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L’Agro Sarnese Nocerino è l’area dell’hinterland salernitano a maggior vocazione agricola, tra le più in Italia, grazie alle rinomate primizie della terra e una superba biodiversità. Territorio cerniera tra Salerno e Napoli, l’Ager è un mosaico di piccoli borghi e città con un’identità univoca ed una grande cultura, crogiolo di popoli come i Sarrastri, i Sanniti e i Tirrenidi.

Su di tutte Nocera Inferiore è, dopo Scafati, la città più popolosa ma sicuramente quella in cui la movida e il food concept sono tra i più dinamici, in costante fermento.

Il Wip è stato fondato proprio qui nel 2014 dai cugini Domenico Fortino e Lorenzo Oliva con la ferma intenzione di farne un punto di ritrovo per amici, appassionati e cultori della gastronomia locale, con l’impegno di essere costantemente work in progress. Infatti il Wip non è soltanto pizza & burger, bensì ricerca costante nelle tecniche di panificazione e lievitazione, oltre che di materia prima di altissimo livello, con un menu dinamico. Insomma al Wip si assaggiano i prodotti locali di artigiani della terra, norcini e mastri casari, i primi piatti con i formati più caratteristici e la calibrata scelta delle carni.

Soprattutto al Wip si va perché si sta bene…

La carta dei vini è semplice, ma piuttosto agevole e non mancano le sorprese, così come per la scelta delle birre, ben calibrata per la proposta gastronomica. Gli osti sono genuinamente cortesi e tutto lo staff fa del suo meglio per ascoltare ed accontentare gli ospiti del Wip, senza rinunciare, ove richiesto, alla descrizione delle loro specialità. Malgrado il pieno di carboidrati, la leggerezza degli impasti e la genuinità delle materie prime, ci si alza dal tavolo per nulla appesantiti, anzi invogliati a tornare quanto prima per assaggiare nuove combinazioni sulla pizza e il tagliere assai promettente, composto da salumi e formaggi di questa terra.

Tra l’altro, non è trascorso tantissimo tempo dalla serata ospitata dal Wip Burger & Pizza dedicata al sake giapponese, tanto che se ne continua a parlare ancora oggi. Va comunque riconosciuto ai cugini Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, al timone del locale tanto insignito da riconoscimenti e menzionato nelle guide, di avere avuto coraggio, visione e lungimiranza nell’aderire ad una proposta ritenuta lontana anni luce dalla loro offerta gastronomica e per l’Agro Sarnese Nocerino, d’altronde però esse sono anche le doti che li hanno condotti a maturare gli straordinari risultati che vedono il Wip sempre più apprezzato e sotto i riflettori, sintomo di capacità imprenditoriale, di socializzazione e di fidelizzazione non comuni.

A raccontare il sake giapponese in abbinamento alla Dieta Mediterranea durante la serata di Santa Barbara non poteva che essere Gaetano Cataldo, primo a svilupparne e dimostrarne l’ipotesi, sake sommelier certificato dalla Sake Sommelier Association, docente della Scuola Italiana Sake e suo referente per il Mezzogiorno. Il format ha previsto una parte culturale e una specificatamente edonistica, prevedendo quindi cinque diversi sake a cinque portate. Dopo una disamina che ha messo in parallelo tutti gli aspetti che legano il nostro modello alimentare alla cucina giapponese, non sono mancati i riferimenti ad Ancel Keys ed al suo “Seven Countries Study”, includente appunto anche l’arcipelago nipponico. Gaetano Cataldo ha tenuto ad evidenziare quindi le proprietà organolettiche in assonanza tra il cibo e il fermentato di riso, fattore umami in primis, proiettando gli ospiti nel passato millenario del sake, raccontandone storia, aneddoti, ingredienti, cultura e produzione. Il menu, studiato appositamente per dare una chiave di lettura palatale ben definita, ha celebrato gli impasti meditati del Wip con la loro selezione di farine e la grande artigianalità dell’Ager Sarnensis, i cui prodotti sono sempre più affermati, tanto sul panorama regionale che nazionale.

Ecco il menu e gli abbinamenti andati in scena…

Focaccia ai multicereali con baccalà marinato all’olio evo ed agrumi, crema di scarola alla napoletana, polvere di olive nere e maionese di papaccelle. Dewanoyuki Kimoto Junmai dalla prefettura di Yamagata, prodotto da Watarai Honten.

Pizza di impasto integrale senator Cappelli con tonno rosso fresco ai 3 pepi, pomodorino corbarino semidry, mousse di cipollotto nocerino e Insalatina di Lollo. Ninki Gold Junmai Daiginjo dalla prefettura di Tohoku, prodotto da Ninki Ichi.

Tagliere di Salumi di Salvatore Calabrese: fiocco e salsiccia di scottona stagionata, capocollo e dosso di suino piemontese pesante. Amabuki White Junmai Daiginjo dalla prefettura di Saga, prodotto da Amabuki Shuzo. La Macelleria del Centro Storico a San Marzano sul Sarno è una realtà norcina di gran pregio, giunta alla terza generazione e che lavora salumi e insaccati solo con maiali pesanti italici, razza mangalica ungherese e bovini di pregio. Da segnalare il culatello.

Tagliere di Formaggi da Meditazione ai 4 latti di Paolo Amato: tofu vaccino ai porcini e ai fiori eduli, stracchino maturo di bufala, pecorino riserva dei Monti Lattari e blu di capra. Shirayuki Edo Genshu Junmai dalla prefettura di Hyogo, prodotto da Konishi Shuzo. Il Caseificio Aurora nel comune di Sant’Egidio del Monte Albino è un altro fiore all’occhiello dell’area nord di Salerno ed in termini caseari costituisce una dispensa preziosa per molti ristoratori di pregio e chef stellati.

Il tutto con accompagnamento di focacce da farine integrali.

Delizia al Limone e Panettone Classico con salsa agli Agrumi del Gran Caffè Romano di Solofra. Kodakara Yuzu dalla prefettura di Yamagata, prodotto da Tatenokawa. Una trasvolata dalla tradizione pasticcera più tipica della Costiera Amalfitana alla sapiente artigianalità irpina dei lievitati natalizi dei fratelli Romano, una garanzia di qualità che si rinnova.

Grandissima la curiosità destata tra il pubblico con tematiche e nuove emozioni gustative. La nostra redazione non poteva mancare a questo appuntamento e tra gli ospiti eccellenti figuravano Andrea Ferraioli, presidente del Consorzio Vita Salernum Vites, con la sua signora Marisa Cuomo, Antonio Polichetti, presidente della locale Condotta Slow Food, Paolo Animato, consigliere del sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, Nello Ferrigno, direttore di In Prima News e Andrea Bignardi di Ora Notizie.

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