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Alcune personalità artistiche o letterarie che un tempo spiccarono per la loro intelligenza e per le loro capacità fuori dal comune sono ancora oggi ricordate con affetto e passione da coloro che amano l’arte. Si tratta di personalità che sono riuscite ad andare ben oltre le comuni concezioni del bello e del concreto, creando opere d’arte che tuttora suscitano ammirazione. Vincent Van Gogh è senza ombra di dubbio uno di questi personaggi e la sua eredità si vede trasposta fino ai nostri giorni, dove le sue splendide rappresentazioni su tela fanno comprendere a tutti quale fosse davvero la sua indole. Morto molto giovane dopo una vita piena di eccessi e di episodi fuori dall’ordinario, il pittore dalla barba e dai capelli rossi si è reso immortale per via di un’abilità unica nella pittura su tela.

L’artista olandese dall’animo tetro e dalle emozioni a fior di pelle è sicuramente uno degli autori della corrente impressionista più apprezzati per le sue opere, tra le quali spiccano autoritratti, panorami di paesaggi o anche semplici rappresentazioni di oggetti o persone. Dalla “Notte stellata” ai “Mangiatori di patate” passando per una splendida trasposizione dei campi di girasole, il pittore nativo di Zundert, località dei Paesi Bassi, ha fatto la storia dell’arte moderna. E Amsterdam è stata il centro nevralgico delle sue inquietudini, una città che oggi è tra le più visitate d’Europa e del mondo.

Van Gogh e Amsterdam

I placidi canali e le eclettiche viuzze rendono la capitale dei Paesi Bassi un luogo unico nel suo genere nel Nord Europa. Ribattezzata da alcuni come la Venezia olandese, l’urbe più importante a livello mediatico di tutto il Benelux è da secoli un hub importante dal punto di vista culturale ed è per questo che attira ogni anno milioni di visitatori. Prenotare un volo per Amsterdam dall’Italia è un gioco da ragazzi grazie ai servizi specifici di comparazione voli, i quali permettono a ogni utente di ottenere anche le migliori combinazioni relative agli alloggi in loco. E fu proprio in questa città così dinamica e piena di vita che uno sconosciuto Vincent Van Gogh venne mandato a studiare teologia dal padre, preoccupato per la sua salute cagionevole.

La sua convivenza con lo zio Johannes gli permise di conoscere appieno tutto quanto offriva la città e di coltivare tutto il suo talento artistico, già mostrato in passato. Van Gogh si recava spesso a visitare e a scandagliare lo storico edificio di Trippenhuis e il museo Rijksmuseum. Ma non solo. Perché quello che poi sarebbe diventato uno dei più grandi pittori della storia fu assiduo frequentatore di biblioteche, nelle quali riuscì in qualche modo ad affinare le concezioni artistiche a livello teorico. Il tutto all’enorme velocità della grande città, che gli diede la spinta per puntare davvero in alto e per lasciare il segno nella storia dell’arte mondiale.

Foto: Pixabay

Una città multicolore

L’ampia offerta culturale della città, che ha saputo allietare i visitatori anche in modalità virtuale, è estremamente interessante e variegata e se ne rendono immediatamente conto tutti i viaggiatori che vi arrivano via aereo o via treno. A suo tempo, Van Gogh giunse in città con una diligenza e anch’egli venne subito travolto dal grande fascino di Amsterdam, la cui architettura così innovativa la faceva apparire speciale agli occhi di chiunque la vedesse per la prima volta. Palazzi che venivano costruiti in vari colori le cui facciate si sporgevano sui canali, chiese luterane ed edifici come il citato Trippenhuis, uno dei più emblematici della città e che sta ad Amsterdam come il Colosseo sta a Roma.

In questa città, tuttavia, i musei come il Rijksmuseum sono altri avamposti unici nei quali la cultura locale, specialmente quella dei pittori fiamminghi, è facilmente fruibile. E fu proprio percorrendo le sale di questo museo così importante che Van Gogh riuscì a scoprire artisti suoi conterranei come Rembrandt e Frans Hals, che per lui furono di grande ispirazione quando il suo talento non era ancora del tutto sbocciato. Fu sempre ad Amsterdam che il pittore in erba si rese conto di poter espandere i propri orizzonti artistici e mentali, comprendendo che in un ambiente più dinamico rispetto ai paesini a cui era abituato avrebbe potuto esprimere tutto il suo potenziale. Amante anche dei vivaci colori utilizzati da Rubens, Van Gogh ebbe nella futura capitale dei Paesi Bassi l’impulso definitivo per dare il via alla sua carriera di artista. Una carriera di cui oggi è possibile godere al massimo nel museo a lui intitolato ed eretto nella stessa Amsterdam. 

