Share

Dopo il preludio, ecco pensieri e fatti di una nuova avventura all’estero (Praga, Brno e Bratislava). Prima di elencarne, però, tutti i consigli di viaggio, è necessaria un’ulteriore premessa.

Premessa: “futuro mordi e fuggi” e “futuro solido”

Mentre si cerca (invano) di costruire un futuro definito e stabile, chiamato anche “futuro solido”, da queste parti si è soliti ubriacarsi di cosiddetto “futuro mordi e fuggi”. Si parla di futuro solido quando si hanno tutte quelle cose che sono dei punti fermi di ogni vita “normale”, che mettono fine alla morsa dell’irrequietudine. Un futuro che, spesso, tendiamo a rimandare all’infinito: il lavoro della mia vita? Oh, arriverà! Un uomo da amare? A breve. Il matrimonio? Dati i presupposti, rimandiamo! Un figlio? Non ho capito. Due figli? A tua mamma. Il futuro solido necessita di più sacrifici di quelli che si sono effettivamente fatti (te ne accorgi soprattutto dopo una certa età) o di più soldi rispetto a quelli che si hanno mai avuto, di più volontà e altruismo di quelli che si pensano. Sarà, però, pare, sinonimo di pace dell’anima e del cervello, finalmente. Il futuro mordi e fuggi, invece, è tutto quell’insieme di cose di breve durata, disponibili nell’immediato, altamente consumabili e altrettanto sfuggenti, che si fanno per scappare da una vita che è solo un accontentarsi e dimenticarsi che non stiamo facendo niente per costruire il nostro futuro solido.

Un viaggio per un futuro mordi e fuggi: consigli per vacanze a Praga, Brno e Bratislava

Tra le tante attività che rientrano nel futuro mordi e fuggi, le più ingannevoli sono indubbiamente i viaggi. I viaggi ti permettono di definire un momento in cui ci sarà un cambiamento dalla quotidianità e ti danno il senso di distacco e disincanto mentre si è via. Si tratta di futuro mordi e fuggi perché nei giorni di vacanzasi vive come si vorrebbe, si sogna come si vorrebbe vivere, ma in realtà non si fa niente per cambiare la propria vita e, una volta a casa, si torna completamente dentro il tunnel.

Un ottimo modo per evitare il nostro futuro solido, è visitare due Stati in una settimana, con spostamenti in treno, cene formidabili e qualche passata di movida. E dato che i biglietti costano poco (se non sei sardo che devi sorbirti scali a gogo e giornate intere in viaggio) e che si tratta di mete per certi versi esotiche, ma vicine, la Repubblica Ceca e la Slovacchia sono i luoghi perfetti per strapazzarsi con un po’ di futuro mordi e fuggi.

Il viaggio si può strutturare così: dall’aeroporto di Bergamo si atterra a Praga, dove si sta (lo dico col senno di poi) tre giorni; al quarto giorno, si va a Brno, seconda città della Cechia, col primo treno utile, e si sta per due giorni (ideale passarci il weekend); terza e ultima tappa, che strappa gli occhi e asciuga il cuore, Bratislava, da raggiungere anch’essa in treno e dove passarci quattro giornate di amore puro. Prezzo totale di tutti i biglietti? Considerando una partenza da Cagliari, con scalo a Orio al Serio, e, quindi, quattro biglietti aerei anziché due (come capiterebbe a qualsiasi essere umano che non vive in un’isola), e tutti i treni, la spesa a testa è di circa 115 euro. Bazzecole, anche per i tempi miserabili di oggi. Tutto il resto, poi, sono emozioni. 

Consigli vacanze: Praga

Praga, viste mozzafiato e passeggiate dolci, è bella per la sua urbanità vibrante e architettura, piuttosto che per la sua arte. Sconsigliata, infatti, la visita al nuovo museo nazionale e anche le numerose proposte espositive all’interno del castello che domina la città (a parte la bellissima cattedrale). Precisiamo che questa delusione artistica deriva principalmente dall’aver visitato Vienna un anno prima e dal non riuscire, pertanto, a fare nessun paragone accettabile in termini di musei e conservazione della storia. Godetevi, piuttosto, la curiosità che popola la piazza dell’orologio astronomico quando scatta ogni nuova ora del giorno (sappiate che il famoso clock verrà spento presto per riparazioni e riacceso solo nel giugno 2018). Concedetevi due passi in una bellissima piazza Vinceslao (assicuratevi che il palazzo del vecchio museo nazionale non sia in ristrutturazione) o il romanticismo del ponte Carlo, il più bello ed elegante che sovrasta il fiume Moldava. Donatevi un trdlo (non è uno scherzo, nella vecchia Boemia abbondano le consonanti), dolce tipico praghese, per le vie del centro o una cioccolata calda lungo la lenta discesa dal castello. Per chi ama i libri, presto, una visita al museo di Kafka, alla scoperta dei sentimenti più intimi di un grande scrittore. E concludete in bellezza con la collina Petrin, dove una traballante torre di osservazione vi farà allenare le gambe e viaggiare gli occhi sulla vista di tutta la città.

