Arturo Erbaggio è nato a Napoli nel ’77 ed è cresciuto ad Afragola. Nel 1996 ottiene il diploma di maturità scientifica, laureandosi nel 2003 in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Foggia nel 2009, conseguendo inoltre diversi corsi e abilitazioni professionali durante il corso della sua ultraventennale attività lavorativa. Per quanto da piccolo abbia odiato il lavoro in campagna, oggi la sua ammirevole carriera è tutta incentrata sulla forte passione per la viticoltura e l’enologia.
Il Picoli prodotto da Marilena Aufiero è tra le più superbe traduzioni di Greco di Tufo, sia per espressione territoriale che per interpretazione nitida del vitigno, oltre che per scelta del modello enologico. La mano del vinificatore sparisce per poter consolidare lo spirito dell’uva Greco in forma fluida coerente e sincera.
Identità Mediterranea, Roberto Cipresso e tutte le cantine provenienti dalle 5 province della Campania sono fieri di poter annoverare tra i partner strategici Re Legno, la quale ha dimostrato di sostenere e condividere questa grande visione per Procida, scelta non soltanto per l’evidente leadership in questo segmento, ma proprio per quei valori condivisi di territorialità, di eco-friendly appeal, e perché crede fortemente nel valore del vero prodotto realizzato come made in Italy e quindi autentico, come il vino che stiamo per donare alla capitale della cultura italiana 2022.
Delite, il nome dato a questa piccola cantina, nasce dall’acronimo composto dal cognome di suo nonno, dal nome di sua nonna Italia ed appunto da Emanuele, e rappresenta la promessa di questo giovane vignaiolo di mantenere salda la linea congiungente tra il passato, il presente e l’innovazione necessaria a mantenere il carattere austero ed elegante, frutto di un lavoro di una viticultura pedemontana di grande pregio.
Il salame di Mugnano rappresenta ancora oggi il salume delle feste, quelle che pur riunendo talvolta il sacro col profano continuano ad essere feste concrete, fatte di valori familiari e gioia, pertanto un rosso frizzante della Penisola Sorrentina Doc come il Gragnano sarebbe un abbinamento ideale grazie al brio ed all’eleganza contadina che entrambi sono capaci di evocare con la loro genuina rusticità.
Lui è Luigi Tecce, classe del ’71. Non crede in Dio ma ad una prima occhiata pare sappia campare molto meglio di chi lo fa e vive i suoi tempi col distacco tipico di chi ha subito il fascino ed il successivo disincanto dai grandi ideali, facendolo da pragmatico e anche con una sottile vena da nostalgico sognatore, ma non ditelo a nessuno sennò finisce che perde la sua aria di strafottente.
L’estensione degli ettari vitati di proprietà dell’Azienda Agricola Bellaria e la loro diversificata ubicazione nel territorio avellinese è una dimostrazione di quanto le cantine della famiglia Maffei, con sede a Montefalcione, abbiano a cuore i concetti di zonazione e di vocazionalità del terreno a seconda dei vitigni di riferimento.
la famiglia Maffei, originaria di Roccabascerana, abita da secoli nel borgo più antico di Montefalcione, sposandone da subito il simbolo tanto da farne l’emblema della cantina: il tiglio centenario che si erge fiero e maestoso al centro del paesino.
Lo stato di salute dell’economia vitivinicola irpina è riscontrabile anche dal fatto che le stesse cantine stiano facendo continue richieste per ottenere personale enotecnico altamente specializzato al De Sanctis che non può altro che andare fiero di questa costante fiducia rinnovata nell’essere istituto di formazione enologica di eccellenza tra i primissimi in Italia.