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Anno zero delle piccole e medie imprese, il credito è ormai finito e il motore economico del Paese non può più aspettare”.

Un appuntamento importante per imprenditori, professionisti, economisti e mondo della politica a Roma: giovedì 28 marzo alle 14.30, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati,si parlerà di credito e piccole e medie imprese.

Un tavolo di lavoro che metterà ancora una volta al centro del dibattito le PMI italiane e il difficile accesso al credito da parte di questa realtà, vero motore economico del nostro Paese, riunite in una nuova sfida dopo il successo della seconda edizione degli Stati Generali delle Piccole Imprese e delle Professioni di luglio scorso a Roma, promosso dalla Fondazione Centro Studi Valore Impresa, network nazionale che rappresenta le piccole imprese e i professionisti.

Il consenso verso la manifestazione si è allargato mobilitando, ancora una volta a Roma, addetti ai lavori da tutto il territorio nazionale. Focus di quest’incontro, ospitato nel palazzo della politica a Roma: il credito che le PMI hanno fatto finora e continuano a fare alle istituzioni economiche politiche e culturali è finito. Nell’incontro verrà analizzata l’estrema difficoltà di accesso al credito delle Pmi italiane e la relativa costrizione in cui operano le piccole Imprese rappresentanti il 98% del tessuto economico nazionale.

Numerose le personalità istituzionali ed economiche e i relatori che hanno già dato la conferma di partecipazione al panel, tra cui:

Matteo SALVINI | Vice Presidente del Consiglio dei Ministri

Massimo GARAVAGLIA | Sottosegretario Ministero dell’Economia e delle Finanze

Stefano BUFFAGNI | Sottosegretario Presidenza del Consiglio dei Ministri

Claudio BORGHI | Presidente V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione |Camera dei Deputati

Carla RUOCCO | Presidente VI Commissione Finanze | Camera dei Deputati

Gianni CICERO Presidente Fondazione Centri Studi di Valore Impresa 

I lavori saranno moderati dall’economista Antonio Maria RINALDI

Intervenire a supporto delle start-up è sicuramente opportuno, secondo il Presidente della Fondazione Centro Studi Valore Impresa, Gianni Cicero, ma non sufficiente per consentire uno sviluppo concreto di quell’economia reale da troppo tempo disattesa e non supportataCicero si diceconvinto chebisogna intervenire con una rivisitazione totale del modello di credito in Italia partendo da una diversa applicazione e funzionalità e condizionamento del merito creditizio, dei sistemi di garanzia, dal sostegno dei nuovi sistemi di gestione del credito che fanno riferimento alla Fintech, nonché nella creazione di un Fondo per lo sviluppo delle PMI. L’Italia è un Paese in difficoltà perchè mancano le capacità di identificare modelli economici che vanno completamente rivisitati.”

“E’ inutile continuare a pensare che normando e legiferando a supporto della grande Azienda si possano creare effetti conseguenti sulle PMI – sottolinea Cicero. Abbiamo bisogno di provvedimenti specifici per il rilancio dell’economia italiana che passa tramite il consolidamento delle PMI e non nel considerare gliinteressi oligarchici dellegrandi Aziende e della Finanza speculativa. Proprio da tali considerazioni nascono le proposte, perchè dopo anni di assordanti silenzi bisogna dar voce alla necessità di cambiamento, bisogna cambiare il trend che vede il boicottaggio dello sviluppo di molti a favore degli interessi e delle speculazioni di pochi. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni con la speculazione e gli incroci tra banche, investitori e speculatori internazionali in merito ai cosiddetti NPL (Non Performing Loans) è sinceramente vergognoso”, conclude il presidente della Fondazione Centro Studi Valore Impresa, Gianni Cicero.

Assistere a migliaia di procedure e pignoramenti immobiliari contro Imprese e famiglie in difficoltà perchè hanno generato crediti deteriorati ceduti e percentuali di valore risibili rispetto alle quotazioni originali e ai valori di mercato, ci ha indotto a chiedere al Governo di intervenire, dando la possibilità, alle stesse condizioni concesse agli speculatori finanziari, di rientrare nella proprietà tramite l’acquisizione del credito e quindi dell’immobile.

Questa in sintesi una delle proposte che la Fondazione Centro Studi Valore impresa e le PMI italiane presenteranno il 28 marzo alla Camera dei Deputati. Non c’è più tempo, non si può piu aspettare. In ballo c’è la credibilità del Paese e della Politica.

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