Si chiude la terza edizione di RE-FRAMING HOME MOVIES. Sei nuove opere, progetti internazionali e una nuova associazione in supporto alle attività degli archivi filmici
L’appuntamento digitale per godersi i frutti dell’ultima edizione di RE-FRAMING HOME MOVIES #3 – RESIDENZE IN ARCHIVIO è fissato online il 26 e 27 febbraio 2021 con due serate dedicate alla presentazione delle opere nate dal percorso di formazione e produzione dello scorso anno sulla valorizzazione delle pellicole amatoriali.
Il progetto, promosso da Cineteca Sarda – Società Umanitaria (Cagliari), Archivio Cinescatti – Lab 80 film (Bergamo), e Archivio Superottimisti (Torino), curato da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, è realizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma “Per chi crea”, e prevede un lavoro di rielaborazione artistica di film di famiglia messi a disposizione dalle tre strutture a sei giovani autori, selezionati attraverso una call nazionale. Questo evento giunge al termine di un percorso di formazione iniziato nel 2020 in cui i partecipanti, grazie a masterclass tenute dai maggiori esperti europei di cinema di famiglia e un periodo di ricerche individuali in archivio, hanno avuto la possibilità di sviluppare nuove opere personali e originali.
Nell’arco delle due sessioni serali dalle 19.00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 23.00 saranno proiettate online tre opere ciascuna, nello specifico cinque audiovisivi e un libro d’artista, alla presenza degli autori e delle autrici. Per la partecipazione alle due serate è disponibile un link sul sito www.reframinghomemovies.it e sulla pagina dell’evento facebook dal 18 febbraio 2021.
Si comincia il 26 febbraio con il film “Ciudad Lineal” di Riccardo Bertoia, che a partire dall’utopia urbanistica di Arturo Soria y Mata reinterpreta le trasformazioni della città di Torino vista attraverso gli sguardi dei cineamatori conservati dall’Archivio Superottimisti. Si prosegue con il libro d’artista di Bianca Maldini “n+n”, un viaggio nel tempo e nello spazio che nasce da un grande lavoro di ricerca su due fondi dell’archivio Cinescatti. La prima giornata si conclude con la presentazione di “Arbatax!!”, un film di Helena Falabino a cavallo tra sperimentazione e racconto, che mira a ricreare le dinamiche e le atmosfere di un sogno inspiegabile e sconvolgente, nato dalla residenza artistica presso la Cineteca Sarda di Cagliari.
L’evento prosegue il 27 febbraio con la presentazione di altre tre opere: “Sulle arie, sulle acque, sui luoghi,” un film al confine con la videoarte di Vittoria Soddu, intensa riflessione creativa che parte dalle vicende della campagna antimalarica realizzata in Sardegna dal 1946 al 1951. “Death of a Mountain” di Nuno Escudeiro, un film distopico, reportage politico e racconto personale dell’autore sul confine tra Italia e Francia tra le montagne di Bardonecchia precede l’ultima proiezione, “Le Vacanze” di Camilla Ianetti, film che da’ voce all’universo di esperienze infantili grazie a un montaggio di materiali dedicati alle vacanze tratti dall’archivio bergamasco.
Le proiezioni saranno precedute da una tavola rotonda su Zoom moderata da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, che dialogheranno con autori/autrici e pubblico sui risultati del percorso svolto durante le tre edizioni, e sulle prospettive della nuova realtà associativa nata dal progetto, “Re-framing home movies – Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private”, che riunisce archivi e professionisti del settore in un network collaborativo di confronto e condivisione delle conoscenze.
Proprio al contesto internazionale è dedicato un altro momento della due giorni: grazie all’intervento dell’archivista, artista e curatrice americana Ina Archer, sarà presentato The Great Migration Home Movie Project, iniziativa dello Smithsonian National Museum of African American History & Culture, raccolta di memorie filmiche famigliari della comunità afroamericana degli Stati Uniti, quale fondamentale forma di testimonianza di autorappresentazione. Il recupero e l’accessibilità di questi materiali filmici privati assume una particolare importanza in questo momento storico, in cui la comunità afroamericana è impegnata sempre di più nelle rivendicazioni a difesa della propria identità.
Il programma rappresenta quindi un percorso variegato (tracciato da radici professionali diverse tra conservazione della memoria, installazione, fotografia, pubblicazioni d’arte, urbanistica e cinema) in grado di sviluppare e amplificare le potenzialità del cinema di famiglia. Una celebrazione del valore storico e del potenziale creativo degli home movies, che attraverso le opere dei giovani autori stimola ulteriormente la crescente attenzione da parte del mondo cinematografico nazionale e internazionale attraverso la presentazione nei più importanti festival di settore.
Tale ricchezza si condensa in valori e buone pratiche portati avanti dai membri dell’Associazione a cui hanno aderito gli stessi partecipanti delle edizioni passate, i quali intendono trasferirli in quelle future; ad es. Sara Fgaier , che da montatrice ad autrice ha potuto incrementare il proprio bagaglio di competenze legate al riutilizzo dei materiali d’archivio, partecipando alla prima edizione del progetto con la realizzazione de Gli Anni, che la giuria di Orizzonti – Venezia ha scelto come candidato agli European Film Awards, vincendo poi il Premio come Miglior Cortometraggio Europeo 2018. “Gli archivi dei film di famiglia per me sono il luogo fondamentale di ispirazione dove ritrovo, condensate in sequenze di fotogrammi già vissuti, già sognati, i miei propri sogni, ricordi, desideri. Sono la miniera inesauribile di un’intimità condivisa che si fa cinema. L’associazione è una straordinaria opportunità per lavorare insieme a questo grande cantiere”.
“… Quando il prezioso lavoro degli archivi di film di famiglia si apre ad altri sguardi e riflessioni, è lì che si alimenta quella scintilla (creativa) che produce nuove e sorprendenti interpretazioni della memoria (audio)visiva privata racchiusa in queste pellicole amatoriali. Questo il crocevia che unisce i percorsi di formazione Re-framing home movies all’omonima e neonata Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private in una strategia di condivisione di pratiche, esperienze, visioni e rielaborazioni d’archivio”, conclude Karianne Fiorini Presidente dell’Associazione e curatrice del progetto RE-FRAMING HOME MOVIES.
Programma
26 FEBBRAIO
ore 19.00-20.00
Presentazione, prospettive e progetti dell’Associazione “Re-framing home movies – Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private” (introduce Karianne Fiorini, presidente dell’associazione)
ore 21.00-23.00
Presentazione dei risultati della terza edizione di Re-framing home movies #3 – Residenze in archivio(introducono Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, coordinatori del progetto)
Introduzione e proiezione di Ciudad lineal di Riccardo Bertoia
Introduzione e presentazione del libro d’artista n+n di Bianca Maldini
Introduzione e proiezione di Arbatax!! di Helena Falabino
Q&A tra autori, coordinatori del progetto, archivi e pubblico.
27 FEBBRAIO
ore 19.00-20.00
Presentazione del progetto The Great Migration Home Movie Project (interviene Ina Archer, Smithsonian National Museum of African American History & Culture)
*la presentazione sarà disponibile in lingua originale o con traduzione simultanea in italiano
ore 21.00-23.00
Introduzione e proiezione di Sulle arie, sulle acque, sui luoghi di Vittoria Soddu
Introduzione e proiezione di Death of a Mountain di Nuno Escudeiro
Introduzione e proiezione di Le Vacanze di Camilla Iannetti
Q&A tra autori, coordinatori del progetto, archivi e pubblico.
Contatti
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