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Il Litrotto Rosso 2015 è il frutto di un blend composto da Susumaniello al 10%, Cabernet Sauvignon, Merlot e Primitivo al 20% ed infine dal Montepulciano al 30% le cui viti, impiantate su terreni pelitico-arenarici ricchi di humus, ghiaia e sabbia, sono frutto dell’orogenesi dello zonale dell’Alta Murgia, detto “fossa bradanica”, per lo più di origine carbonatica; allevate col sistema di controspalliera libera, in onore a “Filosofia della Libertà” di Rudolf Steiner,esse hanno un’età approssimativa di 22 anni, vengono rigorosamente coltivate a conduzione biologica certificata ICEA e coi dettami dell’agricoltura sinergica.

La vendemmia avviene entro la prima decade di ottobre e gli acini, accuratamente selezionati, dopo una pigia-diraspatura meccanica, vengono fatti fermentare spontaneamente per un periodo tra i 20 ed i 30 giorni in contenitori di acciaio inox con la sola presenza lieviti indigeni. Alla fine di questo periodo le vinacce vengono separate previa leggera pressatura e decantazione naturale senza alcuna chiarifica, poi si passa alla fase della maturazione, svolta sulle fecce per 36 mesi sempre in acciaio, durante i quali avviene la fermentazione malolattica ed al cui termine al vino viene aggiunto una leggerissima quantità di anidride solforosa previo imbottigliamento.

A produrre questo vino appartenente alla categoria dei Triple A è l’Archetipo, cantina ubicata in un territorio cerniera a cavallo tra la Terra delle Gravine e la Murgia Materanese a 320 metri sul livello del mare in contrada Tafuri di Castellaneta che nel corso degli anni ha avuto un’evoluzione produttiva passando dalla viticultura biologica alla viticultura biodinamica sino ad adottare oggigiorno le linee guida dettate da Masanobu Fukuoka, passando all’agricoltura sinergica; deus ex machina di questa cantina, costruita interamente in tufo, è Francesco Valentino Dibenedetto, agronomo e contadino che ha rinunciato drasticamente a praticare l’aratura, il quale affianca da un’intera esistenza lo studio costante della risposta ambientale e degli esseri vegetali al duro lavoro del viticoltore, coadiuvato dalla moglie e dai suoi quattro figli.

Il Litrotto Rosso è un vino vivo, allegro e che si lascia bere in scioltezza, dal colore rosso rubino tendente al granato con visibili accenni di rifermentazione che non hanno rovinato il quadro organolettico definitivo e con media consistenza. Viola appassita e susina selvatica, lieve sentore di straccio bagnato e talco mentolato, macchia mediterranea e profumi minerali, di quelli che rievocano la laguna che guarda al mare e che sanno d’alga, sono i profumi che meglio identificano questo vino; tannino ruvido ma non impattante, anche grazie ad una baldanzosa acidità ed al tocco sapido che ci si aspettava, costituiscono l’identikit di una sorsata piacevole e succulenta, arricchita da note gustative vegetali ed un salmastro d’ostrica che come un’onda che va e che viene restituisce nuovamente la percezione del tannino e conferisce una persistenza inaspettata. Stocco alla Recanati, come lo fanno allo Zen Cafè però.

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