La Festa della Musica, la grande manifestazione popolare lanciata in Francia nel 1982 dall’allora Ministro della Cultura Jack Lang per celebrare il solstizio d’estate, è diventata un autentico fenomeno iscritto in un contesto europeo che coinvolge ormai numerose città in tutto il mondo.
Sotto lo slogan la Squilli di musica e di vita, quest’anno la Festa della Musica coincide con un momento significativo di ripresa della vita sociale, individuando tale appuntamento come simbolo importante di ripresa e di rilancio delle attività culturali.
Per l’occasione, il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, propone il concerto della Polifonica Kalaritana.
Il coro della Polifonica, diretto al maestro Monsignor Gianfranco Deiosso, formato da 8 Soprani, 5 Contralti, 5 Tenori, 4 Bassi, durante la serata proporrà un repertorio di polifonia profana e canti della tradizione popolare internazionale.
Programma
Il bell’umore (Giovanni Giacomo Gastoldi)
Amor vittorioso (Giovanni Giacomo Gastoldi)
El grillo (Josqui Despres)
Belle rose du printemps (canto popolare di tradizione austro-tedesca)
Kangakudumise laul (canto popolare estone)
La Polifonica Karalitana nasce il 17 Novembre del 1980 a Cagliari per iniziativa del Maestro Monsignor Gianfranco Deiosso che da allora la dirige nello studio e nelle esecuzioni, curandone la preparazione musicale, le scelte artistiche e l’interpretazione dei brani.
Legata per statuto all’animazione liturgica in Cattedrale, da allora la Polifonica vi svolge servizio di Cappella partecipando a tutte le liturgie solenni; grazie alla vasta conoscenza del repertorio sacro, dovuta alla versatile competenza del direttore Mons. Deiosso, che unisce alla preparazione musicale e in canto corale, quella liturgica e teologica spesso chiamata in diverse chiese della Sardegna a svolgere un servizio di animazione corale.
Il repertorio della Polifonica, che comprende oltre 300 brani e che continua ad arricchirsi di nuovi, spazia dal canto gregoriano, alla polifonia classica e moderna, sacra e profana, al sinfonico corale, al folklore sardo e ai canti popolari internazionali. Proprio la ricchezza e l’eterogeneità di tale repertorio hanno consentito alla Polifonica di affiancare alla sua funzione di corale di Cappella nella Cattedrale una diffusa attività concertistica, tanto in ambito regionale quanto nella penisola.
Oltre ai concerti e alle esecuzioni da protagonista, ha partecipato come ospite a numerose rassegne corali nazionali e internazionali, promuovendo cosi, oltre a un proficuo scambio di esperienze artistiche e musicali, anche l’arricchimento culturale ed umano dei suoi soci. Questi, al momento, sono circa una trentina tra “veterani” e nuove acquisizioni, tutti accomunati dalla passione per il canto e dall’impegno disinteressato a diffondere la cultura del canto corale, e in particolar modo di quello sacro.
Ingresso gratuito consentito fino al raggiungimento della capienza massima consentita dalle normative anti-covid