Formafantasma, Cambio Vallombrosa © Margherita Villani
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CAMBIO – dal latino medievale cambium – significa “cambiamento, scambio”. Si intitola così la mostra multidisciplinare del duo di designer italiani Studio Formafantasma (Andrea Trimarchi, 1983 e Simone Farresin, 1980) che dal 15 maggio al 24 ottobre 2021 porta al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato un progetto espositivo nato da una ricerca sulla governance dell’industria del legno.

La mostra, originariamente iniziata e organizzata dalla Serpentine Gallery, è stata curata da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin a Londra, e con Cristiana Perrella al Centro Pecci.

L’industria del legno è una delle più grandi del mondo, in termini economici ed ecologici. Capi d’abbigliamento, mobili, carta, combustibili, fertilizzanti, sono solo alcuni dei migliaia di prodotti che derivano dagli alberi. L’utilizzo intensivo di questa risorsa ha messo a rischio interi ecosistemi e la loro biodiversità in diverse parti del mondo.

La mostra presenta dati e ricerche sotto forma di interviste, installazioni e video realizzati da Formafantasma a conclusione di un lungo periodo di ricerca. Ognuna di queste indagini si è sviluppata in collaborazione con esperti nei settori della scienza, dell’ingegneria, delle politiche ambientali e della filosofia.

CAMBIO offre una riflessione sul ruolo degli alberi intesi come fonti di informazione, sensori dei cambiamenti climatici globali, ma anche come soluzione a questi cambiamenti, per la loro capacità di assorbire anidride carbonica. Gli alberi inoltre, o meglio la loro vulnerabilità ai fenomeni metereologici intensi dovuta allo sfruttamento eccessivo delle foreste e alle monocolture, rappresentano un avvertimento che segnala i danni di uno sviluppo insostenibile.

Campioni di legni estinti e esposti alla Grande Esposizione del 1851, mobili e sedute disegnate da StudioFormafantasma e realizzati da un unico albero sradicato dalla tempesta Vaia che nel 2018 ha colpito il Nord Italia, e l’inedito confronto con la pluriennale ricerca di Giuseppe Penone sugli alberi, sono solo alcuni dei lavori presenti nella mostra di Prato. Il percorso espositivo è avvolto dall’installazione “olfattiva” realizzata dalla ricercatrice e artista Sissel Tolaas, capace di evocare l’odore del legno appena tagliato e della flora della foresta della Val di Fiemme.

CAMBIO evidenzia il ruolo cruciale e la responsabilità del design nei confronti dell’ambiente. Il futuro del design può e deve tentare di tradurre l’emergente consapevolezza ambientale con risposte informate e collaborative attraverso una rinnovata comprensione della filosofia e della politica degli alberi.

In occasione della mostra, il Centro Pecci presenta la terza edizione del catalogo in inglese edito da Koenig Books per le Serpentine Galleries insieme alla pubblicazione di una nuova edizione in italiano del volume edita da Nero Editions. Entrambi sono stati disegnati dallo studio SJG/Joost Grootens di Amsterdam e presentano oltre alle interviste e testi critici che approfondiscono la ricerca condotta dai due designer sull’estrazione, la produzione e la distribuzione di prodotti in legno, contenuti inediti relativi a un ulteriore capitolo dell’indagine sviluppato sul territorio toscano.

Il volume comprende testi e interviste di: Mauro Agnoletti, Jennifer L. Anderson, Paola Antonelli, Emanuele Coccia, Marco Fioravanti, Formafantasma, Lesley Green, Frederic Lens, Rebecca Lewin, Faustino Londoño e Nelson Ortiz, Mark Nesbitt e Caroline Cornish, Philipp Pattberg e Pieter Baas, Giuseppe Penone, Vanessa Richardson, Paulo Tavares.

La mostra e il volume sono realizzati con il sostegno dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi.

Sponsor tecnici: Campaldino Legnami di Vezzosi s.r.l.

EPSON

Si ringrazia Margaritelli Spa – Listone Giordano, Tessilfibre Spa, Fil.pa 1974 Snc per il contributo art bonus.

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