locus festival
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Dopo l’indimenticabile anteprima sold out del concerto di Venerus fra i meravigliosi vigneti della Tenuta Bocca di Lupo a Minervino Murge, il 17° Locus Festival si prepara a entrare nel vivo. Dal 30 luglio al 18 agosto – con uno speciale finale il 29 agosto a Bari – la rassegna capace in pochi anni di rendere Locorotondo una delle mete più gettonate tra gli appassionati di musica di tutto il mondo, animerà il borgo affacciato sulla Valle d’Itria e altre incantevoli location di uno fra i territori più belli della Puglia con oltre 30 eventi molti dei quali già sold out.

Il classico segno circolare del festival, ispirato dalla pianta del borgo antico di Locorotondo, nel 2021 diventa un’iride che simboleggia il tema di questa edizione, open-eyed music: musica a occhi aperti, alla ricerca di incontri e scambi, nel solco della stratificazione delle culture e dei linguaggi artistici, dell’accoglienza, della diversità e della sostenibilità ambientale, con una prospettiva aperta, multicodice e multigenere.

Uno spaccato culturale ampio e all’avanguardia che raggiunge un perfetto equilibrio tra popolarità e ricercatezza fra musica live, fotografia, illustrazione, teatro, cinema, incontri e arte contemporanea.

Si parte venerdì 30 luglio con la straordinario collettivo afrojazz C’mon Tigre alla Masseria Ferragnano, alle porte della storica casa del festival: Locorotondo. In apertura un incontro unico con il fumettista e autore televisivo MAKKOX. L’ingresso è gratuito, ma tramite biglietto con l’app Dice.fm

Sabato 31 luglio Guido Harari, tra i più celebri fotografi italiani di musica, torna al Locus festival dopo lo straordinario successo della mostra “Sonica” nel 2020 e inaugura alle 18 in Piazza Aldo Moro a Locorotondo “MUSE” progetto speciale, in prima esclusiva per il Locus, che metterà in mostra per le strade del centro storico di Locorotondo fino al 31 agosto, più di 40 celebri ritratti di icone femminili della musica internazionale e italiana: da Patti Smith a Nina Simone, da Joni Mitchell a Laurie Anderson, Fatoumata Diawara e Tina Turner, passando per Gianna Nannini, Patty Pravo e Mia Martini, solo per citarne alcune. La mostra è organizzata in collaborazione con l’Associazione “Il Tre Ruote Ebbro”.

A seguire Niccolò Fabi mantiene la sua promessa con il pubblico del Locus festival e recupera il concerto con la band del 2020 già sold out, alla Masseria Ferragnano: 2 ore ininterrotte di musica per un viaggio in cui farsi trasportare liberamente. Nella stessa serata si esibirà anche una delle voci più originali della scena musicale italiana e del rock di matrice mediterranea: Cristina Donà.

Domenica 1° agosto in programma alla Masseria un progetto speciale in prima assoluta al Locus, già sold out: si celebra il quarantennale di un disco perfetto: “La Voce Del Padrone” del Maestro Franco Battiato. Il musicista e cantautore Fabio Cinti, insieme a 16 elementi dell’Orchestra della Magna Grecia, rivisiterà in un’emozionante chiave sinfonica le 7 canzoni che compongono l’album e altri classici dell’artista siciliano.

A rendere ancora più unica la serata, il concerto di Frida Bollani Magoni, giovane pianista figlia d’arte, dasempre immersa nel mondo dei suoni e della musica.

Sono all’insegna della multidisciplinarietà le installazioni interattive di GIARDINO ARCAICO, un progetto nato dalla collaborazione tra il Locus festival e Futuro Arcaico – Osservatorio Artistico Digitale. Dal 10 al 15 agosto il suggestivo giardino monumentale di Masseria Ferragnano del 1811 sarà trasformato in un giardino sonoro grazie alla creazione di interventi site specific dove il pubblico del Locus festival è invitato a dialogare con l’unicità del luogo, diventando parte integrante dell’opera con le proprie azioni e i propri movimenti. L’aspetto installativo è curato da Jime Ghirlandi e l’aspetto sonoro da Marco Malasomma e Kuthi Jin.

