Martedì 11 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari serata nel segno di Papa Francesco e di Wim Wenders
Alle 19,30 concerto di Laurent Petitgand e a seguire proiezione dell’ultimo film del regista tedesco dedicato alla figura del Pontefice.
Per il festival “La città che viaggia- Festa delle creatività giovanili”, organizzato a Cagliari da Carovana SMI insieme a un folto gruppo di partner, arriva una delle serate più attese.
Alle 19,30 nel Teatro Massimo (sala M) è in programma “Time flies”, serata in cui al concerto di Laurent Petitgand, musicista autore di moltissime delle colonne sonore dei film del regista tedesco, seguirà la proiezione dell’ultimo lavoro di Wenders “Papa Francesco. Un uomo di parola” (Universal Picture, 2018), altro film di cui Petitgand ha firmato le musiche.
Dopo il film di Wenders sul Pontefice e il disco, arriva una nuova tappa inedita per Petitgand: la colonna sonora con le canzoni re-interpretate. Il messaggio di Papa Francesco,di Wim Wenders, Patti Smith, Margot Petitgand e dello stesso compositore. Il potere unificatore della musica, affronta i temi della discriminazione sociale, l’ambiente e l’ingiustizia. Un viaggio attraverso diversi generi musicali: Sacra, Popolare, Rock, Folk e Elettronica.
Dice Laurent Petitgand: “Dopo oltre 30 anni di collaborazione con Wim Wenders questo concerto rappresenta una sorta di culmine della nostra volontà comune di illuminare il mondo, umilmente con una certa idea della poesia nel suo senso etimologico: Creando!”.
Insieme al compositore francese (chitarra e canto) saranno sul palco: Margot Petitgand (canto) Luan Lajus (violoncello), Jean Christophe Mahé (percussioni). La direzione artistica del concerto è di Katia Medici.
Alle 21, l’esibizione musicale sarà seguita dalla proiezione in anteprima regionale di “Papa Francesco. Un uomo di parola”.
La serata è organizzata da Carovana SMI insieme alla Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro, Caritas Cagliari e coop. Spazio 2001.
Per info e prenotazioni: carovana.smi@gmail.com; whatsapp 339 353 7727
Link al trailer italiano del film
Laurent Petitgand (Laxou, 28 settembre 1959) è un compositore, polistrumentista, cantante e attore cinematografico francese.
Cresciuto in una famiglia numerosa (9 figli), canta dai 7 ai 14 anni come solista in un coro religioso, prima di intraprendere il suo percorso artistico da autodidatta prima da solo e poi in gruppo che crea con Dick Tracy, con il quale compone la sua prima colonna sonora nel 1985 per Tokyo- Ga di Wim Wenders, segnando l’inizio di una proficua collaborazione.
Parallelamente alla scrittura di canzoni che esibisce, compone per la danza e per il teatro, in particolare per Angelini Prelocaj Liqueurs de chair, Amer America e per Camilla Saraceni Hélène d’Euripide. Scrisse alcuni testi per Alain Bachung con “Les grands voyageurs”, e alcuni arrangiamenti per Rhristophe “Comme si la terre penchait”.
Dopo aver interpretato il ruolo di direttore d’orchestra dell'”Alekan Zirkus” in Il cielo sopra Berlino, interpreta alcuni ruoli nei film di Solveig Dommartin, Pascal Remy, Christohe Le Masne, Kim Massee. Ha poi curato e realizzato le musiche di numerosi progetti cinematografici. Tra le sue composizioni più note, da ricordare le colonne sonore di Così lontano così vicino (1993), Al di là delle nuvole (1995), La vita interiore di Martin Frost (2007).
Il suo successo arriva però nel 2006, quando firma le intense musiche dell’ultimo film di Paul Auster La vita interiore di Martin Frost, edito da CD Naive. Dal giugno 2007, si è esibito nel concerto Fautes de frappes et Mauvaise Mine: accompagnato da Stephane Chalumeau Motif_r elettronico.
Nel dicembre 2014, le musiche firmate da lui per il film Il sale della terra, diretto da Jiliano Ribeiro Salgado e Wein Wenders, sono state inserite nella longlistdelle colonne sonore candidate agli Oscar.
Sinossi del film. Il 13 Marzo 2013, il Cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, è diventato il 266° pontefice della Chiesa Cattolica. E’ stato il primo papa proveniente dalle Americhe e dall’emisfero sud, il primo gesuita in qualità di arcivescovo di Roma, ma prima di tutto il primo papa ad aver scelto il nome di Francesco, dopo San Francesco D’Assisi (1181-1226), uno dei più stimati santi fra i Cristiani e riformatori ad aver dedicato la propria vita alla “Sorella Povertà” e ad aver avuto un profondo amore per la natura e per tutti gli esseri viventi sulla “Sorella Madre Terra”.
PAPA FRANCESCO – UN UOMO DI PAROLA vuole essere un viaggio personale in compagnia di Papa Francesco, più che un documentario biografico relativo alla sua figura. Gli ideali del Papa ed il suo messaggio sono centrali in questo documentario, che si prefigge di presentare la sua opera di riforma e le sue risposte riguardanti alcune questioni di livello globale.
Il film si basa visivamente e narrativamente sull’interazione del pubblico face-to-face con il Papa, instaurando un dialogo tra lui e, letteralmente, con il mondo. Disponibile nel rispondere alle domande di persone provenienti da qualunque background, Papa Francesco risponde a contadini, lavoratori, rifugiati, bambini ed anziani, detenuti, a coloro che vivono nelle favelas e campi di rifugiati. Tutte queste voci e facce sono uno spaccato di umanità che partecipa ad una conversazione con Papa Francesco.
Mentre questa vera e propria “Sinfonia di domande” fornisce il materiale per il film, allo stesso tempo mostra il Papa nel corso dei suoi numerosi viaggi per il mondo, con immagini che lo riprendono mentre parla alle Nazioni Unite, affrontando il Congresso degli Stati Uniti, mentre si unisce al lutto per tutte le vittime a Ground Zero e presso lo Yad Vashem, il monumento in memoria dell’Olocausto. Parla ai carcerati presso i penitenziari e ai rifugiati nei campi affacciati sul Mediterraneo. Lo vediamo viaggiare in Terra Santa (Palestina ed Israele) così come in Africa, Sud America ed Asia.
Per tutto il film, Papa Francesco condivide la sua visione della Chiesa e la sua profonda preoccupazione per la situazione dei poveri, il suo coinvolgimento nelle tematiche ambientali e di giustizia sociale, e la sua invocazione di pace nelle aree di conflitti e tra diversi mondi religiosi. Nel film viene richiamata anche la figura di San Francesco, alla quale si ricollega la scelta del nome del Papa, attraverso resoconti dei momenti leggendari nella vita privata del Santo, riformatore ed ecologista.
In un’epoca di profonda sfiducia nella politica e nel potere, nel momento in cui bugie e corruzione sono all’ordine del giorno, Papa Francesco – UN UOMO DI PAROLA mostra un uomo che vive esattamente nel modo che predica e che si è guadagnato la fiducia del popolo di tutte le fedi, tradizioni e culture del mondo.