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Dal 1° al 4 settembre prende il via il consueto appuntamento con il Cabudanne de sos poetas per le vie di Seneghe

In arrivo una rosa di nomi prestigiosi: Mariangela Gualtieri, Patrizia Valduga, Licia Lanera, Bejan Matur, Azzurra d’Agostino, Lea Nocera, Francesca Matteoni, Franco Nasi, Nevio Spadoni, Giovanni Piga, Antonio Lotta, Coro a Cuncordu de Orosei, Pino Martini, Umberto Fiori, Ernst Reijseger, Stefano Battaglia, Bobo Rondelli, Paolo Nori, e tanti altri
Per il Racconto della Buonanotte: Antiphone, John Vignola, Francesco Piu, Simone Marzocchi

Progetti speciali
La non-scuola con i giovanissimi e “Don Giovanni Maradittu”, esito del laboratorio teatrale dedicato a una riscrittura del classico di Molière
Inaugurazione del Cabudanne il 1° settembre alle 19.00 al Campo della Grande Quercia
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“Un ponte gettato sul mare”: presentazione del libro risultato del progetto La Casa della Poesia – Edizioni Perda Sonadora

Presentazione nazionale il 2 agosto a Porretta Terme e a Seneghe il 4 settembre

Dal 1° al 4 settembre ritorna il Cabudanne de sos poetas a Seneghe, cuore pulsante del Montiferru, da undici anni sede del festival di poesia più importante della Sardegna. Poesia “Ad alta voce” come il titolo che contraddistingue questa edizione la cui direzione artistica è affidata stavolta a Roberto Magnani, nato e cresciuto dentro il Teatro delle Albe di Ravenna, e da nove anni regista a Seneghe della non-scuola, una pratica teatral-pedagogica centrata sul gioco del teatro e sulla forza incendiaria dell’adolescente, fondata dalle Albe. <<Cabudanne non è un festival, è una festa che si rinnova ogni anno>> , sottolinea Magnani. <<Una festa dei poeti e della comunità seneghese che da undici anni riesce a creare quel momento magico in cui il poeta legge i suoi versi e riesce a incendiarli di quel potere divino, lasciando gli spettatori avvolti in un silenzio incantato, a bocca aperta>>.

Tra i progetti speciali la presentazione del libro “Un ponte gettato sul mare”, edito da Perda Sonadora. Una raccolta di poesie risultato del laboratorio curato dalle poetesse Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni realizzato in collaborazione con Perda Sonadora e la Cooperativa Sociale CTR, indirizzato ai sofferenti di disagio mentale ospiti delle case famiglia di Busachi, Samugheo, Santa Giusta e Oristano. <<La nostra associazione promuove tutto l’anno una serie di iniziative per la promozione alla lettura. Il laboratorio della Casa della Poesia è stato per noi tutti un’esperienza importante, e oggi siamo contenti di poter produrre questo libro, frutto di un bel lavoro che mette al centro la poesia come importante mezzo di espressione per tutti, non solo per gli addetti ai lavori>>, precisa Mario Cubeddu, anima del festival di Seneghe. Il libro sarà presentato in prima nazionale il 2 agosto a Porretta Terme nell’ambito del festival diretto dalla stessa d’Agostino “L’importanza di essere piccoli”, con cui il Cabudanne ha siglato lo scorso anno un importante gemellaggio, e successivamente a Seneghe domenica 4 settembre alle 17.00 a Putzu Arru. L’incontro vedrà la partecipazione delle due poetesse promotrici e dei sostenitori del progetto, con la collaborazione di Elisabetta Pisci e Alessandra Tomassone.

Versi che si respirano in tutte le lingue del mondo tra le vie, le piazze, e gli angoli suggestivi del paese e i tantissimi appuntamenti che dalla mattina alla notte si articoleranno con oltre quaranta ospiti tra poesia, letteratura, teatro, musica e laboratori.
Tra questi, il ritorno di una tra le più amate poetesse italiane come Mariangela Gualtieri che porterà un progetto speciale insieme al grande pianista e compositore Stefano Battaglia: “Porpora. Rito sonoro per cielo e terra”, un inedito incontro fra un musicista e un poeta; Patrizia Valduga, tra le più grandi poetesse contemporanee dalla scelta stilistico-formale decisa e di grande sensualità; Francesca Matteoni, poetessa fiorentina, e la sua ultima raccolta di poesie “Acquabuia” a metà fra il buio onirico e la luce fiabesca; Licia Lanera, miglior attrice al premio Ubu 2014, fondatrice insieme a Riccardo Spagnulo della compagnia Fibre Parallele arriva a Seneghe con la sua piccola antologia di fiabe oscure nell’incontro “Licia legge le favole”, confezionate appositamente per il Cabudanne.

