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É estate. Il caldo stringe nella sua morsa e le città, culturali e di mare, sono piene di turisti. C’è chi le ferie le prende ad agosto, sorbendosi poi file di macchine e persone tra autostrade e aeroporti. C’è chi, invece, preferisce partire a settembre o, meglio ancora, tra fine settembre e primi di ottobre. Se alla vacanza fuori stagione, però, si vogliono unire un po’ di sole e mare, bisogna trovare la meta giusta. E se i sempre caldi Caraibi o la Thailandia sono troppo lontani per i nostri gusti (e portafogli), in Europa ci sono mete altrettanto invitanti, che hanno tantissimo da offrire, sia da un punto di vista culturale, che da quelli marittimi, culinari e del divertimento.

Uno degli approdi migliori per viaggi tra fine settembre e primi di ottobre è sicuramente il Portogallo. Possiamo farne, prima di tutto, una questione di clima. Esso è piacevolmente mite, fresco e piovoso al nord, e gradualmente più caldo e soleggiato man mano che si procede verso sud, tanto che l’estremo meridione, l’Algarve, ha un microclima secco e soleggiato. A causa delle piogge più frequenti, il paesaggio al nord è molto verde, mentre diventa più arido nel sud.

Una scappata in Portogallo è, quindi, ideale per chi vuole trovare climi diversi a seconda della zona e fare vacanze diversificate all’interno dello stesso paese. Dato che il meridione del Portogallo è caldo anche a ottobre, si può pensare di iniziare il proprio viaggio a partire dall’alto e precisamente dalla città di Porto, ben collegata anche da compagnie low cost da e per tutta l’Europa. Oporto colpisce il visitatore già al primo sguardo. Le sue case, decadenti, colorate ma scolorite, sembrano rincorrersi lentamente l’una con l’altra in una discesa verso il mare. Già l’impatto da l’idea di una città avvolta nel mistero, con le sue strade strette tutte da scoprire. Da vedere assolutamente La Ribeira, il quartiere più pittoresco di Porto, e allo stesso tempo il più visitato dai turisti. Nasce sulle sponde del fiume Douro, ed è un susseguirsi di stradine, case decorate e, assolutamente, il posto ideale dove trovare le specialità gastronomiche della zona. Oltre al Ponte di Dom Luis I, alla Cattedrale di Porto e alla Avenida dos Aliados, una volta che si è in città, il consiglio è di visitare la vicina Coimbra, cittadina piena di vita con un’università storica incantevole per gli occhi.

Da Porto, si può iniziare un romantico viaggio verso Sud, in treno o con auto a noleggio, fermandosi ogni tanto in qualche piccolo villaggio ad assaporare colori e sapori di una terra baciata dall’Oceano. A metà strada si trova Lisbona, la capitale, città meravigliosa che fa pensare subito ai famosi scrittori che l’hanno vissuta per anni, immergendoci poi anche i loro personaggi. Per chi ama leggere, è impossibile non pensare a Pessoa mentre si percorrono le vie di Lisbona: subito si vorrà visitare il caffè che frequentava, sulla terrazza sul Tago che è Praça do Comércio, il Café restaurante Martinho de Arcada; oppure il A Brasileira del Chiado, di fronte al quale sorge, forse per ringraziarlo della fama che gli ha dato, un giovane Pessoa in bronzo. Lisbona, tuttavia, è stata anche la città di Antonio Tabucchi, famoso scrittore italiano che passava sei mesi l’anno nella capitale portoghese, per scrivere, e il resto del tempo in Toscana, dove era docente universitario. Per chi ha letto il suo romanzo più importante, o per chi ha visto il film di Roberto Faenza dallo stesso titolo, visitare i luoghi di Sostiene Pereira è un’esperienza unica. La storia del giornalista Pereira, che vive sotto la dittatura di Salazar, si può assaporare passando per le zone della città in cui ha vissuto (Rua da Sautade, il Castelo S. Jorge e la cattedrale della Sé) e lavorato (Rua Rodrigo da Fonseca) e prendere poi i famosi tram di Lisbona fino alla Avenida do Liberdade o a Praça da Alegria. Portandosi dietro Requiem di Tabucchi e Il Libro dell’inquietudine di Pessoa, il viaggio può puoi continuare verso mete soleggiate, dove il relax è assicurato, ma dove stare in spiaggia non è l’unica cosa che si può fare.

Attraversando Alentejo e Algarve, meta finale con i suoi 150 chilometri di coste, è possibile percorrere la cosiddetta “Rota Vicentina”, presentata anche qualche giorno fa sulla sezione viaggi della rivista Internazionale. Formata da due percorsi, è perfetta per chi ama il trekking e la natura. Il cammino storico è lungo e diviso in dodici tappe e si unisce a quello dei pescatori, più corto, adatto per gli escursionisti. Ogni tappa si può percorrere in giornata, ammirando la natura che si scontra con l’oceano.

Una volta giunti in Algarve non resta che rilassarsi e godere dell’immensa luce che contraddistingue la regione. Seduti in spiaggia ad ammirare il mare e a sentire il rumore delle onde oceaniche, perfette per i surfisti, si sente tutta la solarità del Portogallo. La sera, poi, in uno dei piccoli e semplici ristoranti della zona, ci si addentra nella cultura del luogo attraverso il cibo, gustando pesce freschissimo e, il che non guasta, a basso costo.

Daniela Melis

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