Incontro Biden bruxelles
Share

A un mese dall’ingiustificata aggressione della Russia contro l’Ucraina, i leader del G7 hanno rafforzato ulteriormente le relazioni di cooperazione rispondendo all’invito della Presidenza tedesca.

Nel corso dell’incontro riunito a Bruxelles, i capi di governo hanno ribadito l’intento volto a a ristabilire pace e stabilità in virtù del diritto internazionale.

A seguito della risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2 marzo 2022, la stragrande maggioranza della comunità internazionale ha condannato l’aggressione militare russa che continua a causare sofferenza e perdita di vite umane.

Preoccupazione sulla sicurezza informatica e la campana di disinformazione della Russia. La Ue reagirà.

L’attacco della Russia – dichiarano gli alleati – ha già messo a rischio la sicurezza dei siti nucleari in Ucraina. Le attività militari russe stanno creando estremi rischi per la popolazione e l’ambiente, con potenziali conseguenze catastrofiche. La Russia deve rispettare i suoi obblighi internazionali e astenersi da qualsiasi attività che metta in pericolo i siti nucleari, consentendo il controllo senza ostacoli da parte delle autorità ucraine, nonché il pieno accesso e la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica”.

Sulla sicurezza informatica, la Ue preannuncia l’adozione di “misure per aumentare la resilienza dell’infrastruttura nelle ispettive nazioni”. Impegno risoluto anche sul fronte della repressione tesa ad individuare i responsabili impegnati in “attività distruttive, dirompenti o destabilizzanti nel cyberspazio”.

La dipendenza dal gas russo e i prossimi obiettivi agro-climatici

Durante il vertice G7, sono state annunciate ulteriori misure per ridurre la dipendenza dall’energia russa, garantendo allo stesso tempo forniture alternative sicure e sostenibili secondo il principio di solidarietà e in stretto coordinamento in caso di possibili interruzioni dell’approvvigionamento.

“Ci impegniamo a sostenere attivamente i paesi disposti a eliminare gradualmente la loro dipendenza dalle importazioni russe di gas, petrolio e carbone. Chiediamo ai paesi produttori di petrolio e gas di agire in modo responsabile e di aumentare le consegne ai mercati internazionali, rilevando che l’OPEC ha un ruolo chiave da svolgere”.

L’alleanza si dice determinata a raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi e del patto climatico di Glasgow per limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5°C.

In occasione del Consiglio europeo riunito il 21 febbraio scorso, i rappresentanti dei paesi membri hanno chiesto di accelerare le azioni concordate alla COP 26

In particolare, i ministri degli affari esteri hanno invitato i paesi sviluppati a rispettare l’impegno a mobilitare circa 84 miliardi di euro all’anno attraverso banche multilaterali di sviluppo e istituzioni finanziarie internazionali. I vari soggetti portatori di interesse fungeranno da catalizzatori nella mobilitazione del settore privato e nello spostamento dei flussi di finanziamento globali verso investimenti sostenibili e verdi.

Alla luce delle tensioni internazionali e del quadro geopolitico profondamente mutato, i leader del G7 hanno chiesto di rivedere il posto della Russia all’interno delle Organizzazioni internazionali.

Conseguenze della guerra su sicurezza alimentare e commercio agricolo

I rappresentanti dell’alleanza si dicono pronti ad atuare strumenti e meccanismi di finanziamento per affrontare la sicurezza alimentare e costruiremo la resilienza nel settore agricolo in linea con gli obiettivi climatici e ambientali. “Affronteremo le potenziali interruzioni della produzione agricola e del commercio, in particolare nei paesi vulnerabili. Ci impegniamo a fornire un approvvigionamento alimentare sostenibile in Ucraina e a sostenere i continui sforzi di produzione ucraina”.

Sarà rafforzato anche il Programma alimentare mondiale (WFP), in parallelo con le banche multilaterali di sviluppo e le istituzioni finanziarie internazionali, per fornire supporto ai paesi con grave insicurezza alimentare.

E’ stata infine richiesta una sessione straordinaria del Consiglio dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), sollecitando tutti i partecipanti al Sistema Informativo sui Mercati Agricoli (AMIS) a “continuare a condividere informazioni ed esplorare le opzioni per tenere sotto controllo i prezzi, compresa la messa a disposizione delle scorte, in particolare per il WFP. “Eviteremo divieti di esportazione e altre misure restrittive del commercio, manterremo mercati aperti e trasparenti”.

ines.macchiarola@pecgiornalisti.it

Leave a comment.