“New Generation” un innovativo progetto di insegnamento scientifico ai giovani agricoltori camerunensi per la coltivazione di cacao e caffè sostenibili a livello economico e ambientale
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Accademia Nazionale di Agricoltura, Consolato Onorario del Camerun di Milano, Università di Bologna e Associazione per gli Scambi Italia-Camerun (A.S.I.C.A) annunciano i risultati del progetto socio-agricolo “New Generation” che in sette anni ha favorito la formazione di più di 2000 giovani, sotto la guida del Cococa and Coffee Interprofessional Council.

Gli studenti, dopo tre anni di formazione in aula e sul campo, diventano imprenditori agricoli capaci di produrre autonomamente, mediante le nozioni scientifiche acquisite, cacao e caffè di grande qualità. Il cacao del progetto “New Generation” è stato utilizzato da Ernst Knam, Maitre chocolatier di fama internazionale, per la realizzazione del “Kamerunino” per le attività sociali di A.S.I.C.A

Si è tenuta presso la sede del Cubiculum Artistarum del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna la conferenza stampa di presentazione dei risultati del “Progetto New Generation” alla quale hanno partecipato il Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, la Dott.ssa Ester Edwige Nkolo Lekoua, Console Onorario del Camerun, il Dott. Simon Pierre Ntomb Ngue, Segretario Generale  A.S.I.CA., il Dott. Doriano Ponzi,Vice Presidente  A.S.I.CA. e il Prof. Moreno Toselli, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari Università di Bologna. L’obiettivo del progetto “New Generation” è fornire un aiuto concreto ai giovani agricoltori camerunensi nella produzione quali-quantitativa del cacao, la risorsa agricola più importante del Paese, permettendo loro di poter lavorare in autonomia, sviluppare l’economia camerunense e relazionarsi con il mondo del mercato internazionale del cacao e successivamente del caffè. Promosso dalla C.I.C.C (Cocoa and Coffee Interprofessional Council) e sostenuto da Accademia Nazionale di Agricoltura, Consolato Onorario del Camerun di Milano, Università di Bologna e A.S.I.CA. (Associazione per gli Scambi Italia-Camerun), il progetto “New Generation”, organizza corsi triennali di formazione per i giovani dei villaggi rurali ai quali, al termine degli studi, vengono assegnati dallo Stato un minimo di 5 ettari di terreno per la realizzazione delle loro piantagioni. Per i primi tre anni, ogni assegnatario deve piantare almeno un ettaro di cacao o caffè ogni anno. I diplomati della scuola agraria sono annualmente circa 300 giovani che diventano piccoli imprenditori agricoli e che oggi hanno la necessità di coordinarsi in un valido sistema cooperativo, migliorare e qualificare la produzione ed organizzare la commercializzazione. Il progetto ha bisogno di accompagnamento non solo a livello scientifico ma anche a livello economico e logistico con la fornitura del materiale inerente all’efficienza del progetto. Attualmente  700 giovani, sia maschi che femmine, sono in formazione nei diversi villaggi. Considerando il contesto dell’Africa la presenza femminile nella gestione delle aziende agricole è di fondamentale importanza in quanto consente una loro indipendenza economica che ha una forte influenza sulla parità e sviluppo sociale.

Oggi in Camerun il sistema agricolo contribuisce al 25% del PIL nazionale e, nonostante assorba circa il 50% della popolazione, i giovani tendono a migrare verso le città o all’estero in cerca di nuove opportunità di vita e lavorative. Il progetto “New Generation” vuole arginare l’annoso problema dell’abbandono delle piantagioni che, a causa dell’invecchiamento degli agricoltori (l’età media degli agricoltori Camerunensi è di circa 60 anni) e della mancanza di adeguata formazione agricola e di mezzi, vengono lasciate ai loro eredi non più dediti all’agricoltura o emigrati. Di conseguenza le piantagioni vengono vendute o affittate ad aziende produttrici che si orientano verso coltivazioni intensive e spesso non autoctone. Viene in tal modo persa la tipologia del sistema agroforestale che ha caratterizzato, fino ad oggi, lo sviluppo dell’agricoltura famigliare del Camerun e anche la necessaria sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda il settore del cacao, il governo ha l’obiettivo  di una produzione di 600.000 tonnellate nel 2020. A tal fine, il Ministro del Commercio organizza ogni anno una fiera di promozione del cacao con l’obiettivo di migliorarne i rendimenti. Un secondo obiettivo è quello di garantire che il cacao del Camerun ottenga il grado 1 nella classifica dei professionisti del marketing internazionale. Di conseguenza saranno monitorati gli itineranti tecnici pre- e post- raccolta coerenti con gli standard di qualità.

