• Per quanto mediterranei e nonostante l’Italia sia una piattaforma logistica naturale, tendiamo ancora a ragionare in funzione di un eurocentrismo che di certo non giova ad un cambio paradigmatico del cluster marittimo-portuale e della gestione del turismo in chiave sostenibile: il semplice rilancio degli scambi commerciali ed una programmazione dell’export filo-mediterraneo ribalterebbero sicuramente il tavolo geopolitico, purtroppo al momento siamo così obnubilati che non ci è neanche dato di comprendere che il ponte di Messina non collega il continente alla Sicilia ma apre il Mare Nostrum all’intera Europa.

  • Il coinvolgimento e l’importanza strategica dell’Italia nello shipping cluster è indiscutibile tanto quanto l’importanza del nostro Paese di avere una flotta efficiente e degli Equipaggi Marittimi costantemente addestrati, questo perché la nostra economia vive di trasformazione e terziario, che la necessità di superare due gap incidenti e negativi: l’inadeguatezza burocratico-strutturale dei nostri porti e la mancanza di rispetto del Marittimo.

  • Dopo che qualcuno ha alluso ad un’operazione ad orologeria mirata ad una presunta “passerella natalizia” da parte del governo i nostri politici staranno temporeggiando nel risolvere anche questa questione al fine di far salire l’asticella dei consensi per Capodanno o cosa?

  • Dopo condizioni salariali ferme ad un ventennio, scarso senso del welfare a bordo, la soppressione del titolo di Capitano di Lungo Corso, un’alimentazione fatta da cibo spesso scadente, il costante ricatto di una formazione a pagamento costante e sovente inutile, la pessima interpretazione ed applicazione delle norme internazionali in fatto di titoli professionali, la mediocrità di tutte le istituzioni coinvolte in questo settore, l’inutilità e la corruzione dei sindacati, il declino dell’Istituto Nautico, depauperato del suo ruolo formativo, la Gente di Mare era già alla frutta per queste e tutta una lunghissima serie di altre ragioni che la metà basta ed avanza a gettare nella vergogna uno Stato che un tempo era considerato una grande Repubblica Marinara.