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Ai Cantieri Culturali della Zisa domenica 21, si danza, canta e si gustano le tradizioni e la cultura dell’Africa. Con la “Festa della Generazione” si celebra il popolo ivoriano Gwa.

Si può descrivere come un rito d’iniziazione, l’acquisizione di una nuova identità per gli uomini e le donne della popolazione ivoriana Gwa. È la “Fete de Generation”, che si svolgerà dalle 14 alle 20.30 di domenica 21 luglio ai Cantieri Culturali della Zisa.

Un pomeriggio sotto il segno dell’intercultura, un’occasione per conoscere altre tradizioni, come quella delle persone Gwa, e rapportarsi con esse. A promuoverlo è l’associazione “M’Batto”(Gwa Family Association), in collaborazione con l’ UN.I.S. UNione des Ivoiriens en Sicile e con il patrocinio del Comune di Palermo, della Consulta delle Culture e della Cgil.

«Per me è un’occasione per condividere la nostra cultura con la società palermitana che ci ha sempre accolti – afferma Georgette Adico, presidente della “Gwa Family Association -. Il modo più semplice per farci conoscere dai cittadini, al fine di creare tutti insieme percorsi d’integrazione che possano rendere la nostra città più interculturale. Invitiamo, quindi, tutti a partecipare al nostro evento, ricco di tutto il bello dell’Africa».

Tradizioni che, condivise, creano ponti di conoscenza, accolgono e abbattono barriere.

«Facciamo ormai parte di questa città e di questo Paese – sottolinea Ibrahima Kobena, presidente della Consulta delle Culture di Palermo –. I nostri figli sono nati qui e le nostre vite scorrono con i ritmi di questo Paese. Non possiamo e non dobbiamo, però, dimenticare le nostre radici perché sono quelle che ci dicono chi siamo e verso dove andiamo. È, quindi, fondamentale condividerle con tutti quelli che ci stanno attorno, anche perché momenti di questo genere non fanno che rafforzare l’identità di ognuno di noi».

Ricco il programma, che sarà aperto alle 14.30 dall’Inno Nazionale della Costa d’Avorio, cantato in lingua Gwa. Saluti istituzionali di rito, degustazione di piatti tipi ivoriani e cerimonia d’invocazione della benedizione degli antenati a parte, le danze che si alterneranno per tutto il pomeriggio daranno il segno di come le popolazioni africane riescano a  comunicare attraverso il corpo.

Sarà, infatti, in tal senso illuminante assistere all’esibizione delle generazioni Gwa come anche alle danze delle guerriere Gwa, volte a esprimere la supremazia delle donne nella loro società.

I sentimenti e i valori sono alla base del popolo africano. Prova ne sono i loro balli, come quello dell’Unione (Mechin) o quella della Gioia (Ako) che, anche domenica, sapranno dare sprint a tutto l’evento, coinvolgendo i presenti. Un’ ulteriore occasione per celebrare la vita la voglia di stare insieme. Ingresso libero.

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