Ad arricchire inoltre la programmazione del festival gli incontri e talk gratuiti LOCUS FOCUS e la rassegna di cinema LOCUS MOVIE che permetterannoal pubblico del festival di assistere ai talk con gli artisti e altri ospiti prima dei live, e vedere un film la notte dopo i concerti. Il tutto in un’area appositamente attrezzata con sedute di paglia. Locus Focus e Locus movie sono stati curati in collaborazione con lo scrittore e critico musicale Nicola Gaeta e con Sergio Sozzo, direttore della rivista Sentieri Selvaggi.

Il Locus Festival prosegue dal 7 agosto al 29 agosto con una line-up eterogenea e di altissima qualità, nella quale nuovi nomi del jazz e della musica nera internazionale come la super band Kokoroko convivono accanto a talenti come la statunitense Keiyaa e a giganti della musica italiana come James Senese Napoli Centrale, Samuele Bersani.

Il live dei Sons of Kemet previsto il 12 agosto purtroppo è stato annullato per motivi legati al contenimento della pandemia in Inghilterra. Rimangono confermati gli altri concerti previsti per quella data.

Reduci dall’exploit sanremese, tornano in Valle d’Itria anche Colapesce e Dimartino con uno show potente e sorprendente in cui suoneranno live sia i brani che compongono “I Mortali” che alcuni classici del loro repertorio solista. Dal palco dell’Ariston passano a quello del Locus per tre concerti sold out anche Willie Peyote, Coma_Cose e il vincitore dell’edizione 2020 Diodato. La XVII edizione del Locus vede consolidarsi la direzione verso una line-up perfettamente gender-balanced, frutto dell’adesione al Keychange movement, per un’industria musicale più aperta alle donne e a tutti gli artisti e professionisti che subiscono discriminazioni di genere, razza e cultura. La diva definitiva M¥SS KETA guida in line-up una ricca legione di artiste che danno lustro all’intera rassegna, da Emma Nolde ad Ariete passando per, Greta Zuccoli, Ginevra Nervi, Any Other, Kety Fusco e Whitemary. Ampio spazio anche alla sperimentazione e alle forme più ricercate del suono, con l’atteso ritorno di Iosonouncane, le sonorità le sonorità graffiti pop di Frah Quintale, la nuova svolta ambient del producer pugliese Populous, le sperimentazioni tra jazz ed elettronica di Franco D’Andrea & DJ Rocca, o quelletra jazz e musica nera del progetto Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella, la psichedelia televisiva dei Post Nebbia, le esibizioni avanguardiste di Studio Murena, il sax tropicale di Laura Agnusdei e il nuovo progetto Il Quadro di Troisi che vede insieme Donato Dozzy ed Eva Geist.

Spazio anche al teatro con The Black’s Tales Tour, opera originale di Licia Lanera che racconta incubi notturni e storie di insonnia, per parlare di alcune donne, delle loro ossessioni, delle loro manie, delle loro paure.

Domenica 29 agosto l’evento di chiusura del Locus avrà come inedito palcoscenico il piazzale della Basilica di San Nicola a Bari, che ospiterà il live di uno dei giovani cantautori italiani più apprezzati all’estero: Andrea Laszlo De Simone con l’Immensità Orchestra.

A rendere ancor più speciale quest’edizione del Locus Festival sono le tre principali location: la storica Masseria Ferragnano, incredibile dimora di campagna alle porte del borgo di Locorotondo che quest’anno per la prima volta aprirà anche le porte del suo Giardino Storico; il Parco Archeologico di Egnazia, un luogo che affonda le radici nella storia messapica e romana, a due passi dal mare lungo la costa dei trulli; Piazza Ciaia, cuore pulsante nel centro della città di Fasano.

Gli Occhi saranno aperti anche sulla sicurezza sanitaria: si rinnovano e si aggiornano le misure già adottate con successo lo scorso anno, spettacoli con pubblico seduto e posti numerati, lasciando un posto vuoto per il distanziamento tra singoli o gruppi di congiunti (max 4 persone), obbligo all’uso della mascherina, dispenser diffusi per l’igiene delle mani, misurazione della temperatura all’ingresso, tracciamento dei partecipanti e utilizzo di piattaforme per la prevendita online. Anche per gli eventi gratuiti, occorrerà procurarsi un biglietto di prenotazione tramite l’app DICE.fm. Per accedere agli eventi, dal 7 agosto in poi sarà necessario esibire il GREEN PASS unitamente ad un documento d’identità.

