Langer e Illich a Montebello nel 1987
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Dal 22 al 24 ottobre ad Isola del Piano, nelle Marche, tre giornate di riflessione dedicate a Ivan Illich e Alexander Langer, due tra i più autorevoli interpreti della critica alla società dei consumi.

Isola del Piano (Pesaro Urbino) – Al Monastero di Montebello rivivono le idee e l’impegno di due tra i più autorevoli interpreti della critica alla società dei consumi. Dal 22 al 24 ottobre è infatti in programma il convegno “Radicalismo umanistico e conversione ecologica: Ivan Illich & Alexander Langer”, promosso da: Fondazione Girolomoni, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Lupus in Fabula, Stiftung Convivial, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Comune di Isola del Piano, con il sostegno della Green European Foundation.

Un evento promosso da: Fondazione Girolomoni, Fondazione Alexander Langer Stiftung, Lupus in Fabula, Stiftung Convivial, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Comune di Isola del Piano, con il sostegno della Green European Foundation.

Filosofo attivo nella seconda metà del Novecento, Ivan Illich è noto come voce critica del modello sociale e produttivo dominante; il convegno metterà in luce anche il percorso personale e il messaggio nuovo che Illich voleva proporre, senza venire a patti con le logiche corruttive della società dei consumi.

Alexander Langer, scomparso nel 1995, è stato promotore di numerose iniziative civiche e infine parlamentare europeo per i Verdi. Visionario su molti temi, parlava della “desiderabilità sociale” della conversione ecologica ancor prima che lo facesse papa Francesco nella sua Enciclica. Le varie relazioni studieranno l’aspetto religioso, quello legato alle scelte agricole e territoriali, il tema della frontiera e l’aspetto economico e politico come ripresa di un discorso misurato ai beni e alle necessità reali delle comunità civili.

Il convegno ospiterà i maggiori conoscitori di Illich e Langer e rappresenta un’occasione importante per ascoltare la voce di chi con loro ha condiviso un percorso di impegno e oggi tiene vivo il dibattito su modelli di sviluppo alternativi.

“Il seminario di Montebello – spiega Mauro Bozzetti, professore di Filosofia Teoretica all’Università di Urbino – vuole presentarsi come la possibilità di confrontare le proposte di Illich e Langer per vagliarne non solo la loro attualità, ma anche le possibili traduzioni in scelte politiche concrete. Abbiamo bisogno di una “Costituente ecologica”, un impegno generale a rivedere i nostri modi di vivere, di produrre, di consumare, in modo da renderli compatibili con il mondo limitato in cui viviamo. In questo senso Illich e Langer rappresentano riferimenti fondamentali: per Illich lo strumento industriale, causa di tanti problemi sociali, ha ormai superato quella soglia critica oltre la quale diviene controproduttivo; l’esperienza di Langer mette in luce le questioni della convivenza interetnica, del dissenso sociale e della nascita di nuove formazioni politiche”.

Alla tre giorni parteciperanno: Barbara Duden, storica, professoressa emerita dell’Università di Hannover; Marianne Gronemeyer, già professoressa di scienze dell’educazione a Wiesbaden; Wolfgang Sachs, ricercatore e autore, lavora al Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy; Peter Kammerer, già docente di sociologia all’Università di Urbino, pubblicista, critico letterario e teatrale; Fabio Milana, dottore in

Scienze religiose; Franz Tutzer, agronomo, già preside dell’Istituto Tecnico Agrario di Ora (BZ); Mauro Bozzetti, professore di Filosofia Teoretica all’Università di Urbino; David Monacchi, docente presso il Conservatorio Rossini di Pesaro.

Per conoscere il programma: https://www.alexanderlanger.org/files/Montebello_Illich_and_Langer_22-24.10_programma.pdf

Il Monastero di Montebello, sede della Fondazione Girolomoni, è un luogo significativo perché qui, sin dagli anni ’70, è nato e cresciuto un modello alternativo di sviluppo sostenibile ad opera di Gino Girolomoni, pioniere dell’agricoltura biologica in Italia. Girolomoni intrattenne con Illich e Langer un dialogo costante, e il Monastero fu più volte teatro delle loro discussioni; ancora oggi le loro idee, dice Maria Girolomoni, figlia di Gino e presidente della Fondazione Girolomoni, sono “più vive dei viventi”.

Prenotazione e Green pass obbligatori. Per iscrizioni e informazioni: info@alexanderlanger.net

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La Fondazione culturale Gino Girolomoni, con sede presso il Monastero di Montebello ad Isola del Piano (PU), è impegnata nella conservazione e promozione del patrimonio documentale e valoriale lasciato da Gino Girolomoni, pioniere dell’agricoltura biologica in Italia. Si occupa in particolare dell’archiviazione di scritti, documenti e libri, della divulgazione del pensiero di Gino Girolomoni e della valorizzazione dei luoghi in cui la vita e il paesaggio agrario, grazie a lui e alla moglie Tullia Romani, hanno ritrovato significato e potenzialità economiche, tra le colline delle Cesane, al Monastero di Montebello, in un’ampia area tra Urbino e Isola del Piano. Oltre alla gestione degli spazi del Monastero, fa capo alla Fondazione la produzione di opere sulla figura e la vita di Gino Girolomoni, l’organizzazione di convegni e mostre sulla sua attività e la redazione della rivista Mediterraneo Dossier, di cui lo stesso era direttore.

La vita di Gino testimonia la possibilità di attivare concrete iniziative economiche rispettose dell’ambiente, del paesaggio e della salute, nel solco della millenaria tradizione contadina e pastorale del nostro Paese. In questo senso la Fondazione, partendo dalla terra in cui Girolomoni è vissuto, si prefigge di rendere il suo messaggio un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per una concreta proposta di sviluppo sostenibile del territorio.

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