arrivo a Roma degli Insuperabili
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Il progetto “InSuperAbile” è stato ideato e portato in cammino con la partecipazione dell’Associazione Diversamente Odv e della Asd Progetto Filippide Cagliari e Sud Sardegna, entrambe dedicate al miglioramento​ della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie.

Dal 14 di agosto al 12 settembre “Insuperabile – La staffetta dell’inclusione“, ha portato in cammino l’inclusione e l’esperienza unica dei cammini. Un viaggio​ da Nord a Sud Italia, dal Gran San Bernardo fino a Roma. Lungo il cammino sono stati toccati e attraversati borghi e città meravigliosi, che fanno dell’Italia il paese più bello del mondo. Un viaggio di 1.000 km, un percorso che ha unito insieme persone con fragilità fisiche e cognitive,​ provenienti da tutta Italia, insieme alle loro famiglie hanno portato avanti un messaggio di inclusione e di speranza.

L’8 settembre c’è stata una deviazione al programma iniziale, con l’incontro eccezionale con Papa Francesco, che ha accolto il gruppo di camminatori prima del suo viaggio in Ungheria. Il pontefice ha dimostrato ancora una volta il suo amore verso i più deboli.

Ci sono tante associazioni che hanno aderito a livello nazionale, la Sardegna è stata rappresentata dall’Associazione Diversamente Odv e dalla Asd Progetto Filippide Cagliari e Sud Sardegna, entrambe dedicate al miglioramento​ della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie, anche attraverso lo sport e la socializzazione.

Alla delegazione Sarda composta dai ragazzi delle due associazioni, che per un mese si sono preparando per questa grande impresa, viene affidata la grande responsabilità nonché gioia​ di raccogliere il testimone a Bolsena per arrivare a Roma dopo ben 6 giorni di cammino e 145 km in cui verranno attraversate: Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Sutri, Campagnano, Formello, La Storta. Per poi arrivare a Roma e direttamente in Piazza San Pietro.

”Grazie al sostegno concreto di tante persone, lavoriamo ogni giorno per cercare di offrire ai nostri figli la possibilità di godere delle stesse opportunità garantite alla generalità della popolazione, proprio come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità – ha dichiarato il presidente Pierangelo Cappai -. Tutti i nostri progetti sono mirati ad implementare le autonomie personali ed entrano a far parte del loro progetto di vita, sempre personalizzato. La partecipazione al progetto Insuperabile, rappresenta una vera e propria sfida che abbiamo accolto con molto entusiasmo e che permetterà ai nostri ragazzi di mettersi ancora una volta alla prova e di poter dimostrare che garantendo il giusto supporto tutti i limiti sono superabili.”

A cosa serve dare pubblicità a queste iniziative? Molti si chiederanno se i ragazzi torneranno diversi, se l’esperienza vale quanto le terapie che devono affrontare quotidianamente. Ecco, la differenza sta proprio in questo punto: non esistono terapie giuste per vivere un’esperienza come questa, fare direttamente le cose.

La vera sfida è essere normali. Queste iniziative sono importantissime per dimostrare che i limiti dettati dalle disabilità sono superabili, oggi molto più di prima. Ogni anno la speranza è sempre rafforzata dalla ricerca, ma soprattutto dal lavoro delle famiglie e di queste associazioni.

Forza ragazzi!

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