is A Second Of Love”.

Spazio poi sul main stage a Jules Not Jude, quartetto bresciano di ispirazione beatlesiana, come suggerisce il nome di questo progetto nato nel 2008 e che ha subito conquistato l’attenzione del pubblico con l’ep “Clouds Of Fish”, seguito nel 2010 dal primo album ufficiale, “All Apples Are Red…Except For Those Which Are Not Red”. Attiva dal 2012, la formazione attuale ha registrato l’anno scorso “The Miracle Foundation”, masterizzato a Londra dal celebre Jon Astley.

Già applaudito anni fa al Karel Music Expo, ritorna il cantautore Damen Samuel, tedesco di nascita ma da tempo di casa in Australia, dopo un’esperienza formativa a New York; la sua musica è una miscela di influenze folk, soul, rock e jazz legate da una voce spesso paragonata a quella di Nick Drake, Antony and the Johnsons e Ben Harper.

Gran finale con uno dei progetti più originali della musica elettronica degli ultimi vent’anni, i Mouse on Mars. Attivo dal 1993, il duo tedesco dimostra ancora di saper resistere alla prova del tempo, grazie alla capacità di reinventarsi costantemente dei suoi componenti. Incrociando e manipolando, fin dagli esordi, generi e stili differenti – ambient, techno, kraut-rock, pop, dub, jungle, hip-hop… -, Andi Toma e Jan St. Werner hanno spinto l’elettronica verso nuove altezze.

Biglietti e abbonamenti
Il biglietto di ingresso al Teatro Civico di Castello per ciascuna serata costa quindici euro più diritti, se acquistato in prevendita; diciotto euro, invece, il prezzo al botteghino per giovedì 2, venti per le altre due serate, mentre con trenta euro si può acquistare l’abbonamento per tutto il festival. Ingresso gratuito per gli altri appuntamenti. Ingresso speciale a 10 euro per tutti i ciclisti che raggiungeranno il Teatro Civico in bicicletta, grazie all’accordo di partenariato siglato con Cagliari Città Ciclabile.

Iniziative collaterali
Anche quest’anno, con l’obiettivo di rafforzare il legame del festival con il territorio che lo ospita, è in programma una serie di eventi collaterali, in collaborazione con varie aziende e imprese locali.

Per incentivare la mobilità sostenibile, nasce KME Express, un progetto in collaborazione con CTM spa, che nei giorni del festival, offrirà degli assaggi di musica live a bordo degli autobus, e KME in bicicletta che offre una riduzione del biglietto per coloro che raggiungeranno i concerti in bicicletta (partner dell’iniziativa: Cagliari Città Ciclabile).

Per collegare il Karel Music Expo con il resto dell’Isola c’è Ajò in pullmann… al KME, iniziativa che mette a disposizione bus con partenza da Sassari e Oristano per raggiungere Cagliari nei giorni del festival e ritornare in nottata a casa (Su prenotazione: Nicola 328 9053599, Marcello 328 946242).

Puntano invece alla valorizzazione del territorio e dei prodotti locali “Il mare d’autunno”, che propone, per il 23 settembre, un’escursione con pranzo a bordo della bi-albero Matilda, nello splendido mare di Villasimius, a un prezzo speciale per il pubblico del Karel Music Expo (informazioni e prenotazioni: e-mail voxdaycagliari@hotmail.com; telefono 070 840345), e “KME GUSTA!”, che offre convenzioni con alcuni ristoranti-agriturismo della provincia per degustare, a pranzo, i piatti della cucina tradizionale sarda. Il pubblico del KME potrà inoltre usufruire di speciali convenzioni con i B&B del centro storico di Cagliari per le notti del festival. All’interno di KME GUSTA! Anche le degustazioni dei vini delle Cantine di Sorso, rigorosamente rossi, nel rspetto del tema di questa edizione del Karel Music Expo.

Degustazioni a tema sono previste anche al Teatro Civico di Castello, dove è in programma pure un’antologia dei manifesti dei tanti concerti proposti in Sardegna da Vox Day in quasi un quarto di secolo di attività: poster di artisti come Iggy Pop, David Byrne, Robert Fripp e gruppi come Yes, Deep Purple, Placebo, Gong, Jethro Tull, per una sorta di anteprima del prossimo venticinquennale della cooperativa cagliaritana, attiva dal 1990.

Si rinnova inoltre la collaborazione con il web channel irlandese BalconyTV, che riprenderà i set acustici di alcuni artisti del KME in un suggestivo balcone del Quartiere Castello.

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VOX DAY
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E-mail: info@voxday.com
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