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Il CRS4 concluderà a breve la valutazione delle offerte per l’acquisizione di nuove e più potenti infrastrutture tecnologiche con un investimento pari a 5milioni di euro, finanziato dalla Regione Sardegna con fondi POR 2014-2020Le nuove infrastrutture, dotate di soluzioni tecniche avanzate per l’alfabetizzazione, favoriranno l’inclusione digitale e l’acquisizione di competenze ICT all’avanguardia da parte delle imprese del mondo della ricerca sardo e dei nuovi professionisti digitali.

Il progetto nel suo complesso è destinato a migliorare la cultura digitale della popolazione, attraverso la sperimentazione e la condivisione della conoscenza e dell’innovazione nel campo delle tecnologie abilitanti digitali, tra le quali, ad esempio, cloud, big data, dati aperti (open data), data analytics, cyber security, blockchain, Internet delle cose (IoT) e le altre tecnologie emergenti dell’ICT, tramite attività di divulgazione, formazione e laboratori sperimentali.

L’investimento hardware e software per l’ammodernamento dell’infrastruttura tecnologica del CRS4si integrerà funzionalmente con gli apparati attualmente esistenti, portando così a raddoppiare le prestazioni dell’infrastruttura di calcolo e di archiviazione dati. Attualmente la potenza di calcolo è pari a circa 280 TeraFlops, ossia, è in grado di processare 280mila miliardi di operazioni al secondo, mentre lo spazio di archiviazione dei dati è di 2,5 Petabyte: 2,5 milioni di Gigabyte.

Inoltre, le risorse di calcolo del CRS4 saranno impiegate anche per ampliare le collaborazioni su progetti di ricerca con enti nazionali ed internazionali e verranno principalmente utilizzate nei settori trainanti quali: aerospazio, bioscienze, fluidodinamica, gestione computazionale di grandi moli di dati provenienti dal mondo medico e industriale, calcolo ad alte prestazioni per l’energia e l’ambiente (meteorologia, geofisica), visual computing (simulazioni visive e ambienti virtuali), agenda digitale ed elaborazione dati aperti.

Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 sottolinea: “Si tratta di un passaggio molto importante che consentirà al Centro di migliorare sensibilmente le proprie infrastrutture di calcolo in modo da potersi confrontare con quelle disponibili a livello nazionale e internazionale anche nell’ottica dei Digital Innovation Hubs europei al cui bando parteciperà sia con la cordata regionale SharD-Hub coordinata da Sardegna Ricerche sia con quella nazionale DAMAS guidata da Leonardo”. Prosegue: “Verrà nominata nei prossimi giorni una commissione di alto profilo professionale che nel tempo più breve possibile valuterà le offerte pervenute e assegnerà i diversi lotti previsti dal bando europeo a cui hanno risposto dieci aziende”.

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