Per la XVII edizione Locus festival aderisce a Jazz Takes The Green, la rete dei festival ecosostenibili promossa da ijazz, avvalorando la sua lunga tradizione di interventi per la riduzione dell’impatto ambientale del festival (raccolta differenziata, materiali per food&drink riutilizzabili e/o biodegradabili, riduzione dei supporti cartacei etc etc). Altri festival partner del 2021 sono il Seeyousound di Torino, che il 14 e 15 agosto curerà una selezione di cortometraggi, ed il RoBOt che collabora alla line-up del 10 agosto.

La storia del Locus

Sin dalle sue prime edizioni, devote alle sonorità jazz e alle nuove frontiere della black music, il Locus Festival di Locorotondo (BA) si è subito imposto come un festival dal respiro internazionale in cui mettono radici i suoni che definiscono gli orizzonti musicali del futuro. Al Locus si sono esibiti grandi artisti come David Byrne, Franco Battiato, Ben Harper, Kings of Convenience, Lauryn Hill, George Clinton; proprio a Locorotondo un gigante del jazz e padrino del rap come Gil Scott-Heron tenne uno dei suoi ultimi concerti italiani; qui sono arrivati in rampa di lancio alcuni dei producer che hanno delineato l’elettronica dei nostri tempi, da Floating Points a Bonobo passando per Nils Frahm. Il Locus è un festival che crea legami, come potrebbe raccontare il plurivincitore di Grammy Awards Robert Glasper – che a Locorotondo si è esibito addirittura in tre edizioni diverse – e come testimonia ogni anno chi anche dall’estero raggiunge la Puglia alla ricerca di un’oasi felice di musica e benessere.

È proprio quello col territorio pugliese il legame più forte costruito dal Locus Festival, in una storia d’amore che dura sin dal 2005. Caratterizzato dalle cummerse – i tetti spioventi che sovrastano molte abitazioni del centro storico – Locorotondo è la casa del Locus: un meraviglioso gioiello di forma circolare che domina la Valle d’Itria, territorio che lambisce i confini delle province di Bari, Brindisi e Taranto, dove all’ombra dei trulli le diverse anime della Puglia si incontrano in un mix armonioso fatto di mare, campagna, borghi deliziosi e cucina mediterranea. Se oggi la Valle d’Itria è un brand riconosciuto e apprezzato, il merito appartiene anche alle virtuose intuizioni di un festival come il Locus, che della sua terra ha saputo prendere gli ingredienti migliori per creare una formula vincente e aperta al mondo.

Il Locus festival è da sempre ideato e prodotto da Bass Culture srl, in collaborazione con il Comune di Locorotondo. Altri comuni partner dell’edizione 2021 sono Comune di Bari, Comune di Fasano, insieme al Museo Archeologico di Egnazia. La Regione Puglia supporta il festival con il programma “CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021 – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali” e con la Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021. Official Partner è l’azienda vinicola Tormaresca, del gruppo Antinori. Main Sponsor sin dalle prime edizione la Banca di Credito Cooperativo di Locorotondo, affiancata quest’anno dal supporto di Scena unita – fondo per i lavoratori della musica e dello spettacolo. Main partner: la concessionaria Wolkaswagen Zentrum Bari, oltre a Glo con il progetto “&More Stage” by glo™. Per il food & beverage ufficiali, oltre ai già citati vini Tormaresca, ci sono Acqua Orsini, Nastro Azzurro, i latticini Murgella, gli affettati Santoro, ed i pregiati panini gourmet di Pescaria. Il Vettore ufficiale Ferrovie del Sud Est (gruppo Ferrovie dello Stato) offre bus dedicati per alcuni eventi. Le scuole IISS Basile Carmia di Locorotondo e IISS Ferraris De Marco Valzani sono coinvolte con progetti di alternanza scuola-lavoro.

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