Il museo di Van Gogh

Senza bisogno di presentazioni, l’enorme e moderno spazio dedicato alle opere del geniale pittore olandese, che dopo il passaggio ad Amsterdam vide accendersi la scintilla del suo talento, è il fiore all’occhiello della frequentatissima Piazza dei Musei, dove condivide il proscenio insieme allo Stedelijk Museum, al Rijksmuseum e al Concertgebouw. Inaugurato il 2 giugno 1973, il museo è stato progettato da due architetti molto rinomati dell’epoca, ossia Gerrit Rietveld e Kisho Kurokawa. Parliamo, in questo caso, del luogo per eccellenza dove poter approfondire la propria conoscenza di questo geniale artista, vista la gran quantità di opere del pittore perfettamente conservate al suo interno.

Adesso che ha compiuto 50 anni, ha visto il suo valore ulteriormente aumentato. Già da tempo, infatti, risulta il museo più visitato di tutti i Paesi Bassi ed è ormai entrato di diritto nella top 20 mondiale. Si tratta, inoltre, di un museo piuttosto moderno, come dimostra la splendida iniziativa, lanciata nel 2019, che prende il nome di “Meet Vincent Van Gogh Experience”. Questa “esperienza” permette agli utenti di immergersi del tutto nella vita dell’artista attraverso splendide grafiche e simulazioni virtuali. Conosciuta da tutti come la massima espressione del talento del pittore di Zundert, questa esposizione ospita oltre cinquecento opere dell’artista. Alcuni autoritratti, dipinti di vario genere, disegni e altre opere realizzate da parte di artisti a lui contemporanei fanno di questo museo un unicum nel pianeta. Un percorso, quello al suo interno, da percorrere con tutto il tempo e lo zelo possibile, le stesse caratteristiche che egli stesso usava mentre si apprestava a dipingere i suoi capolavori.

Le opere più importanti

Tra i dipinti più rilevanti della sua carriera, la cui bellezza e unicità si sono spinte fino a oggi per dare prova del suo eccezionale talento al momento di pensare un’opera e poi trasporla su tela, spiccano in primis “I mangiatori di patate”, con il quale l’autore intende fare riferimento a uno degli alimenti tipici della sua patria. Con un chiaroscuro spettacolare e un’espressività assoluta negli occhi dei protagonisti di questo dipinto, alcuni poveri contadini che si nutrono del tubero che essi stessi hanno coltivato, Van Gogh volle esprimere l’onestà e la rettitudine della classe operaia, la quale si era guadagnata da sola il proprio cibo. 

Il suo ritratto con la benda sull’orecchio destro, che egli stesso si recise in Provenza dopo un alterco con Paul Gauguin, altro artista impressionista che aveva convissuto con lui nel Sud della Francia, esprime in modo pressoché perfetto come Van Gogh vedesse sé stesso e come volesse in qualche modo evidenziare la debolezza dell’uomo davanti agli eventi.

Per ultimo, impossibile non citare “La Notte Stellata”, forse il suo quadro più famoso. In questo dipinto, oggi esposto al MOMA di New York, gli splendidi colori del blu scuro e dell’oro che indicano le stelle creano un’armonia unica e astratta attraverso la quale è quasi possibile percepire i movimenti stessi degli astri, rapendo la mente e l’animo di coloro che lo guardano e ne restano ammaliati.

Fama mondiale

Il pittore olandese, la cui vita sarebbe stata travagliata, frenetica e piena di episodi incresciosi, come quello nel quale si tagliò un orecchio durante il suo soggiorno nella città di Arles, nel Sud della Francia, sarebbe diventato un personaggio controverso ma anche geniale. Morto a 37 anni in circostanze misteriose, Van Gogh avrebbe visto la sua fama riconosciuta soprattutto post mortem. Oggi, infatti, il suo genio è apprezzato in ogni angolo del mondo, specialmente nei paesi dove l’arte è qualcosa che si insegna a scuola, come accade proprio nel Belpaese.

La sua mostra a Roma, ad esempio, ha avuto un successo strepitoso. Parliamo di un evento che ha bloccato tante strade della Capitale con gente che faceva la coda per potervi assistere, in ogni momento della giornata. Si è calcolata un’affluenza di oltre tremila persone al giorno e la mostra rientra a pieno titolo tra quelle più visitate in assoluto nel celebre Palazzo Bonaparte: sono stati registrati, infatti, ben 580.741 visitatori complessivi provenienti da ogni parte del mondo e vi è stata una diffusione molto importante da parte della stampa, nonché una proficua rassegna fotografica e di video su diverse piattaforme social. Tutto ciò ha simboleggiato la grande forza dell’arte di Van Gogh, il cui stile unico lo rende ancora oggi uno degli artisti più ammirati di sempre. Tale affermazione è supportata dal gran numero di eventi e mostre dedicati al genio olandese, come l’esperienza immersiva che lo vede protagonista in varie città di tutto il mondo, incluse Napoli e Milano.

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