Ospite straniera quest’anno la poetessa Bejan Matur con le sue liriche che raccontano la lotta alla sopravvivenza dell’etnia curda, intervistata da Lea Nocera, docente di Lingua e letteratura turca dell’Università di Napoli e analista per diverse testate nazionali. Poesia del conflitto non solo del nostro tempo ma anche della Prima Guerra Mondiale attraverso le opere degli autori europei e sardi che hanno raccontato quegli anni drammatici, insieme agli esperti Luciano Marroccu, Salvatore Cubeddu, Mario Cubeddu. Il racconto-concerto “A rapporto” del duo Bàrrakha Epos di Umberto Fiori e Pino Martini (voce e basso degli storici Stormy Six), ispirato a episodi tratti dai libri di Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano” e “Marcia su Roma e dintorni” con il violinista Maurizio Dehò (Trio Rhapsodjia, per anni compagno di strada di Moni Ovadia), con Francesco Zago alla chitarra e Nadio Marenco alla fisarmonica. La tradizione poetica e musicale come sempre al centro del programma artistico vede stavolta il poeta Giovanni Piga e il compositore e musicista Antonio Lotta, intervistato da Giacomo Serreli. “Sa Repentina”, la poesia improvvisata seneghese nella gara poetica di Efisio Caddeo e Remo Orrù accompagnati dal fisarmonicista Mario Feurra. L’omaggio a Bonaventura Licheri con il libro “Gaudia” e gli interventi di Maurizio Virdis, Salvatore Cau e Mario Cubeddu. Poesia, e naturalmente musica.

Tra gli ospiti internazionali anche Ernst Reijeseger, il grande violoncellista, figura tra le più importanti della scena musicale contemporanea, insieme al Cuncordu e tenore de Orosei, ospiti nella colonna sonora che il musicista olandese ha composto per due film di W. Herzog; Bobo Rondelli, introspettivo e sempre ironico con il suo ultimo progetto dedicato a Piero Ciampi; Paolo Nori, tra i più amati al festival di Seneghe, ritorna con le sue ultime opere “Repertorio dei matti della città di Cagliari” e “La Svizzera”; Nevio Spadoni, poeta romagnolo tra i massimi autori dialettali viventi racconterà i poeti della Romagna del primo e del secondo ‘900 raccolti nel libro “D’un sangue più vivo. Poeti romagnoli del’900”: da Pascoli a Campana, da Tonino Guerra a Mariangela Gualtieri. La traduzione come elemento centrale delle opere in versi, tema molto caro al Cabudanne, con Franco Nasi, esperto di traduzione all’Università di Modena. Si affronteranno anche i temi caldi dell’editoria poetica con Luca Sossella (Luca Sossella Editore), Andrea Amerio (Nottetempo) e Giancarlo Porcu (Edizioni Il Maestrale).

E ancora i racconti della Buonanotte, lo spazio della mezzanotte dedicato alla musica. Nuovi ospiti e graditi ritorni come John Vignola, Antiphone, Francesco Piu, Simone Marzocchi.
Nei giorni del festival il paese sarà animato dalle consuete installazioni dei cartelli poetici e da alcune video-installazioni legate al concetto di identità del Cabudanne, realizzate dal giovane motiongrapher Gabriele Lo Piccolo. I laboratori, infine, colonna portante delle attività collaterali: oltre al laboratorio teatrale diretto quest’anno da Domenico Cubeddu e Mariano Mastinu, anche la Summer School di fotografia e il corso di fumetto. Spazio infine ai ragazzi e agli adulti con i corsi di Coding, Astronomia, Fumetto e Lettura ad alta voce, organizzati dalla Biblioteca comunale di Seneghe.

Tutte le info e il programma su:
Facebook: Cabudanne de sos poetas
Organizzazione: Perda Sonadora

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