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Organizzato da Pietrino Sechi in collaborazione con Heliogabalus e Ticcu socialclubcon il patrocinio del Comune di Sassari: Quattro appuntamenti letterari, che si svolgeranno in Vicolo del Campanile (tratto chiuso al traffico), nel cuore del centro storico. 

Quattro serate dedicate ai libri e alle conferenze su temi della Sardegna Archeologica, nella splendida cornice che ha come scenario la cattedrale di San Nicola. Nato nel 2017 nella città di Porto Torres, il Festival dell’Archeologia Letteraria è una manifestazione culturale che si pone l’ obiettivo di sensibilizzare e valorizzare – attraverso i libri e la lettura- il patrimonio artistico, storico e archeologico della Sardegna. Spiega l’organizzatore:

Divulgare attraverso l’archeologia la ricerca scientifica e tecnica, sensibilizzando il pubblico alla conoscenza delle proprie origini, può aiutare a sviluppare il valore umano, sociale e di unita di un popolo, perche i beni culturali che compongono il patrimonio del mondo intero, rappresentano soprattutto un diritto, quello fondamentale alla conoscenza, al sapere e all’istruzione, il diritto fondamentale di accesso al sistema libero della cultura

La data di inizio è fissata per mercoledi 25 Luglio, ad aprire il festival il presidente dell’associazione culturale Honebu nonchè docente di paleostoria Pierluigi Montalbano, che presenta il suo “Sardegna, l’alba di una Civiltà”: Un Saggio che racconta le vicende della Sardegna antica, con particolare riferimento all’epoca dei nuraghi, le maestose torri che svettano nel paesaggio dell’isola. Nel testo vengono illustrate le principali scoperte archeologiche studiate nel territorio sardo, confrontate in vari casi con architetture contemporanee e attività che si svolgevano in quell’epoca nei territori bagnati dal Mare Mediterraneo.

“L’isola di Sardegna, strategica terra di passaggio nelle navigazioni mediterranee, è fin dall’alba dei tempi un’ambita meta di frequentazione sia per la ricchezza mineraria del sottosuolo sia per le qualità climatiche e paesaggistiche. Nel corso dei millenni la sua storia si è arricchita di architetture dei vivi ed edifici per i defunti che hanno alimentato tradizioni e rituali”.

Si prosegue il 2 Agosto con Andrea Garau “Mariano IV D’Arborea e la guerra nel Medioevo in Sardegna”: un viaggio nell’universo bellico sardo, alla scoperta delle strutture dell’esercito giudicale, delle strategie utilizzate e delle risorse impiegate, tanto umane, quanto logistiche e diplomatiche. L’antropologo Fiorenzo Caterini sara ospite il 6 Agosto e presenterà il suo ultimo libro dal titolo “La Mano Destra della Storia, La demolizione della Memoria e il problema Storiografico in Sardegna”. Chiudono il Festival, l’11 Agosrto, Mauro Aresu e Raimondo Altana: “Dall’archologia all’archeosofia”, saggio in cui gli autori mettono a disposizione una vasta documentazione a riprova della esistenza di un complesso campo di forze di origine cosmica e tellurica che circonda la superficie della terra come una rete energetica invisibile: tutti i siti megalitici (che sono costruiti sulle pareti e sui nodi di tale rete) condensano, modulano e amplificano tali energie che possono essere prelevate attraverso il rituale della Magneto-Terapia Nuragica o Archeologia Terapeutica.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero ed inizieranno alle 19:30.

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