All’interno del progetto “New Generation” l’Accademia Nazionale di Agricoltura e l’Università di Bologna si pongono come collettori tra le parti fornendo adeguato supporto alla divulgazione tecnica e scientifica. Pertanto, grazie alla parte accademica di alto profilo scientifico nei pertinenti campi d’insegnamento agronomico e  agli ambiti connessi per la formazione degli studenti sono stati avviati due tipi d’intervento:

1. Supporto scientifico in loco da parte dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. L’Accademia con i suoi Accademici addestra i giovani studenti a conoscere le tecniche più moderne legate alle buone pratiche di coltivazione e alla cura delle piante di cacao e caffè. L’introduzione di nuove tecniche agricole viene effettuata tenendo conto delle reali capacità operative di degli agricoltori camerunensi, seguendo le indicazioni dell’Associazione Produttori di Cacao e Caffè (C.I.C.C.) e prestando dovuta attenzione alle abitudini e alle tradizioni della popolazione locale. Su questi delicati aspetti si è in primis dedicato il Prof. Bruno Marangoni che si è recato in Camerun, con un amissione tecnico scientifica,  organizzata da A.S.I.C.A., per avviare le prime prove dimostrative e ora ne segue con costanza il proseguo.

2. Ricerca e miglioramento varietale da parte dell’Università di Bologna. Sotto la guida del Prof. Moreno Toselli del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari, sta seguendo la creazione di un sistema vivaistico per raggiungere nel breve una uniformità varietale e un miglioramento qualitativo del cacao e del caffè, anche grazie alla collaborazione e al supporto tecnico della “Ditta Battistini Vivai” di Cesena. Il lavoro viene svolto presso il Dipartimento di Scienze Agrarie di Bologna e Cesena, con il coinvolgimento di studenti camerunensi di Agraria, iscritti all’Università di Bologna, che stanno svolgendo ricerche sperimentali sul cacao e caffè per la preparazione della loro tesi di laurea. La formazione acquisita verrà trasferita in Camerun una volta terminati gli studi. La preparazione tecnica degli studenti camerunensi a Bologna viene con attenzione completata con la gestione e la potatura delle piante, l’irrigazione e la nutrizione delle piante, la conservazione ambientale e l’economia agraria.

“Coerente al nuovo statuto, l’A.N.A ha ampliato la propria missione verso iniziative sociali promuovendo azioni culturali e scientifiche sul tema Agricoltura in realtà internazionali bisognose – ha dichiarato il Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura – Il primo atto è consistito nel siglare un accordo collaborativo con l’Università Nazionale di Rio Negro in Argentina per lo sviluppo d’iniziative sulla filiera agro-alimentare ed è appena terminata la co-partecipazione alla “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo a Villa Regina”. L’A.N.A tramite Accademici e Docenti dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, ha poi affiancato A.S.I.C.A nel progetto “New Generation” che sta assumendo una grande valenza sociale per i giovani del Camerun che vogliono divenire esperti agricoltori, in particolare nella coltivazione di cacao e di caffè di alta qualità.  I primi risultati incoraggiano questa importante iniziativa sociale: si formano giovani esperti nel lavoro e nella gestione agricola delle loro piccole aziende concesse dal Governo e si introducono con i loro prodotti nel circuito commerciale internazionale, dando speranza di futuro nella loro terra e contrastando così tutte le negatività e le sofferenze di dover emigrare. Questa iniziativa, di grande responsabilità morale, è una risposta concreta e alternativa alle dolorose immagini di sofferenza umana che questi tempi ci hanno purtroppo abituato. Sempre sul tema di qualificazione delle coltivazioni di cacao e caffè, l’A.N.A ha di recente siglato un accordo con il Governo della Repubblica Domenicana, che includerà anche la formazione specialistica di giovani agricoltori. Altri accordi internazionali sono attualmente in gestazione. Un doveroso e sentito ringraziamento lo rivolgo al prof. Bruno Marangoni, Consigliere delegato all’Azione Internazionale e guida illuminata di queste iniziative”.

I primi risultati della produzione di cacao da parte dei giovani agricoltori coinvolti nel progetto “New Generation” sono stati valutati dal 10 al 15 novembre 2019 durante la missione della Delegazione Commerciale Italiana in Camerun, organizzata da A.S.I.C.A con un gruppo di industrie dell’agroalimentare italiano che si sono recate a Yaoundé per consolidare le loro attività internazionali, avviare nuovi contatti per lo sviluppo agricolo e del sistema commerciale locale, e tutto questo in collaborazione con il progetto “New Generation”. Nello stesso periodo Ernst Knam, il Maitre Chocolatier di fama internazionale, ha creato il “Kamerunino” a base di cacao proveniente dalle piantagioni coltivate nell’ambito del progetto  “New Generation” e di banane del Camerun, certificando così la bontà del progetto e la qualità del prodotto. Si vuole infine far conoscere che la quota A.S.I.CA. raccolta dalla vendita del “Kamerunino” sarà interamente devoluta all’orfanotrofio di Yaoundé “Le Sourire des Orphelins” come contributo alla costruzione di una nuova sede. Un terreno di quattro ettari è già stato acquistato per il progetto di costruzione della sede dell’orfanotrofio e prevede anche l’edificazione di una scuola e di un centro di formazione ai mestieri per i ragazzi. L’orfanotrofio è oggi insufficiente ospitando una ventina di bambini, alcuni presso la sede attuale e altri sono seguiti dai responsabili dell’orfanotrofio ma collocati presso famiglie.

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