Nella bella capitale ceca, attenti solo a una cosa: non lasciate la mancia a camerieri scorbutici, e, tranquilli, ne troverete parecchi. Come la cioccolataia della cioccolateria in centro, che, pensando di voler dare lezioni di inglese, porta in tavola, per l’appunto, l’ordinazione sbagliata, con conseguente diarrea dei poveri clienti.

Consigli vacanze: Brno

Brno: tra le tante consonanti e l’incomprensibilità del ceco, si capisce subito che è una città che freme di cultura e vita. Non a caso, viene scelta da molti Erasmus. Ogni attrazione culturale merita una visita: il castello (assicuratevi anche in questo caso che nessuna sua ala sia in fase di restaurazione), che pulsa di storia in ogni angolo ed è ben organizzato; la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, con la sua torre che regala un’istantanea dall’alto della città; alcune tra le chiese barocche più belle e ricche del mondo. Qui, lontani da una affollatissima e turistica Praga e, soprattutto, dagli asiatici (talmente tanti che sono ormai parte integrante del paesaggio), si respira un po’ di vera vita locale. Si realizza finalmente che il ceco medio sembra un maschio uscito da Trainspotting 1: lungo e magro, capelli rasati, labbra piccole e occhi stretti. Nascondono fuoco sotto la timidezza, mentre le femmine sono tanto belle che si impallidisce a starle accanto. Ed è così che si torna a respirare un po’ di umanità, capendo che in fondo, anche in viaggio, ciò che più colpisce sono le emozioni e i sentimenti che trasudano da ogni persona. Come quel ragazzo con gli occhi tristi, fotocopia di Ewan McGregor, a cui ci si affeziona subito, dopo che perde lo sguardo nel vuoto in una pista da ballo. La causa? La tipa con cui ballava, che in realtà voleva solo sventolare i suoi capelli al profumo di Malizia Lolita, ha scelto, infine, un più brutto Ewen Bremner (Spud).

 

Consigli vacanze: Bratislava

Ultimi giorni e si arriva a Bratislava. Bellissima questa perla di Slovacchia. Non sembra nemmeno di essere a casa di Melania Trump, ma persi nel tempo: frammenti di storia e assaggi di futuro nel vivo presente. Una volta che si entra nel centro storico, ci si sente al sicuro. Lì c’è tutto: persone gentili e bellezza sputata in faccia, come la porta di Michele; le sculture della città che comunicano in metallica mutezza; la cattedrale gotica e i suoi dintorni pieni di passato; il palazzo primaziale e la chiesa blu; quello presidenziale e i suoi giardini. Il castello, poi, è la madre di Bratislava, visibile da ogni angolo. Oggi, ristrutturato e perfetto, è luogo di cultura per eccellenza: anche se non se ne respira più la vita antica, merita una visita.
Ovunque ci si fermi a mangiare, si trova qualcosa di buono, come gli gnocchi e il pollo alla paprika del Kontakt, l’halushi dello Slovak Pub e, senza pretese e a basso prezzo, la zuppa del KGB, locale dedicato alla rivoluzione sovietica. Per gli amanti della storia, colazione o merenda golosa obbligatorie alla Konditorei Kormùth, antica pasticceria dove si respira un bel po’ di Impero Austro-ungarico. Per salutare questa città dal cuore tenero, che si conosce in fretta e altrettanto in fretta ce se ne innamora, serve una passeggiata sul Danubio, la sera o la mattina presto, per fare un po’ di ordine prima della partenza e provare a convincersi a elaborare il proprio futuro solido.

 

Ciao dal nostro futuro mordi e fuggi: Praga, Brno e Bratislava

Mentre assaporiamo manciate di futuro mordi e fuggi, un viaggio ci fa (ed è suo dovere farlo) sempre riflettere in maniera più ampia. Ogni volta che ci mettiamo in moto verso nuove mete, siamo spinti dalla curiosità e dalla voglia di svago, ma soprattutto, forse inconsciamente, inevitabilmente, dalla ricerca di noi stessi. Ecco come un banale futuro mordi e fuggi, tra un aereo e un nuovo cibo, un albergo e un monumento, accelera i pensieri, illuminando la strada da seguire per il proprio futuro solido.

Daniela Melis

Leave a comment.