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Si apre il sipario dal 11/12 luglio al 3 agosto 2019 per “Interconnessioni”, il progetto di residenza artistica di Tersicorea nel territorio di Settimo San Pietro (CA) giunto al suo secondo anno di attività, residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo.

Protagonisti nell’antica domus a corte “Casa Dessy” Stefano Mazzotta, Diego Sinniger, Loredana Parrella, il quartetto Andhira, Elena Ledda con il laboratorio di ricerca musicale, Is Mascareddas.

Artisti e danzatori dei progetti in residenza: Anthony Mathieu, Stefano Mazzotta, Loredana Parrella, Sara Angius, Lucrezia Maimone, Amina Amici, Miriam Cinieri, Manuel Martin, Damien Camunez, Simone Zambelli, Gabriel Beddoes, Diego Sinniger, Kiko Lòpez, Shaquille George, Helena Canas, Fanny Laї, Marc Sans Coёffard, Elena Ledda, Andhira, Is Mascareddas

Settimo San Pietro si trasforma dall’11/12 luglio al 3 agosto nella casa della danza contemporanea e delle espressioni artistiche con “Interconnessioni”, il progetto di residenza curato da Simonetta Pusceddu (Tersicorea) in tandem con il Comune. Giunto al suo secondo anno di attività il programma di attività ritorna ad animare la cittadina di “Septimo ab urbe lapide” con un calendario fitto di residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo. Danza, animazione, arte circense, teatro fisico, musica, proiezione del docufilm e mostra fotografica sul progetto. E ancora degustazioni, esposizioni, proiezioni, laboratori, residenze di ricerca coreografica, con artisti e danzatori provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dalla Francia, dalla penisola e da diverse parti della Sardegna, in perfetta simbiosi tra arte, memoria dei luoghi e tradizione. Saranno protagonisti di una serie di iniziative con il coinvolgimento della cittadinanza. Un cantiere creativo a cielo aperto, tra i luoghi storici e incantevoli del territorio (Casa Dessy, Cuccuru Nuraxi e il complesso archeologico, Arca del tempo, Domus de Janas S’Acqua ‘e is dolus, i vicoli e le piazze del paese) volto alla valorizzazione del territorio in cui prendono vita gli spettacoli, con inizio per tutti alle ore 21.00.

Il programma

Dall’11 al 12 luglio nella suggestiva Casa Dessy, l’antica “Domus a corte” con la caratteristica “lolla”, nella via centrale del paese e simbolo dell’architettura antica settimese, si terrà lo spettacolo di animazione con musiche dal vivo “Storie da Vinci”, lettura teatrale delle Favole di Leonardo da Vinci di Donatella PauCompagnia Is Mascareddas. Interpretazione e animazione a vista Donatella Pau, Musiche dal vivo Silvia Corda. Oggetti e animali Donatella Pau, Tonino Murru, Mimmo Ferrari. Una lettura teatrale animata con piccoli oggetti e animali di alcune fra le più belle favole del grande genio del Rinascimento. Poco note al grande pubblico sono caratterizzate da grande vigore, incipit esemplare e finale folgorante.

Dal 10 al 13 luglio sempre nella Corte di Casa Dessy, il laboratorio di ricerca musicale e polifonia a cura di Elena Ledda e Simonetta Soro. Il 24 luglio, lo spettacolo di danza “Coma” della Compagnia Spagnola die con Diego Sinniger e il suo collettivo di danzatori: Kiko Lopez, Shaquille George, Helena Canas, Fanny Laї. Un progetto che indaga la relazione tra il corpo umano e l’elemento “Aria”, non solo nella sua relazione fisica, ma anche nella sua dimensione psicologica ed emotiva. L’indagine fisica del corpo e del movimento che fonda le sue basi in un team di straordinari interpreti con una forte conoscenza della qualità tecniche del waving (proveniente dalla danza funk e hip hop), della breakdance, della house-dance, del tai-chi e delle discipline delle aree circensi.

Il 26 luglio spazio alla musica con il concerto di musica popolare del Quartetto Andhira, con Luca Nulchis (pianoforte, armonium, voce), Elena Nulchis (voce e armonium), Egidiana Carta (voce e flauto), Elisa Zedda (voce) e il coro di Sinnai. Slegato dai confini di un genere musicale specifico, il loro repertorio si sviluppa su un ricco territorio sonoro dalle svariate forme e colori, passando per le tradizioni classiche e popolari, tra richiami alla Sardegna e ai confini mediterranei, ed evocazioni di affascinanti storie e ambientazioni, reali o immaginarie.

Il 3 agosto nella cornice incantevole del complesso archeologico di Cuccuru Nuraxi con il suo antico tempio sotterraneo dedicato al culto dell’acqua, chiuderà questa prima fase di “Interconnessioni 2019” lo spettacolo di danza “Elegia delle cose perdute” della Compagnia Zerogrammi (Torino) con la regia  e la coreografia di Stefano Mazzotta, coreografo e danzatore, socio e fondatore della compagnia torinese tra gli organismi di produzione della danza più apprezzati in Italia e all’estero e colonna portante della rete internazionale no-profit Med’Arte che riunisce diverse compagnie del territorio nazionale, internazionale ed extra EU tra le quali anche Tersicorea per avviare la collaborazione tra queste e la mobilità degli artisti. La creazione, attualmente in corso di sviluppo all’interno del progetto di residenza artistica a Settimo San Pietro, liberamente ispirata al romanzo “I poveri” dello scrittore portoghese Raul Brandao, è il frutto di una ricerca coreografica intorno al tema dell’”esilio” con un particolare interesse alla sua dimensione filosofica e poetica. Esilio come insanabile frattura scavata tra un essere umano e un luogo natio, tra il sé e la sua vera casa. Un tema non estraneo all’attuale situazione politica e sociale in cui viviamo con il suo irrompere violento e quotidiano nelle nostre vite. 

Viviamo questo nuovo millennio in un clima di crescente migrazione e di presenze di modi, culture e credi diversi dove i flussi migratori non sono più considerabili un fenomeno transitorio bensì una dimensione pressoché strutturale della nostra società in continuo mutamento”, spiega Mazzotta. A cura della Compagnia ZEROGRAMMI, regia e coreografia Stefano Mazzotta, collaborazione all’allestimento e drammaturgia Anthony Mathieu. Interpreti Lucrezia Maimone, Amina Amici, Miriam Cinieri, Damien Camunez, Manuel Martin, Gabriel Beddoes, Simone Zambelli, Anthony Mathieu, Loredana Parrella, Alessio Rundeddu, Sara Angius.

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